Crosetto chiarisce: ‘non ho responsabilità sulle scelte di Netanyahu’

Crosetto chiarisce: 'non ho responsabilità sulle scelte di Netanyahu'

Crosetto chiarisce: 'non ho responsabilità sulle scelte di Netanyahu'

Matteo Rigamonti

Settembre 25, 2025

Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha recentemente affrontato la complessa situazione in Medio Oriente durante un’informativa al Senato, evidenziando la posizione dell’Italia riguardo alle azioni del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu. Le sue dichiarazioni hanno generato un acceso dibattito sia nell’aula del Senato che tra l’opinione pubblica e gli esperti di politica internazionale.

La posizione dell’italia

Crosetto ha iniziato sottolineando l’importanza di un impegno collettivo del Parlamento italiano. Ha affermato: “Dire che siamo corresponsabili del genocidio non aiuta il governo italiano”. Questa dichiarazione è emersa in un contesto in cui diversi esponenti politici e attivisti hanno accusato Israele di adottare una politica di repressione nei confronti della popolazione palestinese, soprattutto dopo i recenti eventi nella Striscia di Gaza.

  1. L’Italia non si sente corresponsabile delle azioni di Netanyahu.
  2. Il primo aiuto occidentale nella Striscia di Gaza è stato fornito dalla nave Vulcano.
  3. L’Italia ha sempre mantenuto posizioni chiare nei confronti della politica israeliana.

Limiti dell’influenza italiana

Nel suo intervento, Crosetto ha ribadito che “non siamo la Knesset“, sottolineando il limite dell’influenza italiana sulle decisioni del governo israeliano. Questa affermazione è cruciale per comprendere il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale. Inoltre, il Ministro ha evidenziato il sostegno italiano alla soluzione dei due Stati, un principio sostenuto dalla comunità internazionale per raggiungere una pace duratura nella regione.

Tuttavia, ha sollevato interrogativi sul reale potere dell’Italia di influenzare le scelte politiche di Israele, chiedendosi: “Che ruolo può avere l’Italia nel far cambiare idea al governo Netanyahu?”. Queste domande riflettono una frustrazione rispetto alla situazione attuale e la consapevolezza dei limiti dell’azione diplomatica.

Un approccio pragmatico

Crosetto ha affermato che “la politica è l’arte del realismo, non del velleitarismo e della strumentalizzazione”. Questa frase riassume una visione pragmatica della politica estera italiana, sottolineando l’importanza di intraprendere azioni significative, anche se piccole, piuttosto che restare fermi a lamentarsi di una situazione complessa.

Nonostante il dibattito acceso sulla questione palestinese, il Ministro ha affermato che l’Italia continuerà a seguire una linea di dialogo e cooperazione, mantenendo rapporti diplomatici sia con Israele che con i rappresentanti palestinesi. Questo approccio è in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea, che ha sempre sostenuto l’importanza di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte nel conflitto.

In sintesi, l’intervento di Crosetto al Senato non solo ha messo in evidenza le posizioni del governo italiano, ma ha anche sollevato interrogativi sul ruolo dell’Italia e dell’Europa nella crisi mediorientale. La complessità della situazione richiede un approccio equilibrato e riflessivo, capace di affrontare le sfide attuali e contribuire a una soluzione pacifica e duratura. La responsabilità di promuovere la pace e il dialogo rimane una priorità, richiedendo sforzi congiunti e una volontà politica forte da parte di tutti i soggetti coinvolti.