Scoperti 85 laghi nascosti sotto il ghiaccio dell’Antartide

Scoperti 85 laghi nascosti sotto il ghiaccio dell'Antartide

Scoperti 85 laghi nascosti sotto il ghiaccio dell'Antartide

Matteo Rigamonti

Settembre 23, 2025

Recentemente, il continente antartico ha rivelato un nuovo segreto, scoprendo l’esistenza di 85 laghi subglaciali attivi, fino ad ora sconosciuti. Questi laghi, situati sotto la più grande massa di ghiaccio del pianeta, non solo aumentano il numero totale dei bacini d’acqua sotto il ghiaccio a 231, ma offrono anche nuove informazioni sulle dinamiche climatiche e geologiche del nostro pianeta. Questa scoperta è stata resa possibile grazie a un decennio di osservazioni effettuate dal satellite CryoSat dell’Agenzia Spaziale Europea, lanciato nel 2010 con l’obiettivo di monitorare lo spessore del ghiaccio marino e i cambiamenti nelle calotte glaciali e nei ghiacciai di tutto il mondo.

Importanza della scoperta

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, guidato dalla scienziata Sally Wilson. L’importanza di questa ricerca risiede nel fatto che i laghi subglaciali non sono semplici corpi d’acqua; essi influenzano significativamente il movimento e la stabilità del ghiaccio sovrastante, con potenziali ripercussioni sul livello del mare globale. Con l’innalzamento delle temperature a causa dei cambiamenti climatici, la comprensione di questi sistemi idrici sotterranei diventa cruciale per prevedere il futuro del nostro clima e dei nostri oceani.

Metodologia della ricerca

I ricercatori hanno analizzato le variazioni localizzate nell’altezza della superficie ghiacciata dell’Antartide, che fluttuavano periodicamente. Questi cambiamenti sono stati identificati attraverso i dati raccolti dal CryoSat, che ha consentito agli scienziati di mappare i nuovi laghi e di monitorarne i cicli di riempimento e svuotamento. Wilson ha sottolineato la difficoltà di osservare tali eventi, poiché il processo di riempimento e svuotamento di un lago subglaciale può richiedere mesi o addirittura anni. Prima di questo studio, solo 36 cicli completi di laghi subglaciali erano stati osservati a livello globale. Con la scoperta di altri 12 cicli, il totale è ora di 48.

Implicazioni future

I laghi subglaciali si formano grazie al calore generato dall’attrito del ghiaccio in movimento sulle rocce sottostanti, insieme al calore emesso da queste stesse rocce. L’acqua di fusione risultante si accumula nel sottosuolo, creando un ambiente unico e complesso. Periodicamente, questa acqua può defluire, e il ciclo di riempimento e svuotamento può avere effetti significativi sul ghiaccio sovrastante. Non tutti i laghi subglaciali, però, sono attivi: il lago Vostok, ad esempio, è il più grande conosciuto e rimane stabile, contenendo circa 5.000-6.000 chilometri cubici d’acqua situati sotto 4 chilometri di ghiaccio.

La scoperta dei nuovi laghi subglaciali sta attirando l’attenzione della comunità scientifica non solo per il loro impatto sull’innalzamento del livello del mare, ma anche per il loro potenziale come habitat per forme di vita microbica. Esplorare questi laghi potrebbe fornire indizi sulla vita in condizioni estreme, contribuendo a una migliore comprensione dell’ecologia terrestre e delle possibili forme di vita su altri pianeti, come Europa, una delle lune di Giove, che si sospetta abbia un oceano sotterraneo simile.

La tecnologia impiegata per questa ricerca è all’avanguardia. Il satellite CryoSat utilizza radar altimetrici per misurare l’altezza della superficie del ghiaccio, consentendo ai ricercatori di rilevare anche le più piccole variazioni. La capacità di monitorare i cambiamenti nel tempo è fondamentale per comprendere come i laghi subglaciali interagiscano con il ghiaccio superficiale e come queste dinamiche possano essere influenzate dai cambiamenti climatici globali. La ricerca continua a progredire, e il team di Leeds ha già in programma ulteriori studi per esplorare più a fondo questi bacini d’acqua nascosti.

In un contesto di crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare, la scoperta di nuovi laghi subglaciali in Antartide rappresenta un passo cruciale verso la comprensione delle complesse interazioni tra ghiaccio, acqua e clima. La continua esplorazione di questi sistemi idrici sotterranei potrebbe fornire informazioni preziose per i decisori politici e per la comunità scientifica nel loro insieme, mentre ci prepariamo ad affrontare le sfide ambientali del futuro. La ricerca sull’Antartide è dunque non solo un lavoro di scoperta scientifica, ma anche un’opportunità per riflettere sul nostro impatto sul pianeta e sull’importanza di proteggere questi ambienti unici e fragili.