Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha recentemente evidenziato l’importanza di un sistema fiscale più giusto e sostenibile. In un video messaggio al convegno di presentazione della dodicesima indagine sulle entrate fiscali e sul finanziamento del welfare, Tajani ha sottolineato come il tema fiscale sia cruciale per lo sviluppo economico del Paese. Questo evento, promosso da CIDA (Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità ) in collaborazione con Itinerari Previdenziali, ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore.
la pressione fiscale sul ceto medio
Tajani ha messo in evidenza che attualmente l’80% del gettito dell’Irpef grava sul ceto medio, un dato allarmante che richiede una riflessione profonda. Il ceto medio è già gravato da costi significativi legati a pensioni, sanità , assistenza e istruzione. Il vicepremier ha affermato che un sistema fiscale sbilanciato penalizza chi produce lavoro e non riesce a garantire una copertura sostenibile dei bisogni collettivi.
investimenti e crescita economica
Secondo Tajani, il fisco non deve essere un freno alla crescita, ma piuttosto un volano per investimenti, posti di lavoro e benessere. Per raggiungere questo obiettivo, il Governo sta portando avanti una battaglia per un sistema fiscale più leggero, semplice, trasparente ed equo. Alcune misure concrete proposte includono:
- Anticipazione degli ammortamenti fiscali
- Sostegno alle imprese nell’innovazione e nella ricerca, soprattutto nei settori ad alta tecnologia
- Rilancio del credito d’imposta e semplificazione dell’Ires premiale
Queste azioni sono fondamentali per sostenere la competitività del tessuto produttivo nazionale e per evitare la desertificazione industriale del Paese.
il piano 5.0 e l’emersione del lavoro nero
Un punto cruciale è rappresentato dal Piano 5.0, il piano strategico del Governo per la transizione digitale e sostenibile. Tajani ha avvertito che questo piano rischia di non sfruttare appieno le risorse europee disponibili, lasciando inespresso un potenziale di 6 miliardi di euro. È necessaria una nuova misura che garantisca continuità e stabilità agli investimenti.
Inoltre, è essenziale favorire l’emersione del lavoro nero, un problema che affligge l’economia italiana da anni. Tajani ha indicato come le nuove tecnologie e la digitalizzazione possano giocare un ruolo importante in questo processo, rendendo più difficile per le attività illegali prosperare.
In un contesto globale in rapida evoluzione, l’Italia non può permettersi di rimanere indietro. Le parole di Tajani richiamano un bisogno di rinnovamento e di riforma del sistema fiscale, mirato a creare un ambiente favorevole per le imprese e i cittadini. Solo attraverso un approccio equilibrato e sostenibile sarà possibile promuovere lo sviluppo economico del Paese, garantendo al contempo la giustizia sociale e il benessere collettivo.
Il Governo sembra determinato a perseguire una politica fiscale che alleggerisca il carico sui ceti medi e sulle imprese, favorendo un ambiente di crescita e innovazione, essenziale per affrontare le sfide economiche del presente e del futuro.