Oltre 90 Paesi uniti per un futuro sostenibile nello spazio

Oltre 90 Paesi uniti per un futuro sostenibile nello spazio

Oltre 90 Paesi uniti per un futuro sostenibile nello spazio

Matteo Rigamonti

Settembre 30, 2025

L’International Astronautical Congress (IAC) ha aperto le sue porte a Sydney, in Australia, per la sua 76a edizione, un evento che si preannuncia come un punto di riferimento mondiale per il futuro della scienza spaziale. Con il titolo “Spazio sostenibile: Terra resiliente”, l’incontro raccoglie delegati e operatori del settore provenienti da oltre 90 Paesi, tra cui le Agenzie spaziali italiana ed europea. Questo congresso, organizzato dall’International Astronautical Federation, si propone di affrontare le sfide legate alla sostenibilità nell’ambito dell’esplorazione spaziale, un tema di crescente rilevanza alla luce delle attuali problematiche ambientali.

Sydney, capitale mondiale dello spazio

La scelta di Sydney come sede dell’IAC è simbolica: la città australiana si prepara a diventare la capitale mondiale dello spazio per una settimana, succedendo a Milano, che ha ospitato l’edizione dello scorso anno con un’affluenza record di oltre 11.200 visitatori. Questo evento non è solo un’importante vetrina per l’industria spaziale, ma rappresenta anche un’opportunità per discutere l’impatto delle attività spaziali sull’ambiente terrestre e per promuovere un approccio lungimirante che garantisca l’accesso allo spazio per le generazioni future.

La sostenibilità nello spazio

La sostenibilità nello spazio, come evidenziato dai relatori e dagli esperti presenti, non si limita alla gestione dei detriti spaziali o al coordinamento del traffico orbitale. È un concetto molto più ampio che comprende:

  1. L’analisi dell’impatto ambientale delle missioni spaziali.
  2. La gestione equa delle risorse spaziali.
  3. La condivisione dei dati per mantenere lo spazio aperto e accessibile.

Questi elementi sono considerati fondamentali per evitare che lo spazio diventi un bene esclusivo per pochi.

L’impegno dell’Agenzia Spaziale Italiana

Nel corso dell’IAC, la delegazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è particolarmente attiva, presentando un proprio stand che illustra le diverse linee di attività dell’agenzia. Queste spaziano dai lanciatori al volo umano, dall’esplorazione dell’universo all’Osservazione della Terra. Il presidente dell’ASI, Teodoro Valente, ha sottolineato che le attività spaziali rappresentano una risorsa strategica, in grado di generare benefici tangibili per tutta l’umanità, non solo in termini di esplorazione, ma anche per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico e la gestione delle risorse naturali.

Un risultato significativo è stato già raggiunto nel primo giorno del congresso: l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’azienda italiana Avio hanno firmato un contratto di 40 milioni di euro per una missione dimostrativa di uno stadio superiore di razzo riutilizzabile. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso una maggiore sostenibilità nelle operazioni di lancio, riducendo i costi e l’impatto ambientale dei voli spaziali.

Networking e governance internazionale

Il congresso è anche un’importante piattaforma per il networking e la creazione di collaborazioni tra i vari attori del settore spaziale. Scienziati, ingegneri, politici e imprenditori si riuniscono per condividere conoscenze, presentare ricerche innovative e discutere le future direzioni delle missioni spaziali. La creazione di alleanze strategiche e la condivisione delle migliori pratiche possono contribuire a sviluppare tecnologie più sostenibili e a garantire che l’accesso allo spazio sia un diritto condiviso da tutte le nazioni.

Inoltre, l’importanza di una governance internazionale per lo spazio sostenibile è un tema ricorrente nelle discussioni di questo congresso. Con l’aumento del numero di attori coinvolti nell’esplorazione spaziale, è fondamentale stabilire regole chiare eque per la gestione delle risorse spaziali e la prevenzione dei conflitti. La cooperazione internazionale è essenziale affinché tutti i Paesi possano beneficiare della ricerca spaziale e delle sue applicazioni pratiche, come le tecnologie di comunicazione e i sistemi di monitoraggio ambientale.

Il messaggio chiave che emerge dall’IAC è chiaro: il futuro dell’esplorazione spaziale deve essere costruito su fondamenta di sostenibilità e responsabilità. Solo così sarà possibile garantire che le generazioni future possano continuare a esplorare e trarre vantaggio dalle risorse dello spazio. Con oltre 90 Paesi coinvolti, l’International Astronautical Congress rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente spaziale più sostenibile, dove i benefici delle scoperte scientifiche e tecnologiche possano essere condivisi equamente a livello globale.