La tossicità del patriarcato: come influisce sulla famiglia

La tossicità del patriarcato: come influisce sulla famiglia

La tossicità del patriarcato: come influisce sulla famiglia

Giada Liguori

Settembre 24, 2025

Il film ‘Familia’, opera seconda del regista Francesco Costabile, ha suscitato un notevole interesse critico sin dalla sua presentazione lo scorso anno alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Molti esperti del settore hanno ritenuto che questo film meritasse un posto nel concorso ufficiale, piuttosto che nella rinomata sezione Orizzonti, dedicata a opere d’autore e innovative. La selezione del film per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar come miglior film internazionale, da parte del Comitato Anica, segnala il riconoscimento del valore artistico e narrativo di un’opera che affronta temi complessi e attuali, come la tossicità del patriarcato.

La trama di ‘Familia’

‘Familia’ trae ispirazione dall’autobiografia ‘Non sarà sempre così’ di Luigi Celeste, un uomo che, nel 2008, uccise suo padre e fu condannato a nove anni di reclusione per omicidio. La pellicola si concentra sulla vita di Luigi Celeste, interpretato da Francesco Ghighi, un giovane di vent’anni che vive con la madre Licia (Barbara Ronchi) e il fratello Alessandro (Marco Cicalese). La loro esistenza sembra serena, ma è segnata dall’assenza del padre Franco (Francesco Di Leva), un uomo violento che ha distrutto la loro vita familiare. Costabile utilizza questa situazione per esplorare le dinamiche familiari e le conseguenze delle violenze domestiche, un tema di rilevanza sociale che merita attenzione.

La figura del patriarcato

La figura di Franco rappresenta il patriarcato in tutta la sua brutalità. La sua violenza ha costretto la famiglia a vivere in un clima di paura e oppressione, con Licia che cerca di proteggere i suoi figli dall’influenza distruttiva del marito. La scelta di Costabile di raccontare la storia da un punto di vista maschile, attraverso gli occhi di Luigi e Alessandro, permette di evidenziare come anche i figli di un padre violento possano essere segnati da una sorta di eredità tossica.

  1. Luigi, in cerca di identità e appartenenza, si unisce a un gruppo di estrema destra.
  2. Questo comportamento diventa un modo per esprimere la sua rabbia e il suo desiderio di rivalsa contro il mondo che lo circonda.
  3. La violenza e la tossicità del patriarcato possono spingere i giovani verso ideologie estremiste.

Un cambiamento impossibile

L’inevitabile ritorno di Franco nella vita della famiglia, quando Luigi finisce in carcere, rappresenta un momento cruciale della narrazione. La speranza di un cambiamento è palpabile, ma la realtà dimostra che un uomo violento raramente riesce a trasformarsi. Questa dinamica crea una tensione palpabile nel film, poiché i due fratelli si trovano a dover affrontare non solo il passato, ma anche il presente e un futuro incerto. La scelta di Costabile di non mostrare un’evoluzione positiva del personaggio di Franco riflette una visione realistica e dolorosa della violenza domestica, sottolineando l’idea che la vera forza risiede nella capacità dei protagonisti di prendersi cura l’uno dell’altro, piuttosto che in quella di un patriarca che si dimostra incapace di cambiare.

Il titolo ‘Familia’, scelto dal regista, non è affatto casuale. L’uso di un termine latino evoca una dimensione storica e culturale profonda, legata a un concetto di famiglia che spesso si traduce in schiavitù emozionale e fisica. Costabile ha dichiarato che in questa parola si cela “tutto il marciume” che può albergare all’interno di un’istituzione che, pur essendo considerata sacra, può diventare un campo di battaglia per la violenza e l’oppressione. Questa riflessione critica sul patriarcato è particolarmente rilevante in un’epoca in cui le discussioni sulla parità di genere e sui diritti delle donne sono più attuali che mai.

Il film, con la sua intensità emotiva e i temi esplorati, invita a una riflessione più ampia sulla società contemporanea e sulle relazioni familiari. La narrazione di Costabile pone domande scomode sulla virilità tossica e sulla sua influenza sulle giovani generazioni, sottolineando come le ferite del passato possano ripercuotersi sul presente e sul futuro. La storia di Luigi e Alessandro è una testimonianza di resilienza, ma anche un monito sulle conseguenze della violenza patriarcale e sull’importanza di costruire relazioni sane e rispettose.

In un panorama cinematografico spesso dominato da narrazioni superficiali, ‘Familia’ si erge come un’opera potente e provocatoria. Con una regia attenta e una sceneggiatura incisiva, Costabile riesce a mettere in luce non solo le dinamiche familiari, ma anche le questioni sociali e culturali che affliggono la nostra società. La forza del film risiede nella sua capacità di affrontare argomenti complessi con sincerità e senza filtri, invitando gli spettatori a riflettere sulla propria esperienza e sulle relazioni che li circondano.