Ferrara omaggia Antonioni: 50 anni di ‘Professione: reporter’

Ferrara omaggia Antonioni: 50 anni di 'Professione: reporter'

Ferrara omaggia Antonioni: 50 anni di 'Professione: reporter'

Giada Liguori

Settembre 24, 2025

Ferrara, la città natale di Michelangelo Antonioni, si prepara a festeggiare un evento di grande rilevanza per cinefili e appassionati di cultura: il cinquantesimo anniversario della pellicola “Professione: reporter”. Questo film, che ha segnato un’epoca, rappresenta un capitolo fondamentale nella carriera di Antonioni, il quale ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. In occasione del suo compleanno, il 29 settembre 1912, Ferrara si riempie di eventi commemorativi per rendere omaggio al suo genio creativo.

Nel weekend del 28 e 29 settembre, lo Spazio Antonioni aprirà le sue porte al pubblico con ingresso gratuito. Questo spazio, dedicato alla memoria del regista, offre un’opportunità unica per immergersi nel suo universo artistico, scoprendo le opere che hanno segnato la sua carriera. L’apertura è un invito a esplorare la visione unica di Antonioni, la cui filmografia è caratterizzata da una ricerca profonda sul significato dell’esistenza e delle relazioni umane.

La masterclass di Luciano Tovoli

Uno dei momenti salienti del programma sarà la masterclass tenuta da Luciano Tovoli, uno dei direttori della fotografia più rispettati nel panorama cinematografico italiano e storico collaboratore di Antonioni. La masterclass si terrà il 29 settembre presso la Sala Estense e ripercorrerà il lungo sodalizio tra Tovoli e Antonioni, iniziato con il documentario “Chung-Kuo, Cina” e culminato nella creazione di “Professione: reporter”. Durante l’incontro, Tovoli condividerà aneddoti e tecniche dietro le quinte, offrendo un’occhiata privilegiata al processo creativo che ha guidato la realizzazione di alcune delle scene più iconiche del cinema.

Proiezione di Professione: reporter

La serata del 29 settembre si concluderà con la proiezione di “Professione: reporter” presso la Sala Estense, in collaborazione con Arci Ferrara. La visione del film, in versione originale con sottotitoli in italiano, rappresenta un’opportunità unica per rivivere un capolavoro che, a distanza di cinquant’anni, continua a suscitare riflessioni e emozioni. Questo evento non è solo una celebrazione della pellicola, ma anche un momento di riflessione sull’eredità culturale di Antonioni, un regista che ha saputo raccontare l’inquietudine dell’uomo moderno.

Un invito alla riflessione culturale

L’assessore alla Cultura di Ferrara, Marco Gulinelli, ha espresso il suo entusiasmo per le iniziative in programma: “Anche quest’anno siamo felici di celebrare l’anniversario della nascita di Michelangelo Antonioni, alla presenza della moglie Enrica. Con una serie di appuntamenti, vogliamo riscoprire e apprezzare il suo straordinario genio. La masterclass di Luciano Tovoli e la proiezione del film alla Sala Estense saranno occasioni imperdibili per immergerci nell’universo estetico di un maestro del cinema moderno”.

Oltre agli eventi in programma, Ferrara si prepara a vivere un fine settimana all’insegna della cultura e della cinematografia. La città, che ha ispirato e influenzato Antonioni nella sua arte, si trasforma in un palcoscenico che celebra non solo il suo genio, ma anche la vitalità del cinema contemporaneo. Le iniziative sono aperte a tutti, fino a esaurimento posti, e rappresentano un’opportunità per le nuove generazioni di avvicinarsi all’opera di un maestro che continua a ispirare cineasti e appassionati di tutto il mondo.

In questo contesto, è interessante notare come l’eredità di Antonioni si estenda oltre i confini del cinema. Le sue opere hanno influenzato non solo il panorama cinematografico, ma anche la letteratura, l’arte e la filosofia. La sua capacità di esplorare la complessità dell’interazione umana ha trovato risonanza in molte forme artistiche, rendendolo un punto di riferimento non solo per i cineasti, ma anche per intellettuali e artisti di vario genere.

La celebrazione di Ferrara rappresenta quindi non solo un tributo a un grande regista, ma anche un invito a riflettere su come l’arte possa influenzare le nostre vite e le nostre percezioni del mondo. Con eventi che mirano a coinvolgere il pubblico in un dialogo attivo, Ferrara si conferma come un centro culturale vibrante e dinamico, capace di onorare il passato mentre guarda verso il futuro.