Tecnologie wireless all’avanguardia: la nuova frontiera nella ricerca dei dispersi in valanga

Tecnologie wireless all'avanguardia: la nuova frontiera nella ricerca dei dispersi in valanga

Tecnologie wireless all'avanguardia: la nuova frontiera nella ricerca dei dispersi in valanga

Giada Liguori

Settembre 19, 2025

Sulle maestose Dolomiti venete, al confine con il Trentino, si apre una nuova stagione di sperimentazioni che mira a rivoluzionare le operazioni di ricerca e soccorso in caso di valanghe. Il progetto, denominato ‘LoRa Snow’, è focalizzato sullo sviluppo di una tecnologia wireless avanzata a basso consumo energetico, concepita per migliorare significativamente la localizzazione di persone disperse in valanga. Questo ambizioso programma è gestito dal Wireless Networks Lab dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione ‘A. Faedo’ del CNR di Pisa, in sinergia con il servizio ReMoTe dell’Area della ricerca del CNR di Pisa e il Pervasive Electromagnetic Lab dell’Università di Roma Tor Vergata.

Il progetto ‘LoRa Snow’ si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza degli sport invernali, un settore che ogni anno richiama migliaia di appassionati tra le nevi. Le valanghe, purtroppo, rappresentano un rischio concreto e spesso mortale per chi pratica attività come sci-alpinismo e snowboard. Secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, in Italia ogni anno si registrano decine di incidenti causati da valanghe, con un numero di dispersi che potrebbe essere notevolmente ridotto grazie all’implementazione di nuove tecnologie.

Integrazione di tecnologie esistenti

Il cuore del progetto è l’integrazione di due tecnologie esistenti: l’Artva (Apparecchio di ricerca dei travolti in valanga) e la tecnologia LoRa. Michele Girolami, ricercatore del CNR-Isti e coordinatore del progetto, spiega che l’Artva è già un dispositivo indispensabile per chi si avventura in montagna, poiché emette un segnale radio che consente di stimare la distanza della persona che lo indossa. Tuttavia, la portata di questo segnale è limitata a poche decine di metri, il che può risultare insufficiente in situazioni di emergenza.

La tecnologia LoRa, invece, rappresenta un passo avanti significativo. Essa consente la trasmissione di segnali radio che possono coprire distanze molto più ampie, arrivando anche a centinaia di metri. Questo consente di estendere notevolmente il raggio d’azione delle operazioni di ricerca. L’idea di Girolami e del suo team è quella di combinare le potenzialità di queste due tecnologie, creando un sistema che permetta alle squadre di soccorso di stabilire un primo contatto radio con una persona dispersa in tempi rapidi e da una distanza maggiore rispetto agli strumenti attualmente in uso.

Prototipo portatile e uso dei droni

Un aspetto innovativo del progetto è la creazione di un prototipo portatile a basso consumo, che potrebbe essere facilmente integrato su droni. L’uso di droni nella ricerca dei dispersi rappresenta un ulteriore sviluppo tecnologico che potrebbe incrementare l’efficacia delle operazioni di soccorso. I droni, infatti, possono coprire ampie aree in tempi ridotti e, se dotati di questa nuova tecnologia, sarebbero in grado di individuare segnali radio emessi dagli Artva indossati dai dispersi, facilitando così le fasi di localizzazione e di disseppellimento.

Collaborazione tra istituzioni di ricerca

Il progetto ‘LoRa Snow’ non è solo un’innovazione tecnologica, ma anche un esempio di collaborazione tra diverse istituzioni di ricerca. La sinergia tra il CNR e l’Università di Roma Tor Vergata evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare nella risoluzione di problemi complessi come quello della sicurezza in montagna. Questo tipo di cooperazione è fondamentale per garantire che le soluzioni sviluppate siano pratiche e facilmente implementabili sul campo.

Inoltre, l’adozione di tecnologie wireless per il soccorso in montagna si allinea con le tendenze globali verso l’uso di sistemi smart e connessi. L’Internet delle Cose (IoT) sta rapidamente trasformando diversi settori, e la sicurezza in montagna non fa eccezione. Con l’aumento della connettività e l’innovazione tecnologica, è realisticamente possibile immaginare un futuro in cui le operazioni di soccorso siano non solo più rapide, ma anche più coordinate e efficienti.

La sperimentazione del progetto ‘LoRa Snow’ è prevista per le prossime settimane, con test sul campo in diverse località delle Dolomiti. I risultati di queste prove saranno cruciali per valutare l’efficacia del sistema e apportare eventuali modifiche prima della sua implementazione definitiva. L’auspicio è che, attraverso queste nuove tecnologie, si possano salvare vite umane e ridurre il numero di incidenti legati alle valanghe, rendendo la montagna un luogo più sicuro per tutti gli amanti degli sport invernali.

L’innovazione continua a guidare il progresso nel campo della sicurezza in montagna, e il progetto ‘LoRa Snow’ rappresenta un passo importante verso un futuro in cui la tecnologia e la ricerca scientifica si uniscono per affrontare le sfide della natura e proteggere gli esseri umani.