Fuga e omicidio: donna trovata morta per strada, spariti anche i due figli nel Beneventano

Fuga e omicidio: donna trovata morta per strada, spariti anche i due figli nel Beneventano

Fuga e omicidio: donna trovata morta per strada, spariti anche i due figli nel Beneventano

Matteo Rigamonti

Ottobre 1, 2025

Un tragico femminicidio ha scosso la comunità di Paulisi, un piccolo comune nel Beneventano, dove Salvatore Ocone, un operaio di 58 anni, è accusato di aver ucciso la moglie, Elisa Polcino, di 49 anni. L’orrendo delitto è avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 2023, dando inizio a una caccia all’uomo che ha coinvolto le forze dell’ordine di tutta la regione.

la dinamica dell’omicidio

Secondo le ricostruzioni, Ocone e Polcino avevano avuto una violenta lite, udibile dai vicini, che hanno sentito le urla provenienti dalla loro abitazione. La situazione è degenerata quando Ocone ha afferrato un grosso masso e ha colpito ripetutamente la moglie alla testa, lasciandola morente davanti alla loro casa. Testimoni raccontano di una scena drammatica, con la donna che non ha avuto scampo e che è morta sul colpo.

Dopo aver commesso l’omicidio, Ocone ha abbandonato la scena del crimine portando con sé i due figli minorenni, un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 15 anni. La suocera di Ocone è stata la prima a scoprire il corpo di Elisa, dopo che non l’aveva vista scendere per accompagnare i ragazzi a scuola. L’allerta è stata lanciata quando la suocera, trovando il corpo della donna, ha iniziato a urlare, attirando l’attenzione di un vicino, che ha immediatamente chiamato i carabinieri.

le ricerche e le conseguenze

Le ricerche di Ocone e dei figli sono iniziate subito dopo la segnalazione dell’omicidio. Utilizzando un elicottero, i carabinieri hanno individuato l’auto sulla quale Ocone era fuggito. Tuttavia, la situazione è diventata ancora più tragica quando, durante le operazioni di ricerca, gli agenti hanno rinvenuto il corpo del ragazzo di 16 anni all’interno dell’auto. La causa della morte del giovane non è ancora stata ufficialmente confermata, ma è stato riportato che la sorella è in condizioni gravi e si trova attualmente ricoverata in ospedale.

Il maggiore dei figli, che ha 22 anni, si trovava fuori regione per motivi di lavoro al momento del delitto e non è stato coinvolto nella drammatica vicenda. La famiglia di Ocone ha descritto il giovane come un ragazzo di buoni principi, e la notizia della tragedia ha colpito profondamente non solo i familiari, ma anche l’intera comunità.

l’indagine e la comunità colpita

Le autorità stanno indagando su quanto accaduto, cercando di capire la dinamica esatta della lite che ha portato a questo brutale omicidio. Secondo alcune testimonianze di amici e conoscenti, non ci sarebbero stati precedenti episodi di violenza tra i due coniugi. Il sindaco di Paulisi, Salvatore Coletta, ha dichiarato che la coppia sembrava tranquilla e che non erano mai stati segnalati problemi di questo tipo. “Ho partecipato a una festa in paese con loro e sembravano sereni. Le liti? Come in tutte le famiglie”, ha affermato un parente di Ocone.

Tuttavia, è emerso che Ocone avesse alcuni problemi di salute che potrebbero aver influito sul suo comportamento. La comunità è sotto shock e molti si chiedono come sia possibile che un uomo apparentemente normale possa compiere un atto così violento. La situazione di crisi familiare che ha portato a questo evento ha sollevato interrogativi anche sul supporto che le famiglie in difficoltà possono ricevere dalle istituzioni.

Le indagini sono in corso e le autorità hanno intensificato i controlli nella zona, mentre la notizia ha suscitato un’ondata di indignazione e tristezza tra i cittadini. La comunità di Paulisi, con la sua popolazione di circa 1.400 abitanti, è nota per la sua coesione sociale, e ora si trova a dover affrontare la dura realtà di una violenza domestica che ha portato a conseguenze devastanti.

Il caso di Elisa Polcino non è isolato e si inserisce in un contesto più ampio di femminicidi che continuano a colpire l’Italia. Ogni anno, centinaia di donne perdono la vita per mano dei propri partner, e il tema della violenza di genere continua a essere al centro del dibattito pubblico. Le istituzioni stanno cercando di implementare misure più efficaci per prevenire tali tragedie, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

In questo scenario di dolore e angoscia, la comunità si stringe attorno a chi è rimasto, offrendo supporto e cercando di far fronte a una realtà che, purtroppo, sembra ripetersi. La speranza è che questa tragedia possa servire da monito per una maggiore sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere, affinché simili eventi non possano più ripetersi.