Rottamazione in attesa: i dati Istat offrono una luce di speranza

Rottamazione in attesa: i dati Istat offrono una luce di speranza

Rottamazione in attesa: i dati Istat offrono una luce di speranza

Giada Liguori

Settembre 23, 2025

Il recente rapporto dell’Istat ha fornito un quadro economico più ottimista del previsto, con previsioni che potrebbero influenzare significativamente le prossime scelte di politica economica del governo. La crescita del Pil per il 2024 è stata confermata, mentre si è visto un miglioramento dei dati sul debito pubblico, che adesso mostra un incremento meno marcato delle stime iniziali. Per il 2023, il Prodotto Interno Lordo ha registrato un aumento dal +0,7% al +1%, segnando un netto miglioramento rispetto alle aspettative precedenti. Questo scenario rappresenta un punto di partenza cruciale per la preparazione della prossima manovra finanziaria.

Le nuove stime dell’Istat rivelano anche che il deficit rimarrà al di sotto del 3%, un dato rassicurante per il governo e per gli investitori, che potrebbero vedere in questo un segnale di stabilità economica. Allo stesso tempo, il debito pubblico è stato rivisto al rialzo, ma in misura minore rispetto alle previsioni di marzo, attestandosi al 134,9% del Pil, un dato che offre un certo margine di manovra per il governo.

sfide e opportunità economiche

Un’altra notizia positiva è la revisione al rialzo della spesa primaria netta, che cresce dello 0,5%, rispetto al +0,4% previsto in precedenza. Tuttavia, il quadro economico non è privo di sfide:

  1. La pressione fiscale è prevista in aumento al 42,5%, un incremento significativo rispetto al 41,2% del 2023.
  2. Le preoccupazioni dei consumatori per la stagnazione dei consumi sono in aumento.
  3. Il calo dell’export, già manifestatosi prima dell’introduzione dei recenti dazi, rappresenta un campanello d’allarme per l’economia italiana.

Il Ministero dell’Economia, in vista del Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp) previsto entro il 2 ottobre, ha accolto con favore i dati forniti dall’Istat. Il viceministro Maurizio Leo ha dichiarato che i numeri sono “sicuramente positivi” e testimoniano l’efficacia delle politiche economiche adottate. Tuttavia, le opposizioni non si sono fatte attendere e hanno attaccato l’esecutivo, sostenendo che i segnali di ripresa non sono sufficienti a giustificare la fiducia nel governo.

il nodo della rottamazione

Mentre si discute di economia, il nodo della rottamazione delle cartelle fiscali rimane irrisolto. La maggioranza in Parlamento ha presentato un solo emendamento al ddl proposto dalla Lega, suggerendo che la questione sarà affrontata nella legge di bilancio, quando sarà più chiara la disponibilità di risorse. Questo approccio sembra indicare una volontà di gestire la questione in modo più strutturato e senza affrettare decisioni che potrebbero avere ripercussioni negative sulle finanze pubbliche.

Il viceministro Leo ha affermato la necessità di considerare le diverse esigenze della società, dal ceto medio alle imprese. La rottamazione delle cartelle, proposta da Matteo Salvini, prevede un piano di pagamento in 120 rate distribuite su dieci anni, ma le difficoltà nel trovare un consenso su questa misura potrebbero portare a un ulteriore rinvio.

preparazione alla manovra finanziaria

Intanto, i membri del governo stanno preparando il terreno per la manovra finanziaria. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha già annunciato un incremento delle risorse destinate alla sanità, oltre ai 4 miliardi già previsti. Questo è un tentativo di rispondere alle crescenti preoccupazioni riguardo alla qualità dei servizi sanitari e alla necessità di incentivare le assunzioni nel settore.

La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha promesso una programmazione triennale che darà maggiore stabilità e certezza ai finanziamenti per le università e la ricerca. Questo è un passo importante per il settore, che ha spesso lamentato la mancanza di risorse e di programmazione a lungo termine.

Con il panorama economico che si evolve e le sfide che si profilano all’orizzonte, il governo si trova di fronte alla necessità di prendere decisioni strategiche che non solo influenzeranno il bilancio pubblico, ma anche il benessere economico dei cittadini. Mentre ci si prepara per la manovra, è fondamentale che le politiche siano in grado di rispondere alle esigenze di tutti i settori della società e di promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva.