Garlasco, il consulente Palmegiani e il mistero del Dna: le sue sorprendenti dichiarazioni

Garlasco, il consulente Palmegiani e il mistero del Dna: le sue sorprendenti dichiarazioni

Garlasco, il consulente Palmegiani e il mistero del Dna: le sue sorprendenti dichiarazioni

Matteo Rigamonti

Ottobre 3, 2025

Il caso di Garlasco, che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per anni, continua a generare discussioni e polemiche. Recentemente, il consulente Armando Palmegiani è stato nominato dalla difesa di Andrea Sempio, dopo il ritiro di Luciano Garofano. Questo nuovo sviluppo ha riacceso i riflettori su un caso già ricco di colpi di scena. Palmegiani, ex poliziotto con un’esperienza di 38 anni, è un esperto di Bloodstain Pattern Analysis, una disciplina che analizza i modelli di macchie di sangue per ricostruire le dinamiche di un crimine. La sua nomina ha suscitato un’immediata reazione mediatica, soprattutto in considerazione delle sue dichiarazioni precedenti riguardanti gli indizi a carico di Sempio.

le dichiarazioni di palmegiani

In vari video pubblicati sul canale YouTube Nero Crime, Palmegiani sembrava convinto della validità delle prove, in particolare riguardo al DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi, la giovane vittima del delitto avvenuto nel 2007. Palmegiani affermava che il profilo genetico fosse attribuibile all’Y di Sempio, una dichiarazione che ha attirato l’attenzione di molti. Tuttavia, nel suo recente intervento al Corriere della Sera, il consulente ha espresso preoccupazione per l’attenzione mediatica e ha affermato: «Non c’è che dire: mi hanno dato il ben arrivato. Ho appena accettato l’incarico e sono già al centro di un attacco mediatico allucinante».

Palmegiani ha cercato di chiarire il suo punto di vista sulle polemiche sollevate, sostenendo che le sue dichiarazioni erano state estrapolate da un contesto più ampio. Ha spiegato che, sebbene ci sia un profilo Y rinvenuto, questo è incompleto e la parte visibile è solo parzialmente attribuibile a Sempio. Ha ribadito che, se quel DNA fosse effettivamente di Sempio, sarebbe troppo debole per giustificare una sua identificazione come colpevole. Questo cambio di rotta ha sollevato interrogativi: perché un esperto si esprime in questo modo se non ha accesso a tutti gli atti? Durante l’intervista, ha anche risposto a una domanda di Alfio Sciacca riguardo a una sua affermazione precedente sul DNA, dicendo: «Non ricordo. Ma tenga conto che c’è stata una fase nella quale non avevo tutti gli atti a disposizione».

il cambio di opinione su impronta 33

In aggiunta al dibattito sul DNA, Palmegiani ha anche riconsiderato la questione dell’impronta 33, un altro indizio chiave nel caso. In un cambiamento sorprendente, ha dichiarato: «Non ho dubbi: non porta da nessuna parte. Perché i punti di contatto non sono sufficienti per attribuirla». Questa affermazione contrasta nettamente con le sue posizioni passate, in cui l’impronta 33 era considerata un elemento significativo nella ricostruzione dei fatti. Palmegiani ha sottolineato che non ci sono elementi concreti per sostenere l’accusa nei confronti di Sempio, ma ha anche affermato di non avere prove certe contro Alberto Stasi, l’altro sospettato del delitto. «Nel mio modo di pensare non devo affossare Stasi per difendere il mio assistito», ha dichiarato.

Questo cambiamento di opinione ha suscitato interrogativi sul metodo di lavoro di Palmegiani e sul suo approccio all’analisi delle prove. La sua affermazione che Sempio sia vittima di un «accanimento giudiziario» ha fatto discutere, specialmente considerando la pressione mediatica e sociale che ha circondato il caso per anni. «Quello è certo. La possiamo pensare come vogliamo, ma per anni è stato sottoposto a un vero inferno mediatico. Anche le sorelle Cappa, che non sono nemmeno indagate, sono state massacrate», ha aggiunto, facendo riferimento al clima di terrore e di giudizio pubblico che ha caratterizzato la vicenda.

le implicazioni del caso di garlasco

Il caso di Garlasco ha sempre suscitato dibattiti accesi, non solo per le sue sfaccettature legali, ma anche per l’impatto sociale e mediatico che ha avuto. La figura di Palmegiani, ora al centro della scena, rappresenta un ulteriore elemento di complessità in una storia già ricca di colpi di scena. La sua esperienza e le sue competenze saranno fondamentali per analizzare e interpretare le prove, ma le sue recenti dichiarazioni sollevano interrogativi su quanto possa essere influenzato da fattori esterni.

Ogni nuovo sviluppo nel caso di Garlasco riaccende l’interesse del pubblico e dei media, portando a una riflessione più profonda sulla giustizia, sulla verità e sul ruolo delle prove scientifiche in un contesto di indagine. Con Palmegiani ora coinvolto, ci si aspetta che la sua esperienza possa offrire nuove prospettive, ma resta da vedere come influenzerà il destino di Andrea Sempio e la risoluzione di questo complesso caso giudiziario.