Rinnovabili in ascesa nel 2024: il nucleare rallenta il progresso energetico

Rinnovabili in ascesa nel 2024: il nucleare rallenta il progresso energetico

Rinnovabili in ascesa nel 2024: il nucleare rallenta il progresso energetico

Giada Liguori

Settembre 22, 2025

Il 2024 si è rivelato un anno cruciale per il panorama energetico mondiale, segnando un punto di svolta importante nella transizione verso le energie rinnovabili. Secondo il Rapporto annuale sullo stato dell’industria nucleare nel mondo 2025, presentato recentemente a Roma, le fonti rinnovabili hanno superato nettamente il nucleare, grazie a una combinazione di fattori. Tra questi, i costi in calo delle tecnologie rinnovabili e l’abbassamento dei prezzi delle batterie, che hanno visto una diminuzione significativa del 40% rispetto agli anni precedenti. Questo trend ha creato le condizioni ideali per un’accelerazione senza precedenti nella produzione di energia pulita.

la situazione del nucleare

Il nucleare, nonostante un aumento della produzione globale del 2,9% e un nuovo record di 2.677 terawattora (TWh), ha mostrato un rallentamento significativo al di fuori della Cina. Infatti, il paese asiatico ha rappresentato la quasi totalità dell’incremento della produzione nucleare, mentre nel resto del mondo si è registrata una flessione del 14% rispetto ai livelli del 2006, con una perdita di 363 TWh. Questo ha portato a una diminuzione della quota di nucleare nel mix elettrico globale, che è scesa al 9%, il valore più basso degli ultimi 40 anni.

le prospettive italiane

Nel contesto italiano, il rapporto sottolinea che il paese sta considerando un possibile ritorno all’energia nucleare. Questa riflessione arriva in un periodo di crisi climatica e di volatilità dei prezzi dell’energia, in cui l’Italia mira a garantire una quota di produzione elettrica da nucleare compresa tra l’11% e il 22% entro il 2050. Tuttavia, è importante notare che le priorità italiane rimangono focalizzate sulle energie rinnovabili, sulle reti intelligenti e sullo storage. Questi elementi sono considerati fondamentali per la transizione energetica e per la stabilità del sistema elettrico nazionale.

Le preoccupazioni legate al nucleare in Italia sono comunque significative. Tra queste vi sono:

  1. Costi elevati degli impianti nucleari.
  2. Dipendenza da forniture estere di combustibile, con la Russia che continua a essere il fornitore chiave nella filiera del combustibile nucleare.
  3. Tensioni geopolitiche e incertezze relative alla sicurezza delle forniture energetiche.

investimenti e innovazioni

In termini di investimenti, il 2023 ha visto 728 miliardi di dollari destinati alle rinnovabili non idroelettriche, mentre solo 21 miliardi sono stati investiti nel nucleare. La nuova capacità installata nel settore delle energie rinnovabili ha raggiunto i 565 gigawatt (GW) tra solare ed eolico, contro i soli 5,4 GW netti del nucleare. Queste due fonti rinnovabili hanno prodotto il 70% in più di elettricità rispetto al nucleare, evidenziando un cambiamento radicale nelle dinamiche di produzione energetica.

Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club, ha commentato le prospettive future del settore, affermando che “le prospettive indicano una rapida crescita delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo, mentre il nucleare è alla ricerca di nuove soluzioni ma destinato a giocare un ruolo limitato fino al 2050”. Questo scenario suggerisce che, nonostante il nucleare possa continuare a contribuire alla transizione energetica, il suo impatto sarà probabilmente marginale rispetto alla crescita esponenziale delle energie rinnovabili.

A livello globale, il passaggio alle fonti rinnovabili non è solo una questione di sostenibilità ambientale, ma anche di sicurezza energetica e indipendenza. Con la crescente instabilità geopolitica e le preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici, molti paesi stanno investendo massicciamente nelle tecnologie verdi per ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili e migliorare la resilienza dei loro sistemi energetici. In questo contesto, le rinnovabili emergono come la risposta più efficace alle sfide attuali e future.

Con la continua innovazione tecnologica e il calo dei costi, le rinnovabili stanno diventando sempre più competitive e accessibili. Le batterie, in particolare, stanno giocando un ruolo cruciale nel garantire la stabilità della rete e nell’integrarsi con le fonti rinnovabili intermittenti come il solare e l’eolico. Queste tecnologie di accumulo stanno consentendo una gestione più efficiente delle risorse energetiche, rendendo possibile l’adozione di un modello energetico più sostenibile.

In sintesi, il 2024 si configura come un anno di svolta per l’energia rinnovabile, con il nucleare che, pur registrando una certa crescita, non riesce a tenere il passo con l’impatto delle fonti rinnovabili. Le scelte dei governi e degli investitori nei prossimi anni saranno cruciali per definire il futuro energetico del pianeta, con una crescente attenzione verso soluzioni sostenibili e innovative che possono garantire un futuro energetico più pulito e sicuro.