Sette opere sorprendenti realizzate con scarti industriali in mostra alla Milano Beauty Week

Sette opere sorprendenti realizzate con scarti industriali in mostra alla Milano Beauty Week

Sette opere sorprendenti realizzate con scarti industriali in mostra alla Milano Beauty Week

Giada Liguori

Settembre 18, 2025

La Milano Beauty Week, in corso fino a domenica 21 settembre, si è affermata come un’importante piattaforma per l’arte contemporanea, mettendo in risalto temi di sostenibilità e innovazione. Tra le varie espressioni artistiche, emerge il lavoro della giovane artista Maryam Ghanbarian, che ha presentato una collezione di sette opere realizzate con scarti industriali. Queste opere non solo rappresentano un’innovativa forma d’arte, ma anche un potente messaggio sulla bellezza del riutilizzo e del riciclo.

Il processo creativo di Maryam Ghanbarian

Il processo creativo di Ghanbarian è affascinante e distintivo. Inizia con un disegno abbozzato, in cui il volto del soggetto è ben definito, mentre i dettagli rimangono sfumati. Successivamente, l’artista seleziona una varietà di materiali di scarto — tra cui tessuti, componenti difettosi e persino rifiuti farmaceutici — per assemblarli in un mosaico che prende vita sulla tela. Questo approccio innovativo è il risultato del suo coinvolgimento nel progetto Scart, promosso dal Gruppo Hera, che mira a trasformare ciò che solitamente viene scartato in opere d’arte.

Ghanbarian spiega: “Il processo è un po’ diverso rispetto alla pittura tradizionale. Prima di Scart, utilizzavo solo tecniche a olio o acrilico. Ora, lavorare con materiali di recupero è molto più stimolante, perché ogni pezzo ha una storia e un carattere distintivo che influenza l’opera finale.”

Le opere e i soggetti iconici

Ogni opera di Ghanbarian rappresenta un soggetto iconico della cultura italiana e internazionale. Tra i protagonisti delle sue creazioni troviamo:

  1. Papa Francesco
  2. Leone XIV
  3. Giorgio Armani
  4. Carla Fracci
  5. Sergio Mattarella
  6. Raffaella Carrà
  7. Roberto Bolle (opera in fase di completamento)

La capacità di Ghanbarian di dare vita a volti e forme attraverso materiali di scarto è sorprendente. “Se il soggetto è una ballerina, cerco di utilizzare pezzi morbidi e organici per rendere il movimento,” racconta l’artista. Questo approccio evidenzia come l’osservazione attenta del materiale possa portare a risultati inaspettati.

Coinvolgimento del pubblico e importanza del progetto Scart

Un aspetto particolarmente innovativo dell’esposizione è la possibilità per i visitatori di partecipare attivamente al processo creativo. Durante la Milano Beauty Week, gli ospiti possono attaccare un “pezzo di opera”, contribuendo così all’assemblaggio delle opere in tempo reale. “L’interazione con il pubblico è fondamentale,” afferma Ghanbarian. Questo coinvolgimento permette ai visitatori di riflettere su come gli oggetti che normalmente scartano possano avere una nuova vita.

Maurizio Giani, ideatore del progetto e direttore marketing di Herambiente, sottolinea l’importanza di iniziative come Scart. “Scart è un progetto artistico e di comunicazione, nato per sensibilizzare alle tematiche del recupero e del riciclo.” La Milano Beauty Week non è solo un evento dedicato alla bellezza estetica, ma anche un’opportunità per riflettere su come l’arte possa contribuire a un futuro più sostenibile.

Il lavoro di Maryam Ghanbarian e il progetto Scart si inseriscono perfettamente nel contesto attuale, evidenziando come la sostenibilità stia diventando un imperativo morale e commerciale. Le opere di Ghanbarian non sono semplici quadri, ma veri e propri manifesti di una nuova visione dell’arte, dove il rifiuto diventa risorsa e il passato si trasforma in futuro.

In questo scenario, l’arte di Maryam Ghanbarian si presenta come un faro di speranza e creatività, dimostrando che dalla spazzatura possono nascere opere di grande impatto emotivo e visivo. La Milano Beauty Week rappresenta quindi un’importante vetrina per l’arte che sfida le convenzioni e invita a scoprire la bellezza nascosta in ciò che spesso consideriamo inutile.