Bce: l’impennata dei prezzi alimentari supera il 30% rispetto al periodo pre-Covid

Bce: l'impennata dei prezzi alimentari supera il 30% rispetto al periodo pre-Covid

Bce: l'impennata dei prezzi alimentari supera il 30% rispetto al periodo pre-Covid

Giada Liguori

Settembre 26, 2025

Negli ultimi anni, la questione dell’inflazione dei prezzi alimentari ha acquisito un’importanza crescente nei dibattiti economici, e la Banca Centrale Europea (BCE) ha dedicato un capitolo specifico del suo bollettino economico a questo fenomeno. Nonostante l’inflazione generale abbia mostrato segni di rallentamento, con un calo dal picco del 10,6% registrato nell’ottobre 2022 al 2% attuale, i costi di cibo e bevande rimangono ostinatamente al di sopra dei livelli pre-pandemici, con un incremento che supera il 30%. Questo divario rappresenta una preoccupazione crescente per le famiglie europee.

Rincari dei prezzi alimentari in Europa

I dati raccolti dalla BCE evidenziano una variabilità significativa nei rincari dei prezzi alimentari tra i diversi Paesi europei. In particolare:

  1. Paesi baltici: aumento dei prezzi superiore al 50%
  2. Germania: incremento del 37%
  3. Cipro: aumento del 20%
  4. Finlandia: incremento del 25%
  5. Francia: aumento del 27%
  6. Italia: incremento del 28%

Questi numeri non solo riflettono l’impatto della pandemia e delle successive crisi economiche, ma sono anche il risultato di una serie di fattori interconnessi che continuano a influenzare il mercato alimentare.

Impatto sulle famiglie a basso reddito

Un aspetto particolarmente preoccupante è che le famiglie a basso reddito sono le più colpite da questi rincari. Per queste famiglie, la spesa alimentare rappresenta una percentuale significativa del loro reddito, e l’aumento dei prezzi alimentari ha portato a una sensazione di impoverimento. La BCE sottolinea che “la gente si sente più povera quando va al supermercato” e che uno su tre teme di non potersi permettere il cibo che desidera. Questa situazione pone una pressione notevole sulle politiche di welfare e sui programmi di sostegno alle famiglie vulnerabili.

Monitoraggio dell’inflazione alimentare

La BCE ha messo in evidenza che il monitoraggio dell’inflazione alimentare è particolarmente rilevante nell’attuale contesto economico. Gli sviluppi nei prezzi alimentari possono influenzare le aspettative di inflazione generale, creando il rischio di una spirale prezzo-salario. Questa dinamica è già stata osservata in vari settori e potrebbe complicare ulteriormente il lavoro della BCE nel cercare di mantenere la stabilità dei prezzi.

Inoltre, la BCE ha riconosciuto che le politiche monetarie, come l’aumento dei tassi d’interesse, hanno avuto un impatto limitato nel contenere l’inflazione alimentare. Sebbene i tassi siano stati aumentati in risposta all’inflazione post-pandemia, il ritorno a livelli neutrali non ha portato ai risultati sperati.

Fattori che influenzano i prezzi alimentari

La BCE ha elencato diversi fattori che contribuiscono all’innalzamento dei prezzi alimentari, tra cui:

  1. Aumento dei salari nei Paesi emergenti, che ha incrementato la domanda globale di prodotti agricoli.
  2. Bassa crescita della produttività agricola nei Paesi avanzati.
  3. Cambiamento climatico, con eventi climatici estremi e instabilità meteorologica che influenzano l’offerta di cibo.

La BCE prevede che gli effetti del cambiamento climatico continueranno a intensificarsi, rendendo le coltivazioni sempre più vulnerabili e contribuendo a una maggiore incertezza nel mercato alimentare.

In questo contesto, la BCE si impegna a mantenere un attento monitoraggio della situazione, consapevole del fatto che le dinamiche dei prezzi alimentari possono avere ripercussioni significative anche su altri settori economici. La stabilità dei prezzi alimentari è cruciale non solo per il benessere delle famiglie, ma anche per la salute complessiva dell’economia europea.

Le politiche future dovranno quindi tener conto di questi fattori, bilanciando le esigenze di crescita economica con la necessità di garantire un accesso equo e sostenibile agli alimenti. In un’epoca di incertezze globali e sfide economiche, la BCE dovrà navigare con attenzione, cercando di mitigare gli effetti di lungo termine di questi aumenti sui più vulnerabili.

Mentre la BCE continua a monitorare gli sviluppi dei prezzi alimentari, la risposta delle famiglie e dei consumatori rimane una variabile chiave nel determinare il futuro dell’inflazione e della crescita economica nell’Eurozona. L’attenzione sulla questione alimentare diventa quindi non solo un tema economico, ma anche un tema sociale di grande rilevanza, che richiede azioni coordinate e strategie efficaci per affrontare le sfide che ci attendono.