Mnemonica: il cloud che rende il cinema e le serie un patrimonio digitale da salvaguardare

Mnemonica: il cloud che rende il cinema e le serie un patrimonio digitale da salvaguardare

Mnemonica: il cloud che rende il cinema e le serie un patrimonio digitale da salvaguardare

Matteo Rigamonti

Ottobre 1, 2025

Nel panorama in continua evoluzione dell’industria cinematografica e della serialità, la conservazione e gestione dei contenuti digitali rappresentano una sfida cruciale. Da dieci anni, Mnemonica si è imposta come un attore di riferimento in questo ambito, perseguendo una missione chiara: garantire la conservazione e la memoria storica delle opere audiovisive. In un’epoca caratterizzata dalla transizione dalla pellicola al digitale, la società fondata da Piero Costantini ha sviluppato soluzioni innovative per connettere tutti i passaggi del ciclo di vita di un’opera, spesso frammentati e vulnerabili.

Durante il Mia-Mercato Internazionale Audiovisivo 2025, che si svolgerà a Roma dal 6 al 10 ottobre, Mnemonica presenterà Archive, la prima soluzione europea dedicata alla conservazione attiva dei contenuti audiovisivi. Questa nuova iniziativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di una memoria digitale robusta e sicura.

La nascita di Mnemonica

Nell’intervista con Adnkronos/Labitalia, Costantini sottolinea come l’idea di Mnemonica sia nata dalla sua personale esperienza come filmmaker. “Ho osservato un problema crescente nei vari studi di produzione”, spiega. “Con il passaggio al digitale, molti hard disk si accumulavano negli scantinati, spesso senza una corretta identificazione. La convinzione che bastasse acquistare un hard disk per mantenere un film per sempre si è rivelata fallace. I dati digitali hanno una vita limitata e richiedono attenzione e manutenzione.”

Mnemonica, il cui nome deriva dal greco e significa “l’arte di ricordare”, è stata concepita per affrontare questa problematica. Inizialmente, nel 2014, l’obiettivo era sviluppare un’alternativa cloud per la conservazione dei master originali. Tuttavia, l’azienda ha rapidamente realizzato che sarebbe stato un rischio per i produttori affidare il loro patrimonio a una startup. Così, Mnemonica ha iniziato con la gestione dei materiali semilavorati durante le produzioni in corso, diventando un punto di riferimento per nomi noti del cinema italiano, da Paolo Sorrentino a Luca Guadagnino.

L’evoluzione verso Archive

Quest’anno, Mnemonica sta per completare la sua missione originaria lanciando un sistema di archiviazione a lungo termine che non è solo un deposito passivo, ma uno strumento dinamico. Questo permette ai produttori, agli aventi diritto, alle cineteche e agli archivi di implementare nuovi modelli di business basati sul controllo autonomo dei propri dati. “È inaccettabile che il patrimonio digitale venga disperso o gestito in modo inefficiente”, afferma Costantini. “Vogliamo restituire il controllo ai proprietari, consentendo loro di estrarre valore e creare nuove opportunità di business.”

Mnemonica Archive rappresenta un’evoluzione fondamentale in questo contesto. Costantini descrive l’obiettivo di creare un “content hub”, simile all’approccio di Netflix, dove persone e media possano interagire in modo fluido, ottimizzando l’intero ecosistema audiovisivo. La piattaforma non si limita a servire i produttori, ma ha anche dimostrato la sua utilità in altre aree del mercato. Ad esempio, la Mostra del Cinema di Venezia ha utilizzato Mnemonica per raccogliere gli screener dei partecipanti, consentendo al team di programmazione di lavorare in un ambiente protetto.

Collaborazioni e futuro

Inoltre, Mnemonica collabora con istituzioni educative come il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Scuola Gian Maria Volonté, offrendo supporto a progetti meritevoli come opere prime e cortometraggi che non dispongono di budget elevati. Questo approccio community-oriented dimostra l’impegno di Mnemonica nella promozione della cultura cinematografica.

Un aspetto distintivo di Mnemonica è la sua capacità di semplificare il processo di gestione dei dati. “Il nostro servizio è strettamente B2B e verticale”, spiega Costantini. “Permette a tutti coloro che operano con i dati di semplificare la loro vita, riducendo le inefficienze e rispondendo a una domanda comune: dove sono i miei dati?” Con produzioni che generano milioni di file, la piattaforma di Mnemonica si propone come un punto centrale di informazione, assicurando che i dati siano sempre accessibili in qualsiasi fase del ciclo di vita di un film o di una serie.

Mnemonica non si limita a gestire i dati durante la produzione, ma supporta anche il ciclo di post-produzione, offrendo un servizio di file transfer che connette tutte le fasi del processo. “I nostri competitor si concentrano su uno dei due aspetti, mentre noi abbiamo compreso fin dall’inizio che entrambe le fasi devono essere integrate”, afferma Costantini. “Meno attori coinvolti significano meno costi e maggiore sicurezza.”

Al termine di ogni progetto, Mnemonica consente di salvare le copie originali in tutte le loro versioni su un’infrastruttura cloud avanzata, garantendo la massima sicurezza e accessibilità. “Siamo stati pionieri in questo campo”, afferma Costantini, “e ora stiamo gettando le basi per un futuro marketplace per la distribuzione dei formati di proiezione.”

Le prospettive future di Mnemonica si delineano come ambiziose ma anche sfidanti. Il lancio di Mnemonica Archive rappresenta un passo significativo verso l’espansione della società. “Vogliamo crescere senza compromettere la qualità del servizio”, afferma Costantini. “Abbiamo ampliato il nostro team a quindici unità per esplorare nuove fasce di mercato e mantenere elevati standard qualitativi.”

In un contesto in cui i grandi nomi statunitensi dominano il mercato, Mnemonica ha dimostrato di poter competere grazie a una visione chiara e a collaborazioni strategiche con istituzioni come la Cineteca di Bologna. Questo ha permesso all’azienda di sviluppare soluzioni innovative in un mercato complesso e in rapido cambiamento, continuando a promuovere la preservazione e diffusione del patrimonio culturale cinematografico europeo.