Alessandro Borghi sfida il mito di Buffalo Bill in un affascinante anti-western

Alessandro Borghi sfida il mito di Buffalo Bill in un affascinante anti-western

Alessandro Borghi sfida il mito di Buffalo Bill in un affascinante anti-western

Giada Liguori

Settembre 27, 2025

Il panorama cinematografico italiano si arricchisce di un’opera audace e originale: “Testa o croce?”, un anti-western che si distacca dalle tradizionali narrazioni del genere, portando sul grande schermo un episodio storico realmente accaduto. Ambientato nell’Italia postunitaria, il film racconta la sfida epocale avvenuta a Roma nel marzo del 1890 tra i butteri della campagna pontina e il celebre showman Buffalo Bill, interpretato da John C. Reilly. Quella che sembrava una competizione destinata a celebrare il mito del cowboy americano si trasforma in un trionfo clamoroso per i butteri, i pastori a cavallo che rappresentano l’anima rurale e autentica del nostro Paese.

La trama e i protagonisti

Diretto dai talentuosi registi Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, il film è stato presentato con successo al Festival di Cannes e ha debuttato nelle sale italiane il 2 ottobre, distribuito da 01. La pellicola si sviluppa in un contesto surreale, dove la tradizionale figura del cowboy si mescola con le peculiarità del paesaggio e della cultura italiana. Al centro della narrazione troviamo la storia d’amore tra Santino, interpretato da Alessandro Borghi, e Rosa, la moglie di un signorotto locale, interpretata da Nadia Tereszkiewicz.

Santino, l’anti-eroe

Santino, un buttero pacifico e umile, emerge come un anti-eroe nel vero senso della parola. Non è un uomo abile con le armi, né sa gestire situazioni di crisi; è un cowboy che si fa trascinare dagli eventi, rappresentando un simbolo di fragilità e vulnerabilità maschile. Alessandro Borghi, noto per le sue interpretazioni intense e sfumate, ha descritto il suo personaggio come un “meraviglioso scemo”, un riflesso delle fragilità che caratterizzano ogni uomo. Quest’anno, Borghi non ha potuto essere presente all’incontro stampa per il film a causa degli impegni sul set di “Bianco”, diretto da Daniele Vicari, dove interpreta il leggendario alpinista Walter Bonatti.

Rosa e la sua emancipazione

Dall’altro lato, Nadia Tereszkiewicz ha espresso il suo apprezzamento per il personaggio di Rosa, sottolineando il suo percorso di emancipazione in un contesto storico complesso. Rosa è una figura che sfida le convenzioni sociali dell’epoca, cercando la libertà e l’amore autentico. L’attrice, che ha recentemente vinto il Premio César come promessa femminile, ha anche voluto rendere omaggio a Claudia Cardinale, simbolo del cinema italiano, citando una sua famosa dichiarazione riguardo all’amore per il cinema che l’ha accompagnata per tutta la vita.

Un film che esplora il genere western

Il film, prodotto da Ring Film, Cinema Inutile e Rai Cinema, si distingue per la sua volontà di esplorare territori inesplorati del genere western. Matteo Zoppis, co-regista, ha dichiarato che l’intento era quello di attraversare i vari sottogeneri del western, creando una sorta di ballata cinematografica che potesse colpire il pubblico con le sue sonorità e il suo messaggio profondo. In questa cornice, Santino diventa il fulcro della storia, un anti-eroe in fuga non solo fisicamente, ma anche dai propri demoni interiori.

Riflessioni sul contesto socioculturale

Alessio Rigo de Righi ha aggiunto che il film rappresenta una dichiarazione d’amore al cinema stesso, un omaggio alle opere degli anni Settanta e ai registi che hanno influenzato la loro formazione artistica, come Robert Altman. La scelta di un anti-eroe che non si affida alla violenza e alle armi, ma piuttosto all’amore e alla vulnerabilità, è una riflessione sul contesto socioculturale contemporaneo. I western, storicamente, hanno sempre offerto uno specchio della società e delle sue dinamiche, e “Testa o croce?” non fa eccezione. L’idea di affrontare un mondo di false apparenze, individualismo e conflitti interiori attraverso un linguaggio cinematografico innovativo è ciò che rende questa opera unica.

Il cast del film include anche attori di talento come Peter Lanzani, Mirko Artuso, Gabriele Silli e il leggendario Gianni Garko, che arricchiscono ulteriormente la narrazione. “Testa o croce?” non è solo un film che racconta una storia, ma un’esperienza visiva e emotiva che invita il pubblico a riflettere su temi universali come l’amore, la libertà e la ricerca della propria identità.

In definitiva, “Testa o croce?” si profila come un’opera cinematografica di grande impatto, capace di sfidare le convenzioni del genere western e di portare alla luce una storia dimenticata, ma di fondamentale importanza per la cultura italiana. Con un mix di elementi storici e fantastici, i registi Rigo de Righi e Zoppis ci offrono un’interpretazione fresca e coinvolgente di un’epoca passata, che continua a risuonare nel presente.