Il tributo a Alberto Corti: un’icona del turismo che mancherà a tutti

Il tributo a Alberto Corti: un'icona del turismo che mancherà a tutti

Il tributo a Alberto Corti: un'icona del turismo che mancherà a tutti

Giada Liguori

Settembre 20, 2025

Oggi il settore del turismo italiano è in lutto per la prematura scomparsa di Alberto Corti, avvenuta questa mattina all’età di 61 anni. Corti era una figura di riferimento all’interno del panorama turistico nazionale, non solo per le sue competenze professionali, ma anche per il suo approccio umano e collaborativo verso i colleghi e le istituzioni del settore. La sua carriera si è contraddistinta per una dedizione e una passione ineguagliabili, che ha mantenuto fino all’ultimo giorno della sua vita.

Nato a Milano nel 1964, Corti ha conseguito la laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi nel 1988. La sua carriera nel mondo del turismo è iniziata come responsabile del centro studi della Fiavet (Federazione Italiana Associazioni di Viaggio e Turismo), dove ha messo in luce le sue capacità analitiche e strategiche, contribuendo a fornire dati e ricerche fondamentali per l’industria turistica.

Carriera e contributi significativi

Nel corso degli anni, Corti ha ricoperto posizioni di rilievo in diverse aziende di spicco. Ecco un riepilogo delle sue tappe professionali più significative:

  1. 1993-1995: Direttore commerciale della Buon Viaggi Network Spa.
  2. 1995-1999: Direttore marketing di Univergomma Spa.
  3. 1999-2002: Coordinatore della segreteria nazionale della Fiavet.
  4. 2002-2008: Direttore generale di Astoi Confindustria.
  5. 2008-2013: Direttore generale di Federviaggio Fto.
  6. Dal 2013: Responsabile nazionale del settore turismo di Confcommercio.

In questi ruoli, Corti ha dimostrato le sue doti di leadership e innovazione, contribuendo a rafforzare la rappresentanza del settore turistico italiano a livello nazionale e internazionale.

Impegno per il turismo sostenibile

Dal 2013, Corti ha continuato a esercitare un’influenza significativa nel panorama turistico, diventando un sostenitore attivo di iniziative volte a promuovere il turismo sostenibile e inclusivo in Italia. Era consapevole dell’importanza di preservare il patrimonio culturale e ambientale del paese. La sua capacità di creare sinergie tra le diverse realtà del settore ha contribuito a rafforzare la visibilità e la competitività dell’industria turistica italiana a livello globale.

Uno dei suoi maggiori successi è stato l’avvio di un Osservatorio di ricerca, che ha fornito dati preziosi e analisi approfondite sul settore, diventando un punto di riferimento per operatori e istituzioni. Questo osservatorio ha permesso di monitorare le tendenze del mercato, anticipare i cambiamenti e sviluppare strategie efficaci per affrontare le sfide del futuro.

L’eredità di Alberto Corti

Oltre ai risultati professionali, Corti era conosciuto per il suo approccio umano e il suo spirito collaborativo. Era sempre disponibile ad ascoltare e a collaborare con i colleghi, creando un ambiente di lavoro positivo e stimolante. La sua empatia e la capacità di mettere al centro le persone lo hanno reso una figura amata e rispettata all’interno della comunità turistica.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato una profonda commozione in tutto il settore. Molti colleghi e amici hanno espresso il loro cordoglio, sottolineando l’impatto duraturo che Corti ha avuto sul turismo italiano. La sua eredità vivrà attraverso le numerose iniziative e i progetti che ha avviato e sostenuto, nonché nell’ispirazione che ha trasmesso a chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.

In un momento in cui il settore del turismo sta affrontando sfide senza precedenti a causa della pandemia e delle mutate dinamiche globali, la mancanza di una figura come Alberto Corti si fa sentire ancor di più. La sua visione e il suo impegno per un turismo responsabile e innovativo rimarranno un faro per le future generazioni di professionisti del settore.