Addio a Roberto Russo, il regista che ha catturato l’anima di Monica Vitti

Addio a Roberto Russo, il regista che ha catturato l'anima di Monica Vitti

Addio a Roberto Russo, il regista che ha catturato l'anima di Monica Vitti

Giada Liguori

Settembre 22, 2025

Il mondo del cinema e della fotografia è in lutto per la scomparsa di Roberto Russo, regista, sceneggiatore e fotografo, deceduto a Roma all’età di 77 anni. La sua vita è stata caratterizzata da un legame profondo con l’attrice Monica Vitti, che ha sposato nel 2000 dopo un lungo fidanzamento. La loro storia d’amore è un esempio di dedizione e affetto incondizionato, che ha resistito alle sfide del tempo. Russo è rimasto accanto a Vitti fino alla sua morte, avvenuta il 2 febbraio 2022, proteggendola dalla curiosità morbosa del mondo esterno e mantenendo la loro vita privata lontana dai riflettori.

Gli inizi di Roberto Russo

Nato a Roma il 23 settembre 1947, Roberto Russo ha iniziato la sua carriera artistica sul set del film “Teresa la ladra” di Carlo Di Palma, dove ha conosciuto Vitti, allora una delle attrici più celebri del panorama cinematografico italiano. Nonostante la differenza di età – lui 25 anni, lei 41 – la loro unione si è sviluppata in un sodalizio artistico e personale straordinario.

Il debutto come regista di Russo avviene nel 1983 con “Flirt”, un film che ha riscosso un buon successo, tanto da permettergli di vincere il David di Donatello come miglior regista esordiente. La colonna sonora, firmata da Francesco De Gregori, ha reso il film ancora più memorabile, con brani iconici come “La donna cannone”.

Un percorso artistico ricco

La carriera di Roberto Russo si è estesa anche al teatro e alla televisione. Ha diretto spettacoli come “La Strana Coppia” e “Prima Pagina”, e ha creato la trasmissione televisiva “Passione Mia”. Un altro dei suoi lavori significativi è stato “Scandalo Segreto” nel 1988, un film in cui Vitti ha recitato e ricoperto il ruolo di regista.

  1. Flirt (1983) – Vincitore del David di Donatello
  2. Francesca è mia (1986) – Collaborazione con Vincenzo Cerami
  3. Scandalo Segreto (1988) – Film con Vitti come regista

Roberto Russo ha sempre avuto una grande stima per la carriera di Monica Vitti, descrivendola come un’artista instancabile. In una testimonianza scritta per il libro “La Dolce Vitti”, ha affermato: “Monica è un’artista in cammino dall’inizio della sua carriera. Non si è mai fermata”. Questa affermazione evidenzia non solo il rispetto che nutriva nei suoi confronti, ma anche la comprensione profonda della sua arte.

Un amore duraturo e la sua eredità

Il matrimonio tra Roberto Russo e Monica Vitti, celebrato il 28 settembre 2000 in Campidoglio, è stato un momento significativo nella vita di entrambi. Dopo la scomparsa di Vitti, Russo ha scelto di ritirarsi dalla vita pubblica, mantenendo un profilo basso e affrontando le sue sfide di salute. Questo desiderio di riservatezza ha caratterizzato la sua vita anche dopo la morte della moglie, riflettendo la loro scelta condivisa di proteggere la loro intimità.

Purtroppo, nel 2023, Russo ha dovuto affrontare problemi di salute che lo hanno portato a essere ricoverato in una residenza sanitaria assistenziale a Roma. La sua morte, avvenuta il 23 settembre, ha segnato la fine di un’epoca per molti appassionati di cinema.

I funerali di Roberto Russo si terranno martedì 23 settembre alle ore 10.30 nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, un luogo significativo per gli artisti e per il mondo del cinema. Questa data è particolarmente significativa, poiché coincide con il giorno in cui avrebbe compiuto 78 anni. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano, ma il suo lavoro e il suo amore per Monica Vitti continueranno a vivere attraverso le sue opere e nei cuori di chi lo ha amato e rispettato.

La vita e l’opera di Roberto Russo non sono solo una testimonianza della sua carriera, ma anche un omaggio a un amore che ha saputo resistere alle avversità e che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano.