Garlasco: dimissioni shock dell’ex procuratore Mario Venditti dal Cda del Casinò di Campione dopo le accuse di corruzione

Garlasco: dimissioni shock dell'ex procuratore Mario Venditti dal Cda del Casinò di Campione dopo le accuse di corruzione

Garlasco: dimissioni shock dell'ex procuratore Mario Venditti dal Cda del Casinò di Campione dopo le accuse di corruzione

Matteo Rigamonti

Ottobre 1, 2025

La recente dimissione di Mario Venditti, ex procuratore della Repubblica di Pavia, dal Consiglio di Amministrazione del Casinò di Campione d’Italia ha scatenato un acceso dibattito nell’opinione pubblica. Questo evento si colloca nel contesto di gravi accuse di corruzione in atti giudiziari, legate all’inchiesta sul caso di Garlasco, un delitto che ha profondamente scosso l’Italia e sollevato interrogativi sulla giustizia nel nostro paese.

le accuse contro venditti

Le accuse rivolte a Venditti sono di notevole gravità. L’ex procuratore è indagato per presunti pagamenti ricevuti, compresi tra i 20 e i 30 mila euro, per favorire Andrea Sempio, già coinvolto nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Questo caso è stato uno dei più controversi della cronaca nera italiana, non solo per la brutalità del delitto, ma anche per le ripercussioni mediatiche e giudiziarie che ne sono seguite. Sempio, amico del fratello della vittima, aveva visto la sua posizione archiviata due volte in passato, ma le nuove rivelazioni hanno riacceso l’attenzione su di lui e sulla sua possibile collusione con Venditti.

la reazione del casinò di campione

La Casa da Gioco di Campione d’Italia ha comunicato di essere stata «informalmente informata» delle dimissioni di Venditti, sottolineando la totale estraneità della struttura alle accuse. L’istituzione ha voluto evidenziare come il mandato di Venditti fosse stato condotto con grande professionalità e competenza, cercando così di minimizzare l’impatto delle accuse sul proprio operato. Tuttavia, la decisione dell’ex procuratore di dimettersi rappresenta un chiaro tentativo di tutelare non solo la propria immagine, ma anche quella del Casinò, che ha vissuto un periodo di difficoltà economica e gestionale.

implicazioni per la governance del casinò

Le dimissioni di Venditti segnano un cambiamento significativo nella governance del Casinò di Campione, storicamente considerato uno dei più importanti in Italia. La struttura, situata al confine con la Svizzera, ha affrontato sfide legate alla sua sostenibilità economica e alla concorrenza di altri casinò, sia in Italia che all’estero. La posizione di Venditti, come presidente del Cda, era stata vista come un tentativo di restituire credibilità e stabilità all’ente.

Nel frattempo, il legale di Venditti, Domenico Aiello, ha annunciato l’intenzione di impugnare il decreto di perquisizione e sequestro eseguito il 26 settembre. Secondo Aiello, non ci sarebbero elementi concreti a supporto delle accuse, e ha sottolineato che gli accertamenti bancari effettuati nei mesi precedenti hanno dato esito negativo. Questa posizione difensiva è fondamentale, poiché Venditti ha sempre negato le accuse, affermando di non aver mai ricevuto denaro durante la sua carriera.

un contesto di crescente preoccupazione

L’inchiesta che coinvolge Venditti si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la corruzione nel sistema giudiziario italiano. Negli ultimi anni, diversi casi hanno messo in luce una rete di collusioni e favoritismi che minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Le accuse di Venditti non sono dunque un caso isolato, ma parte di un fenomeno che richiama alla necessità di riforme strutturali nel settore pubblico, in particolare in quello della giustizia. È fondamentale, per il bene della democrazia, che vengano fatti passi avanti per garantire la trasparenza e l’integrità del sistema.

Il caso di Garlasco continua a rimanere uno dei più controversi della cronaca italiana. La tragica morte di Chiara Poggi ha scatenato un dibattito acceso non solo sulla giustizia, ma anche sul ruolo dei media, che hanno ampiamente seguito e commentato le vicende legate all’omicidio e ai processi che ne sono seguiti. Le dimissioni di Venditti non possono essere viste solo come un atto di responsabilità personale, ma come un segnale di un sistema che sta cercando di affrontare le sue criticità, pur tra mille difficoltà. La questione della corruzione, che affligge non solo la giustizia ma anche altri settori della pubblica amministrazione, continua a essere un tema caldo e di grande rilevanza nel dibattito pubblico italiano.