Sentenza in arrivo per il processo Ciro Grillo: la difesa punta all’assoluzione e mette in dubbio la credibilità della ragazza

Sentenza in arrivo per il processo Ciro Grillo: la difesa punta all'assoluzione e mette in dubbio la credibilità della ragazza

Sentenza in arrivo per il processo Ciro Grillo: la difesa punta all'assoluzione e mette in dubbio la credibilità della ragazza

Matteo Rigamonti

Settembre 23, 2025

L’attesa per la sentenza del processo Ciro Grillo si fa palpabile. Oggi, 22 settembre 2023, si chiude un capitolo di un caso che ha suscitato un vasto interesse mediatico e pubblico. Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, insieme ai suoi tre amici, è accusato di stupro di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese di 19 anni. L’episodio, avvenuto nella villa di famiglia a Porto Cervo, Sardegna, ha sollevato interrogativi sulle dinamiche giovanili, l’alcol e la cultura del divertimento.

Ricostruzione dell’accaduto

L’episodio che ha portato al processo risale alla notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Secondo l’accusa, la giovane sarebbe stata ubriacata e successivamente stuprata da Grillo e dai suoi amici, che avrebbero anche ripreso l’atto con uno smartphone. Questo elemento ha avuto un peso notevole durante il dibattimento, evidenziando la gravità delle accuse.

  1. La giovane ha descritto di non aver potuto opporsi a causa dell’alcol.
  2. La difesa sostiene che la testimonianza della ragazza non sia credibile.
  3. Gli avvocati degli imputati hanno contestato la narrazione dell’accusa, affermando che la ragazza fosse consapevole e consenziente.

Le posizioni legali

La difesa ha chiesto l’assoluzione, insinuando dubbi sulla versione fornita dalla vittima. L’avvocato ha affermato: «Chiediamo l’assoluzione perché la testimonianza della persona offesa non è attendibile». Questo ha acceso un dibattito su cosa costituisca consenso in situazioni di questo tipo, un tema cruciale in casi di violenza sessuale.

Durante il dibattimento, sono emerse testimonianze contrastanti. La ragazza ha raccontato di sentirsi incapace di reagire, mentre gli avvocati degli imputati hanno cercato di dimostrare che non vi fosse stata coercizione. Un aspetto rilevante è stato il ruolo dell’amica della ragazza, che non ha segnalato alcuna violenza durante la serata.

Implicazioni e conseguenze

Le richieste del pubblico ministero inizialmente miravano a pene severe, ma sono state modulate alla luce delle attenuanti generiche. Ciro Grillo e i suoi amici sono stati condannati a pene che vanno da sei anni e sei mesi a otto anni di reclusione, con provvisionali per le parti civili.

Un elemento significativo del dibattimento è stato il dibattito sulla diffusione di immagini compromettenti. Corsiglia, pur condannato per stupro di gruppo, è stato assolto dall’accusa di diffusione di foto intime, sollevando interrogativi sui diritti alla privacy e sul consenso.

Il caso di Ciro Grillo ha messo in luce non solo il dramma personale della ragazza, ma anche le pratiche sociali e culturali che circondano la violenza sessuale. La questione del consenso è emersa come un tema centrale, richiedendo un dibattito più ampio sulla responsabilità individuale e collettiva.

Con la sentenza attesa oggi, il processo potrebbe rappresentare un punto di svolta in termini di giustizia e consapevolezza sociale riguardo alla violenza sessuale e alle sue conseguenze. I prossimi sviluppi saranno seguiti con attenzione, sia dal punto di vista legale che sociale.