Borsa europea in calo: Milano scivola dopo i dati sul Pil Usa

Borsa europea in calo: Milano scivola dopo i dati sul Pil Usa

Borsa europea in calo: Milano scivola dopo i dati sul Pil Usa

Giada Liguori

Settembre 25, 2025

Nella giornata di oggi, le principali borse europee mostrano una reazione sorprendentemente tiepida rispetto al balzo del Prodotto Interno Lordo statunitense, che ha registrato un incremento del 3,8%. Le piazze finanziarie europee, invece, rimangono in territorio negativo, con i contratti futures su Wall Street che non indicano segnali di ripresa immediata. Questo scenario ha generato preoccupazioni tra gli investitori, in un contesto globale già fragile.

andamenti delle borse europee

In particolare, Francoforte si distingue come il mercato più negativo, chiudendo con un calo dell’1,14%. Anche Parigi non è da meno, con un decremento dell’0,83%. Milano segue con un -0,6%, mentre Londra e Madrid si attestano rispettivamente a -0,5% e -0,45%. Queste fluttuazioni sono indicative di un clima di incertezza che aleggia sulle borse europee, nonostante i dati positivi provenienti dal mercato americano.

spread e rendimenti

Un altro dato significativo riguarda il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi, che sfiora gli 84 punti. Questo spread, che rappresenta il rischio percepito dagli investitori nel detenere debito pubblico italiano rispetto a quello tedesco, ha visto un incremento del rendimento annuo italiano, salito di 4,3 punti al 3,6%. Anche il rendimento dei Bund tedeschi ha mostrato un aumento, portandosi a 2,77%, con un incremento di 2,1 punti. Questa situazione riflette non solo l’andamento dei mercati, ma anche le preoccupazioni relative alla stabilità economica e politica dell’area euro, che continua a lottare con sfide interne e internazionali.

settori in difficoltà

Il comparto della difesa ha sofferto particolare pressione, con titoli come Hensoldt, Rolls-Royce e Leonardo in calo rispettivamente del 2,48%, 1,4% e 1,13%. Questi movimenti possono essere attribuiti a vari fattori, tra cui le incertezze geopolitiche e i cambiamenti nei contratti di difesa, che influenzano le prospettive di crescita per queste aziende. Già da tempo, il settore della difesa ha mostrato segni di vulnerabilità, specialmente in un contesto in cui le spese militari globali sono oggetto di dibattiti e ristrutturazioni.

Anche il settore bancario ha registrato performance negative, con titoli di istituti come:
1. Mps (-1,15%)
2. Mediobanca (-0,78%)
3. Bper (-0,76%)
4. Unicredit (-0,54%)
5. Intesa (-0,4%)

Questo calo si inserisce in un contesto in cui le banche europee stanno affrontando sfide significative, come l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza economica. Nonostante ciò, Banco Bpm ha mostrato un lieve rialzo (+0,1%), mentre Commerzbank ha brillato con un incremento del 1,57%, registrando il secondo rialzo consecutivo dopo l’annuncio di un riacquisto di titoli per 1 miliardo di euro. Questa strategia potrebbe indicare una fiducia da parte della banca nella propria solidità futura, ma potrebbe anche essere vista come una risposta alle pressioni del mercato e una tentativo di attrarre investitori.

Il contesto macroeconomico globale continua a influenzare le scelte degli investitori, i quali sembrano attendere ulteriori indicazioni prima di prendere decisioni significative. La crescita del Pil Usa, sebbene incoraggiante, non ha avuto il potere di galvanizzare le borse europee, che potrebbero essere bloccate da preoccupazioni interne e da fattori esterni come le tensioni geopolitiche e le politiche monetarie delle banche centrali.

In particolare, il mercato attende con trepidazione le prossime mosse della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea. Le politiche monetarie restrittive, implementate per combattere l’inflazione, potrebbero avere effetti di lungo termine sui mercati finanziari e sull’economia reale. Gli investitori si interrogano su come queste politiche influenzeranno la crescita economica e i tassi di interesse, elementi chiave per il futuro delle borse.

In aggiunta, la situazione economica in Europa rimane complessa. La recessione in alcune nazioni e l’instabilità politica, insieme alle sfide legate alla transizione ecologica, pongono interrogativi sulla capacità dell’Unione Europea di mantenere un percorso di crescita sostenibile. Questo contesto rende gli investitori cauti e poco propensi a esporsi, il che si traduce in fluttuazioni costanti nei mercati.

In questo scenario, diventa cruciale monitorare gli sviluppi economici sia negli Stati Uniti che in Europa. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per capire se le borse europee riusciranno a recuperare terreno o se continueranno a rimanere in una fase di stagnazione.