Meloni all’Onu: la fine dell’era di pace e dialogo?

Meloni all'Onu: la fine dell'era di pace e dialogo?

Meloni all'Onu: la fine dell'era di pace e dialogo?

Matteo Rigamonti

Settembre 25, 2025

Nel suo recente intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la premier italiana Giorgia Meloni ha delineato una realtà geopolitica preoccupante, caratterizzata da una crescente instabilità e da un numero allarmante di conflitti. Con la dichiarazione che attualmente si contano 56 conflitti nel mondo, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, Meloni ha messo in evidenza la distanza dagli ideali di pace e cooperazione su cui si fonda l’ONU. “Viviamo una fase storica accelerata e complessa, densa di opportunità ma anche di pericoli”, ha affermato, sottolineando l’urgenza di un cambiamento radicale nel modo in cui le nazioni affrontano le tensioni internazionali.

la critica alla diplomazia attuale

Meloni ha evidenziato che, nonostante gli sforzi di dialogo e diplomazia, la risposta alla domanda se l’ONU sia riuscita a mantenere la pace è “impietosa”. Le sue parole suggeriscono che la tradizionale fiducia nella diplomazia stia vacillando. “Pace, dialogo, diplomazia non riescono più a convincere e vincere”, ha dichiarato, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento nell’approccio globale ai conflitti.

focus sui conflitti principali

Durante il suo discorso, Meloni ha fatto riferimento a due conflitti di particolare rilevanza:

  1. Conflitto in Ucraina: Ha accusato la Russia di violare l’articolo 2 della Carta dell’ONU, che stabilisce il principio di non aggressione, denunciando il comportamento di Mosca come destabilizzante per la comunità internazionale.
  2. Conflitto israelo-palestinese: Meloni ha espresso preoccupazione per le azioni di Israele, affermando che la reazione a Hamas deve rispettare il principio di proporzionalità. “Israele ha superato quel limite”, ha detto, sottolineando le gravi violazioni delle norme umanitarie e il numero inaccettabile di vittime civili.

la posizione dell’italia

Meloni ha ribadito la storica posizione italiana a favore della creazione di uno Stato palestinese, affermando che Israele non ha il diritto di ostacolare questo processo. Ha sottolineato che il riconoscimento della Palestina deve essere accompagnato da due precondizioni fondamentali:

  1. Il rilascio di tutti gli ostaggi.
  2. L’esclusione di Hamas da qualsiasi ruolo di governo.

Concludendo il suo intervento, Meloni ha citato San Francesco, sottolineando l’importanza del coraggio di fronte alle sfide. “I combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare”, ha affermato, esortando a mostrare quel coraggio per affrontare le difficoltà attuali.

Il discorso di Meloni all’ONU riflette una visione realistica e critica della situazione globale, mettendo in luce la necessità di un cambiamento nell’approccio alla pace e alla diplomazia. La premier ha richiamato l’attenzione su una realtà complessa, in cui le sfide sono molteplici e la strada verso la stabilità richiede un impegno costante e coraggioso da parte di tutte le nazioni. In questo contesto, il ruolo dell’Italia e della comunità internazionale sarà cruciale nel cercare di trovare soluzioni durature ai conflitti che affliggono il mondo contemporaneo.