Il XXII convegno annuale dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, noto come Codau 2025, ha messo in luce un tema di fondamentale importanza: la coopetizione tra le università italiane. Il presidente di Codau, Alberto Scuttari, ha sottolineato come le istituzioni accademiche, pur essendo in competizione, debbano imparare a collaborare per affrontare le sfide future. Questo concetto, che unisce collaborazione e competizione, è cruciale in un contesto in cui le università cercano di attrarre risorse umane, finanziarie e strumentali.
L’importanza della coopetizione
Scuttari ha evidenziato che la coopetizione non è solo una strategia per il presente, ma rappresenta un imperativo alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo piano, lanciato dal governo italiano per affrontare le conseguenze economiche e sociali della pandemia, ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra le università e il mondo delle imprese. La pandemia ha accelerato il bisogno di innovazione, portando le istituzioni accademiche a rivedere le loro strategie e a lavorare insieme in progetti che abbracciano:
- Didattica innovativa
- Ricerca
- Infrastrutture
Sinergia nella ricerca e attrazione degli studenti
Durante il convegno, Scuttari ha sottolineato che la cooperazione è essenziale in aree tematiche strategiche come la ricerca scientifica e tecnologica. La sinergia tra atenei può portare a risultati più significativi rispetto a sforzi isolati. Investire nella ricerca congiunta non solo favorisce l’innovazione, ma permette anche di massimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili.
Un aspetto cruciale del discorso di Scuttari è il trend demografico negativo che colpisce il sistema universitario italiano. La diminuzione delle nascite e l’emigrazione di giovani talenti stanno mettendo sotto pressione le università, costringendole a ripensare le loro strategie di attrazione e mantenimento degli studenti. In questo contesto, la cooperazione diventa fondamentale per condividere buone pratiche e strategie efficaci.
Affrontare le sfide future
Scuttari ha anche messo in evidenza che, dopo l’importante impulso dato dal PNRR, le università si trovano ora di fronte a una nuova fase. Le strutture e i progetti sviluppati grazie a questo piano comportano costi maggiori di gestione. Pertanto, non è più sufficiente fare affidamento sulla crescita del finanziamento pubblico; è necessario un approccio innovativo e collaborativo.
La cooperazione tra università e imprese è un altro aspetto cruciale. Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e le università devono adattarsi per fornire agli studenti le competenze richieste dal mercato. Collaborare con le aziende non solo arricchisce l’esperienza formativa, ma consente di sviluppare progetti di ricerca applicata con un impatto diretto sull’economia.
In conclusione, il messaggio di Alberto Scuttari al convegno Codau 2025 è chiaro: la coopetizione è una strategia necessaria per le università italiane. Collaborare su progetti comuni, condividere risorse e competenze, e impegnarsi a lavorare insieme per il bene comune sono passi fondamentali per affrontare le sfide future. L’istruzione superiore ha un ruolo cruciale nel plasmare il futuro del paese, e la capacità di collaborare e innovare diventa un fattore determinante per il successo delle università italiane nel panorama globale.