Il 68% delle aziende italiane considera la sicurezza dei dati fondamentale per il cloud e l’intelligenza artificiale

Il 68% delle aziende italiane considera la sicurezza dei dati fondamentale per il cloud e l'intelligenza artificiale

Il 68% delle aziende italiane considera la sicurezza dei dati fondamentale per il cloud e l'intelligenza artificiale

Matteo Rigamonti

Ottobre 1, 2025

Negli ultimi anni, l’adozione del cloud ha raggiunto un punto di non ritorno, diventando uno standard imprescindibile per la digitalizzazione delle imprese. Tuttavia, per le aziende italiane, la vera sfida non risiede più nel semplice passaggio a questa tecnologia, ma nella capacità di governarla efficacemente. Questo è quanto emerge dall’indagine “Modelli, priorità e strategie del cloud delle imprese italiane”, realizzata grazie alla collaborazione tra Engineering e Oracle e condotta da NetConsulting Cube. Lo studio ha coinvolto un campione di 60 aziende medio-grandi, provenienti da settori chiave come servizi finanziari, manifatturiero, retail, telecomunicazioni, energia e pubblica amministrazione, fornendo una panoramica chiara delle attuali sfide e opportunità nel panorama del cloud.

il mercato del cloud in italia e le sfide delle aziende

L’analisi ha rivelato che nel 2024 il mercato del cloud in Italia ha raggiunto quasi i 7,3 miliardi di euro. Tuttavia, la gestione di questa tecnologia porta con sé una serie di complessità che le aziende devono affrontare. Tra queste, la protezione dei dati si colloca al primo posto: il 68% delle aziende intervistate considera la sicurezza e l’integrità delle informazioni come la questione più urgente da affrontare. Questo dato riflette un crescente timore riguardo alle minacce informatiche e alla necessità di garantire la compliance con le normative vigenti, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Inoltre, il 60% delle imprese ha segnalato difficoltà nella gestione di ambienti multicloud, dove diverse piattaforme devono essere integrate per garantire conformità normativa e continuità operativa. La capacità di orchestrare questi ambienti è cruciale per il successo delle strategie digitali, poiché un’integrazione inadeguata può compromettere la sicurezza e l’efficacia operativa. La gestione dei dati sensibili rimane una sfida aperta per il 57% del campione, dimostrando che la fiducia nell’infrastruttura digitale è fortemente legata alla capacità di garantire protezione e trasparenza.

modernizzazione delle applicazioni core e automazione

Accanto alla sicurezza, un’altra priorità chiave è rappresentata dalla modernizzazione delle applicazioni core, ovvero quei sistemi legacy che gestiscono processi essenziali per le aziende. Quasi la metà delle aziende intervistate ha già avviato percorsi strutturati per modernizzare queste applicazioni, con l’obiettivo primario di automatizzare i processi. Il 52% delle aziende ha infatti indicato l’automazione come un vantaggio fondamentale, in grado di aumentare l’efficienza e la velocità operativa. Le strategie più comuni adottate per questa modernizzazione sono:

  1. Re-purchasing (49%): sostituzione di soluzioni esistenti con applicazioni cloud-native.
  2. Re-platforming (36%): adattamento dei sistemi tradizionali alle nuove architetture digitali.

integrazione dell’intelligenza artificiale

Sull’asse dell’intelligenza artificiale, il 50% delle imprese ha già definito una strategia avanzata per l’integrazione dell’AI, spostando l’attenzione da sperimentazioni isolate a percorsi strutturati. Questo approccio evidenzia un’integrazione sempre più profonda dell’AI nei processi di business. Le aziende si stanno orientando verso infrastrutture in grado di supportare framework open source, che consentono una personalizzazione dei progetti, e verso piattaforme AI pre-addestrate, che permettono di accelerare il lancio delle applicazioni.

Guardando alle priorità di investimento, emerge un chiaro orientamento verso la gestione avanzata dei dati. Quasi la metà delle aziende (47%) prevede di investire in soluzioni di analytics e business intelligence per estrarre valore dai dati aziendali e supportare decisioni più rapide e informate. Il 38% si concentra sul cloud data management per garantire maggiore qualità, coerenza e accessibilità delle informazioni. Infine, il 32% delle imprese intende integrare l’AI e il machine learning nei database, un segnale della volontà di rendere i sistemi core sempre più intelligenti e capaci di generare insight in tempo reale.

Massimo Del Vecchio, Executive Director di Engineering per la modernizzazione, ha commentato: “L’importanza dell’adozione del cloud non è più da dimostrare. Quello che conta per il futuro è la capacità di integrarlo coerentemente nella strategia di business, mettendo al centro la gestione dei dati, la sicurezza e l’innovazione tramite l’AI. Engineering accompagna le imprese italiane in questo percorso, affinché il cloud non rimanga solo un’infrastruttura, ma diventi una leva concreta di crescita, efficienza e fiducia nel mercato”.

Lanfranco Brasca, Senior Director di Oracle Cloud Infrastructure in Italia, ha aggiunto: “Grazie al suo design specifico per l’AI, Oracle Cloud Infrastructure consente alle aziende di integrare l’intelligenza artificiale nei loro processi in modo sicuro e strategico. L’infrastruttura, che utilizza GPU Nvidia di ultima generazione, offre servizi di addestramento e inferenza dei modelli di AI generativa, consentendo ai clienti di mantenere il pieno controllo sui propri dati. Con OCI, non solo si riducono i costi e le complessità, ma si promuove anche un’adozione consapevole dell’AI, trasformando il business e rendendolo più competitivo”.

In questo contesto, appare evidente che la sicurezza dei dati e l’integrazione dell’intelligenza artificiale rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità significative per le aziende italiane nel loro percorso di trasformazione digitale.