La scomparsa di Robert Redford, avvenuta all’età di 89 anni nello Utah, ha scatenato un’ondata di tributi e omaggi da parte di colleghi e amici del mondo del cinema. Questo attore e regista, noto per il suo carisma e il suo impegno nel promuovere storie autentiche, ha lasciato un segno indelebile nella storia di Hollywood. Le parole di Meryl Streep, che ha descritto Redford come “uno dei leoni e un amico”, riassumono perfettamente l’impatto che ha avuto su generazioni di artisti e sul panorama cinematografico.
la carriera di robert redford
Nato il 18 agosto 1936 a Santa Monica, in California, Redford ha iniziato la sua carriera artistica nel mondo della pubblicità e del teatro prima di affermarsi come attore sul grande schermo negli anni ’60. Il suo fascino e il suo talento lo hanno portato a diventare uno dei volti più riconoscibili di Hollywood, con ruoli iconici in film come:
- “Butch Cassidy and the Sundance Kid” (1969)
- “Il grande Gatsby” (1974)
- “I tre giorni del condor” (1975)
La sua abilità di interpretare personaggi complessi ha contribuito a ridefinire l’immagine del maschio romantico nel cinema americano.
l’impatto sul cinema indipendente
Stephen King ha descritto Redford come parte di “una nuova ed eccitante Hollywood degli anni Settanta e Ottanta”, un periodo in cui il cinema iniziava a esplorare temi più audaci e narrativamente complessi. Questo è esattamente ciò che Redford ha rappresentato: un anticonformista che ha sfidato le convenzioni del cinema commerciale, cercando sempre di dare voce a storie significative e autentiche. La sua visione lo ha portato a fondare il Sundance Film Festival nel 1978, un evento che ha cambiato per sempre il panorama del cinema indipendente, dando spazio a talenti emergenti e a opere cinematografiche che altrimenti sarebbero rimaste nell’ombra.
un lascito duraturo
Marlee Matlin, l’attrice premio Oscar per “Figli di un dio minore” (1986), ha reso omaggio a Redford definendolo un “genio”. La sua lode non è casuale; Redford è stato fondamentale per il successo di “Coda – I segni del cuore”, film che ha vinto l’Oscar come Miglior Film nel 2022 e che racconta la storia di una famiglia di non udenti. La scelta di Redford di promuovere storie che trattano temi di diversità e inclusione ha avuto un impatto significativo sulla cultura cinematografica, incoraggiando altri cineasti a seguire il suo esempio.
Oltre alla sua carriera cinematografica, Redford è stato un attivista e ambientalista appassionato. La sua dedizione alla salvaguardia dell’ambiente e alla conservazione della natura è ben documentata, e il suo impegno si è tradotto in iniziative concrete, tra cui la creazione della Redford Center, un’organizzazione no-profit che si occupa di sensibilizzazione ambientale attraverso il cinema.
La morte di Redford segna la fine di un’era, ma il suo lascito vive attraverso le generazioni di cineasti e attori che ha influenzato. Il mondo del cinema ha perso uno dei suoi grandi maestri, ma il suo spirito e le sue opere continueranno a ispirare e a commuovere. Le parole di Meryl Streep, Stephen King, Marlee Matlin e Colman Domingo sono solo alcune delle tantissime voci che celebrano una vita dedicata all’arte, all’impegno sociale e alla bellezza del racconto cinematografico. Robert Redford non sarà mai dimenticato; il suo impegno e la sua passione per il cinema vivranno per sempre nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui.