Il panorama professionale italiano è in continua evoluzione e, in questo contesto, i giovani dottori commercialisti si affermano come protagonisti fondamentali per lo sviluppo delle imprese. Recentemente, Cagliari ha ospitato il Convegno Nazionale 2025 dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec), un evento di straordinaria importanza che ha riunito quasi mille professionisti provenienti da tutta Italia. Si tratta della prima volta in sessant’anni che questo convegno ha fatto tappa in Sardegna, un segnale del crescente riconoscimento della centralità di questa professione nel tessuto economico nazionale.
Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec, ha sottolineato l’importanza di superare la visione tradizionale del commercialista. “Il messaggio che vogliamo lanciare è di guardare oltre la figura classica del dottore commercialista affiancandola a molte altre specializzazioni”, ha dichiarato. Questo approccio riflette una realtà in cui il dottore commercialista non è più solo un consulente fiscale, ma un professionista versatile capace di affrontare sfide complesse e multidimensionali. L’innovazione e la specializzazione sono diventate parole chiave per chi desidera rimanere rilevante in un mercato in rapida trasformazione.
L’importanza dell’innovazione
Cataldi ha anche evidenziato come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il settore, accelerando i processi e facilitando gli adempimenti ripetitivi. Questa evoluzione richiede una nuova visione professionale:
- Rimanere competitivi richiede l’uso dell’innovazione.
- Integrare competenze tradizionali con nuove tecnologie è cruciale.
Pertanto, la capacità di integrare competenze tradizionali con nuove tecnologie diventa un elemento cruciale per il successo nel mondo contemporaneo.
Oltre la maschera
Il titolo del convegno, “Oltre la maschera”, rappresenta un invito a smascherare i preconcetti legati alla professione e a mostrare la complessità e la varietà delle competenze dei commercialisti. “Dietro quella maschera ci sono tanti commercialisti competenti e specializzati, che accompagnano le imprese nella crescita. E quando crescono le imprese, cresce l’intero sistema Paese,” ha affermato Cataldi. Questo messaggio risuona forte e chiaro: il dottore commercialista è un alleato strategico per le aziende, capace di fornire un supporto fondamentale in un contesto economico sfidante.
Jacopo Deidda Gagliardo, delegato Ungdcec per la Sardegna, ha sottolineato l’importanza di questa consapevolezza. “Togliere la maschera è stato uno strumento comunicativo per dire ad alta voce qualcosa che sapevamo già: molti colleghi sono già andati oltre lo stereotipo, con specializzazioni diverse e competenze ibride,” ha spiegato. Le ricerche condotte dall’Unione rivelano che l’attività “classica” del commercialista pesa per circa il 50% del lavoro, mentre l’altra metà si compone di nuove aree di intervento, come sostenibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Questo cambiamento sta erodendo l’etichetta tradizionale, richiedendo una comunicazione efficace per valorizzare le nuove competenze.
L’azione di categoria
L’azione di categoria è un altro tema cruciale emerso durante il convegno. Deidda Gagliardo ha evidenziato che c’è molto da fare, in particolare per quanto riguarda:
- L’equo compenso.
- La necessità di rendere più efficiente e meno ridondante la formazione richiesta dai diversi albi ed elenchi.
“Serve un’armonizzazione efficace”, ha affermato, sottolineando la necessità di un quadro normativo che supporti la crescita professionale e l’adeguamento alle nuove esigenze del mercato.
In questo contesto, è fondamentale che i giovani commercialisti non solo si preparino ad affrontare le sfide professionali, ma anche che diventino protagonisti del cambiamento. L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili sta assumendo un ruolo di primo piano nel promuovere una cultura professionale che valorizzi l’innovazione e la specializzazione, contribuendo così alla crescita del sistema economico nazionale.
Il convegno ha rappresentato, quindi, non solo un momento di incontro e confronto, ma anche un’opportunità per riflettere sulle sfide future e sulle potenzialità della professione. Con un panorama professionale in rapida evoluzione, i giovani commercialisti sono chiamati a essere non solo testimoni, ma anche attori del cambiamento, pronti a rispondere alle esigenze delle imprese e a contribuire attivamente alla crescita del Paese.
Concludendo, il convegno ha messo in luce la necessità di un approccio proattivo e innovativo, in grado di rispondere alle sfide del mercato e di valorizzare le competenze dei giovani professionisti. L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili si conferma, quindi, un punto di riferimento strategico per il futuro della professione e dello sviluppo economico italiano.