Lunedì di caos: scioperi colpiscono treni, bus e navi fino a novembre

Lunedì di caos: scioperi colpiscono treni, bus e navi fino a novembre

Lunedì di caos: scioperi colpiscono treni, bus e navi fino a novembre

Giada Liguori

Settembre 20, 2025

Lunedì 22 settembre si preannuncia come una giornata di grandi disagi per i trasporti in Italia, con numerosi scioperi programmati che interesseranno treni, autobus, navi e taxi. Le agitazioni, indette da diversi sindacati, si protrarranno fino a metà novembre, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato. La situazione è stata segnalata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha messo in evidenza la complessità delle proteste.

Sciopero generale del sindacato Usb

Il primo grande sciopero è stato proclamato dal sindacato Usb, che ha indetto uno sciopero generale per l’intera giornata di lunedì, in segno di solidarietà con la missione umanitaria a favore del popolo palestinese. Questo sciopero avrà un impatto notevole sul settore ferroviario, con un’astensione dal lavoro programmata dalla mezzanotte fino alle 23.00. Anche i trasporti pubblici locali, marittimi e la logistica subiranno un fermo di 24 ore, ma con modalità che variano a seconda dei settori coinvolti. I taxi si uniscono alla protesta, incrociando le braccia sempre dalle 00:00 alle 23:59.

Oltre all’Usb, anche altri sindacati come Cub, Sgb, Adl Varese e Usi-Cit hanno proclamato astensioni dal lavoro. Ecco un riepilogo delle principali modalità di fermo:

  1. Settore ferroviario: fermo dalle 21.00 del 21 settembre fino alla stessa ora del giorno successivo.
  2. Autostrade: stop a partire dalle 22.00 del 21 settembre.
  3. Porti: fermo per l’intera giornata.
  4. Taxi: sciopero dalle 00:00 alle 23:59.

Queste azioni di protesta sono significative e riflettono un clima di insoddisfazione crescente tra i lavoratori del settore dei trasporti.

Ulteriori scioperi in arrivo

Non si tratta di un episodio isolato, poiché già dal 3 ottobre è previsto un altro sciopero generale di 24 ore, indetto dal sindacato intercategoriale Cobas, che interesserà in particolare il settore ferroviario. Questo sciopero avrà inizio dalle 21.00 del 2 ottobre e si prevede che provocherà ulteriori disagi nel già complesso panorama dei trasporti italiani.

Il 26 settembre, inoltre, si attende una giornata critica nel settore aereo, con disagi previsti soprattutto negli aeroporti di Linate e Malpensa. Le compagnie aeree Wizz Air Malta Limited e Volotea saranno interessate da scioperi di 24 ore, proclamati rispettivamente dalla Filt Cgil e dalla Uil Trasporti. Queste agitazioni non faranno altro che aumentare l’inconveniente per i passeggeri, già spesso soggetti a ritardi e cancellazioni.

Le ragioni delle proteste

In ottobre, la situazione non migliorerà, poiché sono previsti ulteriori scioperi nel settore ferroviario, con un fermo di 24 ore per il personale della società Rfi – impianti manutenzione infrastrutture, indetto per un’assemblea nazionale. Anche il personale delle ferrovie, rappresentato dal Cobas, parteciperà a queste manifestazioni di protesta, che si concentrano sulla richiesta di migliori condizioni lavorative e di una maggiore attenzione alle problematiche del settore.

Queste agitazioni, oltre a causare disagi immediati ai cittadini, riflettono un quadro più ampio di tensioni sociali e lavorative nel nostro Paese. I lavoratori dei trasporti sono particolarmente colpiti dalle difficoltà economiche e dalle incertezze legate al futuro del loro settore, aggravate dalla pandemia di COVID-19 e dalle successive crisi globali. La necessità di un cambiamento è palpabile, e le organizzazioni sindacali sembrano determinati a non lasciare cadere nel vuoto le loro richieste.

La risposta del governo e delle istituzioni locali sarà fondamentale nel cercare di mediare tra le richieste legittime dei lavoratori e la necessità di garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e regolare per tutti i cittadini. La sfida è complessa e richiede un dialogo costruttivo che possa portare a soluzioni sostenibili nel lungo termine.

Inoltre, è importante notare che questi scioperi non colpiranno solo i pendolari e i viaggiatori occasionali, ma avranno anche ripercussioni sul settore commerciale e sul turismo, settori già provati da un lungo periodo di incertezze. Le imprese che dipendono dai trasporti pubblici potrebbero trovarsi in difficoltà, e i turisti potrebbero rinunciare a visitare determinate località a causa della mancanza di mezzi di trasporto disponibili.

In un contesto così complesso, è essenziale che tutti gli attori coinvolti, dai sindacati alle autorità, lavorino insieme per trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutti, garantendo al contempo un servizio pubblico adeguato e dignitoso per i lavoratori del settore. La questione dei trasporti è un tema centrale non solo per la mobilità, ma anche per il benessere sociale ed economico del Paese, e richiede un’attenzione costante e un impegno collettivo.