L’ingegnere come protagonista nel cambiamento della società civile

L'ingegnere come protagonista nel cambiamento della società civile

L'ingegnere come protagonista nel cambiamento della società civile

Matteo Rigamonti

Settembre 24, 2025

Dal 13 al 16 ottobre, Ancona ospiterà il 69° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, un evento di grande importanza che mette in luce il ruolo fondamentale degli ingegneri nella società contemporanea. Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni), ha condiviso la sua visione riguardo a questo congresso, sottolineando come l’ingegnere non sia solo un tecnico, ma un attore cruciale nella salvaguardia e nello sviluppo della società civile.

L’approccio di quest’anno si concentra sulla sicurezza in tutti i settori in cui operano gli ingegneri, un tema di crescente rilevanza in un mondo che affronta sfide complesse, dalle infrastrutture alla bioingegneria, fino all’informatica e ai processi industriali. Perrini ha evidenziato che l’ingegnere, oggi più che mai, è un protagonista attivo nella salvaguardia della sicurezza, non solo in ambito edilizio, ma anche in settori emergenti dove la tecnologia gioca un ruolo chiave.

L’ingegnere e la società civile

“Vogliamo accentuare la figura dell’ingegnere all’interno della società civile”, ha dichiarato Perrini. Questa affermazione riflette l’importanza del lavoro ingegneristico, che non si limita alla progettazione e costruzione di edifici e infrastrutture, ma si estende a un ampio ventaglio di attività che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone. “L’ingegneria italiana, nonostante le sfide attuali, è sempre al centro dello sviluppo del nostro paese”, ha aggiunto, sottolineando che l’innovazione e la qualità del lavoro svolto dagli ingegneri italiani sono fondamentali per il progresso della società.

Perrini ha citato esempi significativi delle potenzialità dell’ingegneria, come il progetto del Ponte di Messina, che rappresenta un’opera di grande importanza per la connessione tra la Sicilia e il resto d’Italia. Inoltre, ha messo in evidenza come “la bioingegneria italiana sia all’avanguardia”, e con l’uso delle stampanti 3D possiamo realizzare arti artificiali che salvano vite umane, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare nel campo ingegneristico.

L’importanza della formazione

Uno dei temi centrali del congresso sarà anche la formazione degli ingegneri. “Siamo favorevoli al disegno di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali”, ha affermato Perrini. Questo include l’introduzione dell’equo compenso per tutte le attività professionali, un passo importante per garantire che gli ingegneri possano lavorare in condizioni eque e giuste. Inoltre, la proposta di introdurre un tirocinio obbligatorio è vista come un’opportunità fondamentale per preparare i giovani laureati al mondo del lavoro.

  1. “La formazione universitaria deve includere un tirocinio obbligatorio”, ha spiegato Perrini.
  2. “In modo che i neolaureati possano acquisire competenze pratiche prima di entrare nel mercato del lavoro”.

Questa misura è fondamentale per garantire che i giovani ingegneri siano pronti ad affrontare le sfide professionali fin dal primo giorno.

La laurea abilitante e l’accesso alla professione

Perrini ha anche parlato della necessità di introdurre la laurea abilitante, una misura che permetterebbe un accesso più rapido alla professione. “Attualmente, un ingegnere può impiegare fino a 25-26 anni per iniziare la sua carriera professionale. Questo è inaccettabile”, ha affermato, sottolineando che l’Europa chiede che i giovani possano accedere alle professioni in modo più veloce. “È importante che i nostri ingegneri possano entrare nel mercato del lavoro già a 22-23 anni, pronti a contribuire attivamente alla società”.

In un contesto in cui il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente a causa della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, la formazione continua e l’adeguamento delle competenze diventano imperativi. Perrini ha evidenziato come gli ingegneri debbano essere equipaggiati non solo con conoscenze tecniche, ma anche con competenze trasversali che permettano loro di adattarsi a un ambiente professionale in continua evoluzione.

Un futuro sostenibile

Il congresso di Ancona non si limita a essere un momento di riflessione, ma rappresenta anche un’opportunità per discutere il futuro dell’ingegneria in un contesto di sviluppo sostenibile. La transizione verso fonti di energia rinnovabile, la gestione sostenibile delle risorse e la progettazione di città intelligenti sono solo alcune delle sfide che gli ingegneri devono affrontare. “Dobbiamo essere pronti ad affrontare queste sfide e a fare la nostra parte per garantire un futuro migliore per le prossime generazioni”, ha concluso Perrini, evidenziando il ruolo cruciale degli ingegneri nella costruzione di una società più sostenibile e resiliente.

Il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia si preannuncia come un’importante occasione di confronto e dibattito, un momento in cui gli ingegneri possono unirsi per riflettere sul loro ruolo e sulle responsabilità che hanno nei confronti della società. Gli ingegneri, infatti, sono chiamati non solo a progettare e costruire, ma anche a guidare il cambiamento e a contribuire attivamente al benessere collettivo.