Garlasco: l’intrigante storia di Mario Venditti tra investimenti immobiliari e indagini giudiziarie

Garlasco: l'intrigante storia di Mario Venditti tra investimenti immobiliari e indagini giudiziarie

Garlasco: l'intrigante storia di Mario Venditti tra investimenti immobiliari e indagini giudiziarie

Matteo Rigamonti

Settembre 28, 2025

Il caso Garlasco continua a suscitare interesse e preoccupazione, specialmente ora che Mario Venditti, ex procuratore di Pavia, è stato indagato per corruzione in atti giudiziari. L’accusa si basa su un appunto rinvenuto in un blocco di appunti dei coniugi Sempio, riaccendendo l’attenzione su una lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto Venditti nel corso degli anni. L’ex magistrato, visibilmente sdegnato, ha affermato di non aver mai compromesso la sua integrità professionale, mentre i suoi legali definiscono grottesca l’ipotesi di accusa basata su un semplice scarabocchio mai distrutto dai Sempio. Tuttavia, la questione appare complessa, specialmente considerando il passato di Venditti e la sua carriera imprenditoriale.

La carriera di Mario Venditti

Mario Venditti ha sempre avuto a che fare con il denaro, tanto da essere ora alla guida del Casinò di Campione d’Italia. Dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore a Pavia, dove ha archiviato indagini che riguardavano proprio Andrea Sempio, la sua carriera ha preso un corso inaspettato. Il Casinò, reduce da un periodo di crisi, ha visto una certa stabilità economica sotto la gestione di Venditti, il quale ha firmato relazioni di gestione e bilanci, mostrando così una competenza non solo nel campo giuridico, ma anche in quello manageriale.

Investimenti immobiliari

La vita di Venditti si intreccia anche con una serie di investimenti immobiliari. Ecco una panoramica dei suoi principali acquisti:

  1. Primo acquisto: il 26 luglio 1983, a soli 30 anni, acquistò una casa a Broni per 90 milioni di lire, finanziata tramite un mutuo da 40 milioni di lire. Sette anni dopo, vendette l’appartamento a 66 milioni di lire, subendo una perdita.

  2. Trasferimento a San Genesio ed Uniti: nel 1991, i coniugi acquistarono una villetta più grande. Nel 1998, a seguito di una separazione consensuale, la moglie ottenne il diritto di abitazione della proprietà. Dieci anni dopo, Venditti vendette il suo 50% della villetta alla ex moglie e al suo nuovo compagno.

  3. Eredità a Benevento: Venditti ha ereditato vari immobili a Benevento dai genitori, contribuendo a un certo accumulo di risparmi. Tuttavia, gli importi specifici delle vendite non sono stati documentati, rendendo difficile valutare con esattezza il suo patrimonio.

  4. Acquisto a Sori: nel settembre 2018, dopo la vendita della villa a Pavia, ha acquistato un appartamento a Sori, finanziato dalle vendite precedenti.

La gestione del Casinò di Campione d’Italia

La vera sfida di Venditti è iniziata con la sua nomina alla guida del Casinò di Campione d’Italia, avvenuta il 20 luglio 2023, solo undici giorni dopo il suo pensionamento come magistrato. Nonostante le polemiche politiche e le indagini in corso, la sua gestione ha portato a risultati finanziari positivi. Sotto la sua direzione, il casinò ha registrato un utile significativo, beneficiando anche di ricavi straordinari derivanti da controversie legali.

La storia del Casinò di Campione è segnata da alti e bassi. Nel 2018, il tribunale di Como aveva dichiarato il fallimento della struttura, ma nel gennaio 2019 la situazione era stata rivista, con l’ammissione al concordato. Venditti ha saputo affrontare la crisi, portando il casinò a un bilancio positivo nonostante le difficoltà ereditate. I risultati ottenuti sotto la sua gestione parlano di un aumento degli incassi e di una ripresa dei posti di lavoro.

Tuttavia, la situazione attuale è complicata dalla nuova indagine sul caso Garlasco. Nonostante i buoni risultati economici, la pressione mediatica e le implicazioni legali potrebbero ostacolare ulteriormente la ripresa del Casinò. Venditti si trova ora a dover affrontare non solo le sfide manageriali, ma anche quelle legate alla sua integrità professionale e alla sua reputazione.

Il suo futuro, sia come manager che come ex magistrato, è ora appeso a un filo, mentre il caso Garlasco continua a svilupparsi, sollevando interrogativi su legami e conflitti di interesse che potrebbero influenzare la sua carriera e quella dell’istituzione che guida. La situazione è delicata e l’attenzione del pubblico e degli inquirenti è tutta rivolta a come Venditti gestirà questa fase critica della sua vita.