Nuove rivelazioni sul cardinale Becciu: l’appello che scuote il Vaticano

Nuove rivelazioni sul cardinale Becciu: l'appello che scuote il Vaticano

Nuove rivelazioni sul cardinale Becciu: l'appello che scuote il Vaticano

Matteo Rigamonti

Settembre 23, 2025

Il caso del cardinale Angelo Becciu, uno dei più controversi nella recente storia del Vaticano, sta nuovamente attirando l’attenzione. Nella nuova aula del tribunale vaticano, è iniziato l’appello riguardante la compravendita del palazzo di Sloane Avenue a Londra. Questa operazione, secondo la sentenza di primo grado, ha comportato perdite ingenti per la Santa Sede, stimate in almeno 139 milioni di euro. Al centro della questione, come già noto, si trova il cardinale Becciu, condannato nel dicembre 2023 a cinque anni e sei mesi di reclusione per reati di peculato, abuso d’ufficio e subornazione.

Il ruolo di monsignor Perlasca

Monsignor Alberto Perlasca è considerato il principale testimone dell’accusa, ma la sua figura potrebbe rivelarsi cruciale anche per la difesa di Becciu. Le dichiarazioni di Perlasca, secondo la difesa, sarebbero state influenzate da due testimoni chiave, Francesca Immacolata Chaouqui e Genoveffa Ciferri, la cui credibilità potrebbe essere messa in discussione. Questo aspetto è fondamentale, poiché se la difesa riuscisse a dimostrare che le testimonianze sono state manipolate, ciò potrebbe avere un impatto significativo sull’esito dell’appello.

La strategia della difesa e le nuove prove

Nel lungo esposto presentato alla procura di Roma, i legali di Becciu, Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, hanno sollevato forti dubbi sull’impianto accusatorio, sostenendo che le prove siano state manipolate e che esista un complotto orchestrato per distruggere la reputazione del cardinale. Tra i punti controversi, spicca l’espansione dei poteri della procura vaticana avvenuta tra il 2019 e il 2020, sotto la firma di Papa Francesco. Durante questo periodo, il pontefice ha firmato quattro rescritti autorizzando misure come le intercettazioni telefoniche, sollevando interrogativi sulla legittimità di queste operazioni.

Le udienze e il contesto attuale

La corte d’appello vaticana ha programmato cinque udienze già per questa settimana, ma la sentenza finale non è attesa prima del 2026. Questo lungo periodo di attesa evidenzia le complessità del sistema giudiziario vaticano e le delicate dinamiche politiche e religiose in gioco. Papa Francesco ha dimostrato di seguire attentamente la questione: nel maggio di quest’anno ha incontrato Becciu e ha recentemente ricevuto il presidente della corte d’appello, monsignor Alejandro Arellano Cedillo, visitando anche la nuova aula del tribunale nel palazzo apostolico. Questi incontri potrebbero indicare un interesse diretto e una volontà di garantire che la giustizia sia servita.

Il caso Becciu non è solo un processo legale, ma rappresenta anche una sfida significativa per la credibilità del Vaticano e la sua capacità di affrontare le questioni di corruzione e malaffare. La condanna di Becciu ha già portato a ripercussioni significative, inclusa la sua esclusione dall’ultimo Conclave, un evento di grande importanza per la Chiesa cattolica.

Con l’appello che si apre ora, il cardinale Becciu ha l’opportunità di cercare di ribaltare la condanna e ripristinare la sua reputazione. Il percorso legale è lungo e complesso, ma le nuove prove e la revisione delle testimonianze potrebbero cambiare le sorti di questo caso. La comunità cattolica e il mondo osservano con attenzione, poiché il verdetto finale potrebbe avere ripercussioni non solo per Becciu, ma anche per l’immagine del Vaticano e la fiducia dei fedeli nella sua leadership.