L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il nostro approccio al patrimonio culturale e storico dell’Italia. Oggi, a Roncade, in provincia di Treviso, è stata inaugurata una nuova sede del Center for Cultural Heritage Technology (Ccht), un’iniziativa destinata a rivoluzionare la ricerca e la conservazione dei beni culturali attraverso l’uso delle tecnologie più avanzate. Questa inaugurazione rappresenta un passo significativo nella strategia dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con l’obiettivo di integrare innovazione tecnologica e cultura.
La nuova sede del Ccht
Il Ccht, parte dell’IIT di Genova, si estende su una superficie di circa 600 metri quadrati all’interno del Campus di H-Farm, un noto incubatore di startup e innovazione. All’inaugurazione hanno partecipato figure di spicco nel campo della tecnologia e della cultura, tra cui il presidente dell’IIT, Gabriele Galateri di Genola, e la direttrice del Ccht, Anna Travaglia. La presenza di esperti di diverse discipline, come ingegneri, chimici, fisici ed artisti, riflette l’approccio multidisciplinare che caratterizza il centro.
Attività e progetti innovativi
Le attività del Ccht si concentreranno sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per affrontare sfide complesse legate alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Tra i progetti più significativi, troviamo:
Automazione della trascrizione dei testi storici: Utilizzando algoritmi avanzati di riconoscimento del testo, il Ccht intende velocizzare la trascrizione di manoscritti antichi, rendendo questi testi più accessibili a un pubblico vasto.
Decifrazione di segni epigrafici: L’uso di tecniche di intelligenza artificiale per analizzare e interpretare segni su tavolette cuneiformi potrebbe aprire nuove strade nella comprensione della storia antica.
Progetto Art-Crime: Questa iniziativa mira a raccogliere ed elaborare informazioni per rendere più efficaci gli interventi delle forze dell’ordine contro il traffico di opere d’arte e beni culturali.
Analisi delle immagini satellitari: Il Ccht prevede di utilizzare questa tecnologia per individuare nuovi siti archeologici, facilitando così le campagne di scavi e ricerche sul campo.
Un ecosistema di innovazione
La scelta di Roncade come sede per il Ccht non è casuale. Situata nel cuore del Trevigiano, la località è ben collegata con altre realtà di innovazione e ricerca, creando un ecosistema favorevole alla collaborazione tra università, istituti di ricerca e aziende. H-Farm, in particolare, è un ambiente stimolante che favorisce l’incontro tra tecnologia e cultura, rendendolo un luogo ideale per la nascita di progetti ambiziosi come quelli del Ccht.
Il Centro si propone non solo di sviluppare tecnologie innovative, ma anche di creare sinergie con il mondo accademico e le istituzioni culturali. Attraverso workshop, conferenze e collaborazioni con enti locali, si mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tecnologia nel settore dei beni culturali e a promuovere una cultura dell’innovazione.
In un periodo in cui la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale sono sempre più centrali, il Ccht rappresenta un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per preservare il nostro passato e garantire un futuro migliore per il patrimonio culturale. Con un team di esperti altamente qualificati e una visione lungimirante, il nuovo centro nel Trevigiano si appresta a diventare un punto di riferimento nel panorama della tecnologia applicata alla cultura, contribuendo a costruire un legame più forte tra il passato e il futuro.