Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta, ha recentemente rilasciato un’intervista ad Adnkronos/Labitalia, in cui ha evidenziato l’urgenza di un governo regionale stabile. La continua instabilità politica, secondo Turcato, ha gravemente impattato le imprese locali, costrette ad affrontare sfide sempre più complesse. “Chiediamo che la politica svolga il suo compito nel miglior modo possibile,” ha affermato, “e che si trovi finalmente un governo stabile. È fondamentale avere un unico interlocutore, dal presidente fino agli assessori, per portare avanti progetti strategici e arrivare a conclusioni concrete.”
Le problematiche infrastrutturali
Le infrastrutture sono al centro delle preoccupazioni espresse da Turcato. Egli ha sottolineato che la situazione non si limita al traforo del Monte Bianco, ma coinvolge anche altre criticità. “In Valle d’Aosta ci sono problemi importanti di infrastrutture,” ha dichiarato, elencando le seguenti problematiche:
- Traforo del Monte Bianco: necessità di una seconda canna.
- Autostrada: criticità da affrontare per garantire fluidità nel traffico.
- Ferrovia: miglioramenti richiesti per il trasporto locale.
- Aeroporto di Aosta: ritardi nella realizzazione del terminal.
Turcato ha avvertito che continuare a investire in un tunnel monocanna potrebbe risultare controproducente, poiché “dopo 40 anni avremmo comunque un tunnel obsoleto,” che non soddisferà le normative europee in continua evoluzione.
L’importanza del settore industriale
Turcato ha voluto sfatare il mito che la Valle d’Aosta sia una regione esclusivamente turistica, affermando che il settore industriale ha un ruolo di primo piano. “Il manifatturiero e il tessile sono in difficoltà,” ha commentato, esprimendo l’aspettativa che chiunque governi la regione nei prossimi cinque anni si concentri su un futuro sostenibile e innovativo. La sua esperienza nel settore siderurgico gli consente di avere una visione chiara delle sfide che le imprese locali stanno affrontando.
Dazi e competitività
Un altro tema di grande preoccupazione sono i dazi imposti da Stati Uniti e Unione Europea. “Chi pensa che i dazi non toccheranno la Valle d’Aosta si sbaglia,” ha avvertito Turcato. Le aziende valdostane, in particolare quelle del settore automotive e della siderurgia, stanno già subendo gli effetti di queste misure. Turcato ha evidenziato che i dazi statunitensi aumentano il costo delle esportazioni e influenzano negativamente il potere d’acquisto degli imprenditori europei. “Il nostro acciaio ha un dazio del 50%,” ha spiegato, “e questo significa che se il prezzo di vendita aumenta, rischiamo di perdere clienti importanti, come Apple.”
Le aziende valdostane non possono affrontare queste sfide da sole. “È essenziale che la politica regionale prenda coscienza di queste problematiche e agisca di conseguenza,” ha affermato Turcato. La necessità di un dialogo costante tra il mondo dell’industria e le istituzioni è fondamentale per garantire un futuro prospero alle imprese locali.
In un contesto globale in continua evoluzione, le aziende della Valle d’Aosta necessitano di un governo che comprenda le loro esigenze e che sia in grado di offrire soluzioni pratiche e tempestive. La stabilità politica è un prerequisito indispensabile per costruire un ambiente favorevole agli investimenti e alla crescita economica. Solo così le imprese valdostane potranno affrontare le sfide del mercato e competere efficacemente, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.
Il futuro della Valle d’Aosta dipende da una governance capace di ascoltare e rispondere alle esigenze del tessuto economico regionale, garantendo infrastrutture adeguate e un ambiente favorevole per le attività produttive. Con un approccio proattivo e collaborativo, è possibile costruire un percorso di sviluppo che valorizzi le risorse e le potenzialità della regione, contribuendo così al benessere di tutti i cittadini valdostani.