La portaerei Garibaldi: dalla storia italiana a piattaforma per droni in Indonesia per 450 milioni di dollari

La portaerei Garibaldi: dalla storia italiana a piattaforma per droni in Indonesia per 450 milioni di dollari

La portaerei Garibaldi: dalla storia italiana a piattaforma per droni in Indonesia per 450 milioni di dollari

Matteo Rigamonti

Settembre 25, 2025

Dopo quarant’anni di onorato servizio nella Marina Militare italiana, la storica portaerei Giuseppe Garibaldi è pronta a intraprendere un nuovo capitolo della sua vita, salpando verso l’Indonesia. La cessione della nave, ufficialmente in riserva dal 1° ottobre 2024 presso l’Arsenale militare marittimo di Taranto, è stata finalizzata a un prezzo di 450 milioni di dollari. L’Indonesia ha in programma di riconvertire la Garibaldi in una piattaforma specializzata per droni e veicoli senza pilota, segnando un passo significativo verso l’adeguamento delle proprie capacità navali alle moderne esigenze strategiche.

Questa trasformazione non solo rappresenta un’importante opportunità per l’Indonesia, ma la pone anche tra le nazioni del Sud-Est asiatico dotate di una portaerei operativa, accanto alla Thailandia, che già possiede la Htms Chakri Naruebet. Con l’evoluzione delle guerre moderne, la capacità di operare droni e altri sistemi autonomi diventa cruciale, e l’Indonesia intende sfruttare al massimo questa opportunità, rendendo la Garibaldi un asset strategico per la propria Marina.

Le trattative per la cessione della Garibaldi

Le trattative per la cessione della Garibaldi hanno preso forma durante l’Indodefence 2025, una fiera della difesa che si è tenuta a Giacarta. Qui, la holding indonesiana della difesa, Republikorp, ha presentato un modello della futura flotta, con la Garibaldi in prima fila. Le trattative hanno visto il coinvolgimento diretto del governo indonesiano, con il ministro della Difesa, Rachmat Pambudy, che ha ufficialmente autorizzato il 29 agosto 2025 l’uso di prestiti esteri per l’acquisizione, includendo fondi supplementari per l’acquisto di elicotteri da trasporto e multiruolo.

Questa operazione non solo consente all’Indonesia di rafforzare le sue capacità navali, ma rappresenta anche un’opportunità per l’Italia di valorizzare un asset navale strategico, ampliando la cooperazione con una potenza emergente del Pacifico. L’Indonesia, infatti, sta investendo significativamente nel potenziamento delle sue forze armate, e l’acquisizione della Garibaldi è un tassello fondamentale di questo piano.

La storia della portaerei Garibaldi

Varata dai cantieri Fincantieri di Monfalcone, la portaerei Garibaldi è entrata in servizio il 30 settembre 1985 come incrociatore portaeromobili. Durante quasi quattro decenni, ha ricoperto un ruolo di prim’ordine nella Marina Militare italiana, fungendo da ammiraglia dal 1987 al 2011. La Garibaldi ha partecipato a una serie di missioni internazionali, tra cui:

  1. Operazioni in Somalia
  2. Operazione Enduring Freedom in Afghanistan

La sua versatilità e capacità di operare in scenari complessi ne hanno fatto un simbolo della potenza navale italiana. Nel 2013, la Garibaldi ha subito un massiccio intervento di riconversione, mirato a prolungare la sua attività operativa per quasi un altro decennio. Tuttavia, negli ultimi anni, la nave è stata progressivamente disarmata, con l’Italia che ha deciso di cedere questo storico asset. Fincantieri ha recentemente confermato che la nave ha una vita operativa residua di 15-20 anni e che subirà un refitting personalizzato per adattarsi alle esigenze della Marina indonesiana.

Le implicazioni della vendita per l’industria della difesa italiana

La vendita della Garibaldi all’Indonesia ha implicazioni significative anche per l’industria della difesa italiana. Negli ultimi anni, l’Italia ha cercato di espandere le proprie esportazioni di armi e tecnologia militare, e questo accordo rappresenta un passo avanti in questo senso. L’acquisizione da parte di un paese emergente come l’Indonesia non solo apre a nuove opportunità commerciali per i produttori italiani, ma rinforza anche i legami strategici tra Roma e Giakarta.

In un contesto globale in continua evoluzione, dove le alleanze militari e le capacità di difesa sono sempre più importanti, l’Italia sta cercando di posizionarsi come un attore chiave nel mercato della difesa. La Garibaldi, diventando una piattaforma per droni in Indonesia, potrebbe fungere da catalizzatore per ulteriori collaborazioni tra i due paesi, includendo potenziali commesse future per la fornitura di tecnologia avanzata e sistemi d’arma.

La trasformazione della Garibaldi in una piattaforma per droni rappresenta non solo un cambiamento operativo, ma anche un simbolo di innovazione e adattamento alle nuove sfide della guerra moderna. Con l’aumento dell’importanza dei veicoli aerei senza pilota, sia per missioni di sorveglianza che di attacco, l’Indonesia si sta preparando a sfruttare al massimo questa nuova era della guerra navale.

Mentre la Garibaldi si prepara a solcare le acque indonesiane, l’attenzione si sposta ora sulla sua trasformazione e sul futuro della Marina indonesiana. Con l’acquisizione di una portaerei, l’Indonesia non solo rafforza la propria capacità di proiezione di potere, ma si posiziona anche come una delle principali forze navali nel Sud-Est asiatico. In un’epoca in cui le tensioni marittime stanno aumentando nella regione, la Garibaldi potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza marittima e nella protezione degli interessi nazionali indonesiani.