Nuova era per il calcolo: l’accordo tra Icsc e QuEra per il computer quantistico Aquila

Nuova era per il calcolo: l'accordo tra Icsc e QuEra per il computer quantistico Aquila

Nuova era per il calcolo: l'accordo tra Icsc e QuEra per il computer quantistico Aquila

Matteo Rigamonti

Settembre 30, 2025

Recentemente, è stato siglato un importante accordo tra l’ICSC (Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing) e QuEra Computing, un’azienda americana di spicco nel campo delle piattaforme quantistiche a atomi neutri. L’obiettivo di questa partnership è quello di fornire ai ricercatori italiani l’accesso remoto ad Aquila, uno dei computer quantistici più avanzati al mondo, situato negli Stati Uniti. Questo accordo rappresenta un passo significativo per il potenziamento della ricerca scientifica in Italia, specialmente nei settori della fisica, chimica, ottimizzazione e intelligenza artificiale.

Antonio Zoccoli, presidente di ICSC, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, dichiarando: “Fornire alla comunità di ricerca scientifica italiana capacità di calcolo quantistico di alto livello è fondamentale e rappresenta una priorità per ICSC”. Zoccoli ha enfatizzato come questa iniziativa non solo permetterà ai team di affrontare sfide ambiziose, ma contribuirà anche a rafforzare le competenze necessarie per rendere l’Italia un protagonista nello sviluppo di questa tecnologia strategica.

Accesso a tecnologie avanzate

L’accordo con QuEra prevede un accesso diretto ad Aquila, un computer quantistico che opera a 256 qubit. Questa macchina è in grado di eseguire calcoli complessi che superano le capacità dei computer tradizionali. Gli scienziati italiani avranno quindi l’opportunità di utilizzare questa tecnologia per:

  1. Testare workflow quantistici.
  2. Prototipare rapidamente soluzioni innovative.
  3. Sfruttare le potenzialità del calcolo quantistico per la ricerca avanzata.

Inoltre, il programma di consulenza e formazione che accompagna l’accesso a Aquila sarà dedicato alla formazione di giovani ricercatori, garantendo che le nuove generazioni di scienziati possano trarre vantaggio da strumenti all’avanguardia.

Simone Montangero e Paolo Cremonesi, co-leader dello Spoke 10 ‘Quantum Computing’ di ICSC, hanno aggiunto: “Daremo priorità ai progetti con chiaro impatto scientifico e industriale e condivideremo metodologie e best practice con l’intera comunità”. Questo approccio non solo favorisce l’innovazione, ma incoraggia anche la collaborazione tra diverse istituzioni e aziende, creando un ecosistema di ricerca più coeso e produttivo.

Un’opportunità per l’industria quantistica

La scelta di collaborare con QuEra è particolarmente significativa, poiché l’azienda è rinomata per la sua tecnologia innovativa basata su atomi neutri, che offre un approccio unico alla computazione quantistica. La tecnologia di QuEra è stata progettata per affrontare alcune delle sfide più complesse nella computazione quantistica, come il problema della decoerenza, che può compromettere la stabilità e l’affidabilità dei qubit. Grazie a questa tecnologia, i ricercatori italiani potranno esplorare nuove frontiere nella loro ricerca, potenzialmente rivoluzionando i campi della scienza e dell’industria.

Yuval Boger, Chief Commercial Officer di QuEra, ha dichiarato: “L’ecosistema quantistico italiano sta acquisendo ulteriore slancio. E grazie alla collaborazione con ICSC, rendiamo più accessibili le potenti capacità della tecnologia basate su atomi neutri, affiancando a tale accesso il mentoring dei nostri scienziati”. Questo aspetto del mentoring è fondamentale, poiché fornisce ai ricercatori italiani non solo gli strumenti, ma anche il supporto necessario per sfruttare al massimo le potenzialità del computer quantistico.

Creazione di un hub di innovazione

L’importanza di questa collaborazione si estende oltre il semplice accesso a una macchina quantistica. Essa rappresenta un’opportunità per l’Italia di posizionarsi come un hub di innovazione nel campo della computazione quantistica. L’industria quantistica è in rapida espansione e si prevede che avrà un impatto significativo su vari settori, dalla farmaceutica all’ottimizzazione logistica, fino all’intelligenza artificiale e oltre. Avere accesso a tecnologie avanzate come Aquila permetterà ai ricercatori italiani di partecipare attivamente a questa rivoluzione, contribuendo a soluzioni che possono affrontare problemi globali complessi.

Inoltre, l’iniziativa di ICSC e QuEra si inserisce in un contesto più ampio di investimento nella ricerca e sviluppo tecnologico in Italia. Negli ultimi anni, il governo italiano ha riconosciuto l’importanza della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica come motori di crescita economica, incentivando progetti e partnership che possano portare a risultati tangibili sia nel mondo accademico che in quello industriale.

La sinergia tra ICSC e QuEra rappresenta quindi non solo un’opportunità per i ricercatori, ma un passo importante verso la creazione di un ecosistema innovativo che possa attrarre talenti, investimenti e collaborazioni internazionali. Con l’accesso a macchine quantistiche all’avanguardia e a un programma di formazione dedicato, l’Italia è ben posizionata per emergere come un leader nel campo della computazione quantistica, contribuendo così a plasmare il futuro della scienza e della tecnologia a livello globale.