Oltrepò: 160 anni di storia per il Pinot Nero italiano nel cuore del vino

Oltrepò: 160 anni di storia per il Pinot Nero italiano nel cuore del vino

Oltrepò: 160 anni di storia per il Pinot Nero italiano nel cuore del vino

Matteo Rigamonti

Settembre 19, 2025

L’Oltrepò Pavese si appresta a festeggiare un traguardo storico: i 160 anni dalla produzione delle prime bottiglie di spumante a Rocca de’ Giorgi nel 1865. Questo anniversario rappresenta non solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sulla crescita e l’evoluzione di una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia. La quinta edizione di ‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’, organizzata dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese, si svolgerà il 21 e 22 settembre a Golferenzo, uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Questa manifestazione è dedicata al Metodo Classico e al Pinot Nero, elementi centrali dell’identità vitivinicola di questa regione.

Un evento ricco di opportunità

L’evento, che celebra l’eccellenza vitivinicola dell’Oltrepò Pavese, si svolgerà in due giornate ricche di eventi e appuntamenti. Durante la prima giornata, gli appassionati di vino potranno:

  1. Degustare i prodotti di 29 cantine locali.
  2. Incontrare i produttori.
  3. Scoprire le storie e le tradizioni che si celano dietro ogni bottiglia.

Sarà un’esperienza immersiva, che permetterà ai visitatori di entrare in contatto diretto con il territorio e le sue ricchezze. I biglietti per questa giornata sono disponibili online a 35 euro, con uno sconto per i soci di associazioni come Ais, Fisar e Onav, oltre che per gli studenti.

Il 22 settembre sarà dedicato agli operatori del settore e al mondo Ho.Re.Ca., con banchi d’assaggio e degustazioni professionali. Quest’anno, il focus sarà sul blanc de noirs, un vino che rappresenta un simbolo di questa regione e che, grazie alla nuova denominazione Classese, segna un importante passo avanti nella valorizzazione del Pinot Nero vinificato in bianco e rosé.

Un momento cruciale per il futuro dell’Oltrepò

Francesca Seralvo, presidente del Consorzio Classese Oltrepò Pavese, ha dichiarato: “Nel 160° anniversario del primo Blanc de Noirs italiano, celebriamo la grande comunanza di intenti che ha portato alla revisione del disciplinare del metodo classico Docg.” La Seralvo ha sottolineato l’importanza di unire tradizione e innovazione, affermando che “‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’ non è solo una vetrina, ma un’opportunità per dialogare e collaborare al fine di promuovere al meglio il nostro territorio”.

Il nuovo disciplinare, che introduce ufficialmente il nome Classese, rappresenta una pietra miliare per la viticoltura dell’Oltrepò. Non solo sancisce la prima denominazione al mondo fondata esclusivamente su Metodo Classico da Pinot Nero, ma evidenzia anche l’impegno della regione a mantenere elevati gli standard di qualità. Questo si sposa perfettamente con l’intenzione del Consorzio di costruire un futuro luminoso per questa grande denominazione italiana.

Sostenere la tradizione e l’innovazione

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha aggiunto che “la nascita del Classese è un passaggio epocale, che combina tradizione e innovazione”. La Regione Lombardia è al fianco di questa iniziativa, sostenendo la crescita e il riconoscimento del territorio. “Con ‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’, celebriamo le nostre radici mentre affrontiamo le sfide future”, ha concluso Beduschi, sottolineando l’importanza di investire nella qualità e nell’innovazione.

Elena Lucchini, assessore alla Famiglia e Pari Opportunità, ha rimarcato l’unicità del patrimonio vitivinicolo dell’Oltrepò: “Promuovere i vini lombardi e i nostri antichi borghi significa far crescere un turismo che rispetti l’identità locale”. La celebrazione dei 160 anni del Metodo Classico è dunque anche un’occasione per valorizzare l’intero territorio e le sue tradizioni.

L’Oltrepò Pavese, con il suo paesaggio collinare e i suoi vigneti a perdita d’occhio, offre un contesto perfetto per la produzione di vini di alta qualità. La zona è caratterizzata da un clima ideale per la coltivazione del Pinot Nero, che trova qui le condizioni perfette per esprimere il suo potenziale. Le viti di Pinot Nero, utilizzate per la produzione di spumanti e vini fermi, sono da sempre il simbolo di questa regione, che continua a sorprendere per la sua capacità di innovare pur mantenendo salde le proprie tradizioni.

In questo contesto, l’evento ‘Oltrepò: Terra di Pinot Nero’ non è solo un omaggio al passato, ma una chiara dichiarazione d’intenti per il futuro. Con una nuova generazione di produttori e un rinnovato impegno per la qualità, l’Oltrepò Pavese si posiziona come un punto di riferimento nel panorama enologico italiano. La manifestazione di settembre sarà l’occasione perfetta per scoprire e apprezzare i vini di questa storica regione, che continua a scrivere la sua storia nel grande libro della viticoltura italiana.

La celebrazione dei 160 anni del blanc de noirs italiano è quindi solo l’inizio di un nuovo capitolo per l’Oltrepò Pavese, un territorio che guarda al futuro con ambizione e determinazione.