Si è appena conclusa a Senigallia la ventiduesima edizione di Pane Nostrum, il Salone nazionale dei lievitati, un evento ideato da Confcommercio Marche e Cia Provincia di Ancona. L’obiettivo principale di questa manifestazione è stato quello di celebrare e valorizzare l’arte bianca, un settore che abbraccia la panificazione e i lievitati. Durante l’evento, professionisti e appassionati del settore provenienti da tutte le regioni italiane hanno creato un melting pot di competenze, tradizioni e innovazioni.
Un evento di grande successo
La manifestazione si è sviluppata in tre giorni intensi, caratterizzati da numerosi eventi, workshop e dimostrazioni dal vivo. Tra gli ospiti d’onore, il ministro Francesco Lollobrigida ha presieduto il taglio del nastro, sottolineando l’importanza di Pane Nostrum come “Ambasciatrice della qualità della cucina italiana nel mondo”. Questo riconoscimento ha conferito ulteriore prestigio all’iniziativa, evidenziando il ruolo fondamentale della panificazione artigianale nella gastronomia italiana.
Massimiliano Polacco, direttore generale di Confcommercio Marche, ha espresso il suo entusiasmo per il successo dell’evento: “Questa edizione è partita con il botto. Abbiamo creato un laboratorio creativo e di innovazione per il comparto, stimolando il confronto tra professionisti e permettendo a tutti di apprendere e crescere”. Questo spirito di collaborazione è stato palpabile, con ogni partecipante che ha avuto l’opportunità di condividere esperienze e conoscenze.
Innovazione e tradizione
Tra i protagonisti della kermesse, Augusto Palazzi, pasticcere e docente, ha condiviso la sua passione per l’arte dolciaria. “Pane Nostrum è un grande stimolo per noi professionisti, che siamo abituati a lavorare nei nostri laboratori. Qui possiamo confrontarci e imparare da colleghi che ci mostrano sempre nuove strade”, ha dichiarato. Palazzi ha presentato una reinterpretazione del classico babà napoletano, trasformandolo in una zuppa inglese, dimostrando che la tradizione può essere innovata con creatività.
Un’altra voce autorevole è stata quella di Roberto Cantolacqua Ripani, pasticcere e patron di Mimosa di Tolentino, che ha sottolineato l’importanza della ricerca nelle tecniche di pasticceria e nelle materie prime. La sua partecipazione evidenzia come Pane Nostrum non sia solo un evento, ma un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono promuovere la cultura del buon cibo.
Inclusività e sostenibilità
Uno dei temi di grande rilevanza affrontati durante la manifestazione è stato quello della celiachia, un argomento sempre più attuale. Moreno Cedroni, presidente Fipe Confcommercio Marche, ha evidenziato l’importanza di includere il tema del senza glutine all’interno di un evento dedicato ai lievitati. “È fondamentale offrire prodotti di qualità anche a chi ha intolleranze”, ha dichiarato, sottolineando come Pane Nostrum si ponga come alfiere dell’inclusività, collaborando con l’Associazione Italiana Celiachia per educare e sensibilizzare il pubblico.
La manifestazione ha anche messo in luce l’importanza di una filiera corta e sostenibile. Marco Salvucci, panificatore di lungo corso, ha parlato della necessità di utilizzare ingredienti a km0 e di stabilire rapporti diretti con i fornitori. “Fare il pane oggi è più complesso che in passato, ma è una sfida che affrontiamo con passione”, ha dichiarato, rimarcando l’importanza di mantenere vive le tradizioni gastronomiche locali.
Formazione e futuro
Pane Nostrum ha rappresentato una piattaforma di dialogo tra professionisti, aziende e istituzioni, unendo forze e competenze per promuovere il settore della panificazione. Matteo Paparelli e Lorenzo Zappi hanno collaborato per mostrare come la sinergia tra ristorazione e panificazione possa portare a risultati straordinari. “Vogliamo portare avanti il nostro lavoro e coinvolgere quante più persone possibile”, ha affermato Paparelli.
La kermesse ha anche guardato al futuro, affrontando l’impatto delle nuove tecnologie nel settore. Il talk “Dal forno al futuro: innovazione digitale e controllo di gestione nella panificazione” ha riunito esperti per discutere delle opportunità offerte dall’innovazione, evidenziando come le nuove tecnologie possano semplificare il lavoro degli artigiani.
Infine, Pane Nostrum ha accolto la cultura attraverso la presentazione di libri, come “Legumi Affettivi” di Ilaria Cappellacci, che ha offerto spunti interessanti sulla gastronomia italiana e sull’importanza di preservare e rinnovare le tradizioni culinarie. La manifestazione si è così chiusa in un clima di festa e collaborazione, confermando il suo ruolo di leader nel panorama della panificazione e dell’arte bianca in Italia.