Furto da migliaia di euro al bar: il dipendente smascherato grazie ai Gratta e vinci vincenti

Furto da migliaia di euro al bar: il dipendente smascherato grazie ai Gratta e vinci vincenti

Furto da migliaia di euro al bar: il dipendente smascherato grazie ai Gratta e vinci vincenti

Matteo Rigamonti

Ottobre 3, 2025

In un episodio che ha scosso profondamente la comunità di Urbino, un giovane dipendente di un bar con sala scommesse è stato arrestato per aver rubato migliaia di euro in tagliandi del Gratta e Vinci. Il 29enne, che lavorava nel locale situato in zona Piantana, ha ideato un piano ingegnoso ma sconsiderato per arrotondare il proprio stipendio, approfittando della fiducia riposta in lui dal datore di lavoro. La sua strategia, purtroppo, ha attirato l’attenzione del titolare del bar, che ha notato anomalie nei conti e ha deciso di agire.

Il giovane pensava di aver trovato il modo perfetto per ottenere un guadagno extra: durante i turni in cui era solo, si portava via decine di Gratta e Vinci, sperando di trovarne alcuni vincenti. Sfruttando la sua posizione e l’assenza di altri dipendenti, il giovane riempiva il proprio zaino di biglietti, grattandoli in alcuni casi direttamente sul posto. Se il premio risultava essere di pochi euro, si intascava l’importo senza registrare il costo del tagliando, creando un buco nei registri contabili del bar.

Le indagini e la scoperta del furto

La situazione è degenerata quando il titolare ha iniziato a notare che i biglietti della lotteria istantanea scomparivano con una frequenza preoccupante. Inizialmente, era incline a pensare che il furto potesse provenire dall’esterno, ma nessun segno di scasso è stato trovato. Così, ha deciso di contattare le forze dell’ordine, segnalando i continui ammanchi.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Urbino hanno avviato immediatamente le indagini, concentrando l’attenzione sull’interno del locale. Per confermare i propri sospetti, gli investigatori hanno installato una telecamera nascosta nel bar. Le riprese hanno rivelato un quadro chiaro della situazione: il dipendente veniva ripreso mentre si appropriava di manciate di tagliandi, nascondendoli nel suo zaino prima di uscire come se nulla fosse. I video hanno documentato un comportamento sistematico, ripetuto per giorni, fornendo agli investigatori le prove necessarie per procedere.

L’arresto e le conseguenze

La scorsa settimana, dopo aver raccolto sufficienti elementi di prova, i Carabinieri hanno effettuato un blitz al termine del turno di lavoro del 29enne. Durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di 82 Gratta e Vinci rubati, pronti per essere utilizzati o rivenduti. Ulteriori accertamenti a casa del giovane hanno portato alla luce altri biglietti, aumentando ulteriormente il danno subito dal titolare del bar.

Il danno economico per il proprietario del locale è significativo, ammontando a decine di migliaia di euro tra il valore dei tagliandi sottratti e i biglietti già rubati. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni non solo per il furto in sé, ma anche per la fiducia che i proprietari di esercizi commerciali devono riporre nei propri dipendenti.

Il giovane, dopo l’arresto, è stato portato davanti al giudice del Tribunale di Urbino, che ha convalidato l’arresto per furto, imponendo gli arresti domiciliari. Questa misura cautelare è stata adottata in attesa del processo, che si preannuncia complesso, data la gravità delle accuse e il danno economico arrecato.

Riflessioni sulla sicurezza nel lavoro

Il caso ha attirato l’attenzione non solo dei media locali, ma anche della comunità, incredula di fronte alla notizia. La scomparsa di una tale somma di denaro all’interno di un’attività commerciale, da parte di un dipendente, ha suscitato dibattiti su questioni di sicurezza e fiducia nel mondo del lavoro.

In un contesto più ampio, questa vicenda solleva interrogativi sulle misure di sicurezza che i proprietari di bar e negozi dovrebbero implementare per prevenire simili furti in futuro. Ecco alcune strategie efficaci:

  1. Installazione di telecamere di sorveglianza.
  2. Revisione periodica dei registri contabili.
  3. Formazione dei dipendenti sui rischi legati al furto interno.

In aggiunta, questo episodio rimanda anche a un tema più generale legato alle difficoltà economiche che molte persone affrontano, spingendole a compiere atti illeciti nella speranza di migliorare la propria situazione. La crisi economica, amplificata dalla pandemia di COVID-19, ha messo a dura prova molte famiglie, creando un terreno fertile per comportamenti rischiosi come quello del giovane arrestato.

In definitiva, la storia del 29enne di Urbino non è solo un caso di furto, ma un esempio di come la disonestà possa manifestarsi anche in situazioni apparentemente innocue, come quella di un bar. La speranza è che episodi del genere possano servire come monito per tutti, sia imprenditori che lavoratori, sull’importanza della trasparenza, della fiducia e della responsabilità nel mondo del lavoro.