Inps, la Giunta del Senato protegge Santanchè: le insidie di mail e chat in tribunale

Inps, la Giunta del Senato protegge Santanchè: le insidie di mail e chat in tribunale

Inps, la Giunta del Senato protegge Santanchè: le insidie di mail e chat in tribunale

Matteo Rigamonti

Settembre 24, 2025

Recentemente, la Giunta per le immunità del Senato ha preso una decisione significativa riguardo al conflitto di attribuzione presentato dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Questa vicenda è legata a una presunta truffa all’Inps, in cui si discute l’utilizzo di mail e chat della senatrice, le quali, secondo i suoi legali, sarebbero state acquisite senza l’autorizzazione prevista dalla Costituzione italiana. Se il parere della Giunta venisse confermato dall’Aula del Senato, si potrebbe escludere l’uso di queste comunicazioni nel procedimento legale, allungando i tempi in vista dell’udienza preliminare, dove la Santanchè potrebbe affrontare un rinvio a giudizio.

La prossima udienza e il contesto giuridico

La prossima udienza è fissata per il 17 ottobre, quando il Giudice per le udienze preliminari (Gup) di Milano, Tiziana Gueli, interrogherà la ministra. Questa situazione ha scatenato un ampio dibattito politico e giuridico, toccando questioni più ampie riguardanti le garanzie e i diritti dei parlamentari e l’operato delle istituzioni giudiziarie. Il caso ruota attorno al gruppo Visibilia, di cui la Santanchè è stata una figura centrale, con accuse relative a circa 126 mila euro versati a tredici dipendenti in cassa integrazione a zero ore, pur continuando a lavorare.

Le implicazioni della decisione della Giunta

La reazione della senatrice Ilaria Cucchi, che ha votato contro la proposta di sollevare il conflitto di attribuzione, è stata significativa. Nella sua relazione, Cucchi ha sottolineato che se un privato registra una conversazione con un parlamentare e la consegna all’autorità giudiziaria, non si configura un’intercettazione, escludendo quindi la necessità di autorizzazione prevista dall’articolo 68 della Costituzione. Questo aspetto è cruciale poiché mette in discussione la possibilità di una tutela speciale per i membri del Parlamento rispetto ai cittadini comuni.

Un dibattito che va oltre il caso specifico

Il dibattito si è spostato dall’aspetto legale all’interpretazione dei diritti dei parlamentari e delle loro interazioni con i cittadini. La decisione finale spetterà all’Aula del Senato, dove si prevede un confronto acceso tra le diverse visioni politiche e giuridiche. La questione è delicata, poiché potrebbe influenzare non solo il futuro della Santanchè, ma anche quello di altri politici in situazioni simili, creando un precedente.

In un periodo in cui la fiducia nelle istituzioni è fragile, questo caso potrebbe minare ulteriormente la percezione pubblica di trasparenza e responsabilità. La questione delle comunicazioni private di un parlamentare e il loro utilizzo in sede giudiziaria rappresenta un tema caldo per il dibattito politico italiano. La Giunta del Senato si trova ora a dover bilanciare giustizia e protezione dei diritti dei parlamentari, in un clima politico sempre più teso.

La prossima udienza del 17 ottobre diventa quindi un appuntamento cruciale, non solo per la ministra Santanchè, ma per l’intero panorama politico italiano.