Sipario Movies sfida la revoca del tax credit: la richiesta a Mic

Sipario Movies sfida la revoca del tax credit: la richiesta a Mic

Sipario Movies sfida la revoca del tax credit: la richiesta a Mic

Giada Liguori

Settembre 22, 2025

Nel panorama del cinema italiano, la questione dei tax credit riveste un’importanza cruciale per le produzioni cinematografiche, fungendo da incentivo per la realizzazione di opere destinate non solo al mercato nazionale, ma anche a quello internazionale. In questo contesto, Sipario Movies, una delle realtà emergenti del settore, ha recentemente intrapreso un’azione legale significativa per contestare la revoca dei crediti d’imposta che le erano stati concessi. L’amministratore giudiziario della società, Paolo Bastia, nominato dal tribunale di Roma con un provvedimento del 10 giugno 2025, ha presentato un’istanza al Ministero della Cultura (Mic) per l’annullamento in autotutela del decreto che aveva disposto tale revoca. Questa mossa rappresenta un passo importante non solo per la società, ma per l’intero settore cinematografico italiano.

la revoca dei crediti d’imposta

La questione è emersa quando l’amministrazione del Mic, sulla base di un esposto, ha deciso di revocare i crediti d’imposta concessi a Sipario Movies. Tuttavia, secondo una nota diramata dalla società, la relazione elaborata dall’amministratore giudiziario ha chiarito che non sono state riscontrate irregolarità né fatturazioni per prestazioni inesistenti, elementi che avevano scatenato l’azione del ministero. Le accuse che avevano portato alla revoca dei crediti sarebbero state basate su dati considerati inattendibili e privi di fondamento.

le conseguenze della svalutazione patrimoniale

La questione è particolarmente delicata, poiché la svalutazione patrimoniale ipotizzata di oltre 100 milioni di euro, che aveva suscitato preoccupazioni, è stata giudicata inadeguata e non supportata da evidenze concrete. Questi sviluppi sono stati accolti con favore da Andrea Iervolino, fondatore di Sipario Movies e noto produttore cinematografico, il quale ha sempre difeso la propria integrità e l’onestà del suo operato. Iervolino è una figura di spicco nel panorama cinematografico, avendo lavorato a numerosi progetti che non solo hanno avuto successo in Italia, ma hanno anche contribuito a esportare il talento italiano all’estero.

il futuro del cinema italiano

L’istanza presentata da Bastia non rappresenta un semplice atto burocratico, ma segna un importante passo verso la tutela della reputazione di Sipario Movies e del suo fondatore. Iervolino ha dedicato oltre vent’anni della sua carriera a promuovere il cinema italiano nel mondo, collaborando con registi, attori e professionisti del settore per dare vita a opere che siano in grado di competere a livello internazionale. La sua visione ha sempre puntato a elevare il profilo del cinema italiano, creando opportunità di lavoro e investimenti nel settore.

In un contesto in cui il cinema affronta sfide sempre più complesse, dall’emergere delle piattaforme di streaming alla crescente concorrenza internazionale, la questione dei tax credit diventa ancora più rilevante. Questi incentivi non solo supportano le produzioni, ma sono essenziali per garantire la sostenibilità delle imprese nel lungo termine. La revoca dei crediti d’imposta, se non adeguatamente giustificata, può quindi avere ripercussioni devastanti non solo per le aziende coinvolte, ma per l’intero ecosistema cinematografico.

Sipario Movies ha dimostrato di avere una visione chiara e ambiziosa per il futuro, e la recente istanza è un segno della volontà della società di non piegarsi alle pressioni esterne e di continuare a lavorare per il bene del cinema italiano. La reazione del mercato e delle istituzioni sarà cruciale per definire il futuro della società e, più in generale, per il settore cinematografico nazionale.

In aggiunta, è interessante notare come la situazione di Sipario Movies si inserisca in un contesto più ampio di discussione sulle politiche culturali e sui sostegni pubblici al cinema. Negli ultimi anni, il governo italiano ha cercato di incentivare il settore attraverso diverse misure, ma la gestione e l’assegnazione dei fondi sono spesso oggetto di dibattito e contestazione. La vicenda di Sipario Movies, quindi, non è un caso isolato, ma rappresenta una delle tante sfide che le aziende del settore si trovano ad affrontare.

Con le elezioni politiche e le riforme in atto, è fondamentale che le istituzioni ascoltino le istanze delle aziende cinematografiche e lavorino per garantire un ambiente favorevole alla creatività e all’innovazione. La cultura, e in particolare il cinema, sono settori che non solo contribuiscono all’economia, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella formazione dell’identità nazionale e nella promozione della cultura italiana nel mondo.

Sipario Movies, con la sua azione legale, si pone quindi come simbolo di una lotta più ampia per la salvaguardia del cinema italiano e dei suoi protagonisti. La risposta del Ministero della Cultura e le eventuali ripercussioni della vicenda potrebbero avere un impatto duraturo sulle politiche future e sul modo in cui le istituzioni supportano il settore cinematografico, rendendo questa situazione di grande importanza non solo per la società in questione, ma per l’intero panorama culturale italiano.