Oceani in pericolo: il caldo mette a rischio uno dei principali produttori di ossigeno

Oceani in pericolo: il caldo mette a rischio uno dei principali produttori di ossigeno

Oceani in pericolo: il caldo mette a rischio uno dei principali produttori di ossigeno

Matteo Rigamonti

Ottobre 3, 2025

L’oceano è una delle risorse più vitali del nostro pianeta, giocando un ruolo cruciale nel ciclo dell’ossigeno e sostenendo una biodiversità straordinaria. Tra i suoi abitanti, il Prochlorococcus emerge come un microrganismo fondamentale nella produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi. Tuttavia, il riscaldamento globale minaccia gravemente la sua esistenza, con potenziali conseguenze devastanti per gli ecosistemi marini e per l’umanità.

Gli effetti del riscaldamento globale sul Prochlorococcus

La ricerca condotta da François Ribalet e dal suo team dell’Università di Washington a Seattle, pubblicata sulla rivista Nature Microbiology, evidenzia che la popolazione di Prochlorococcus potrebbe ridursi di oltre il 50% entro la fine del secolo se le temperature oceaniche continuano a salire. I dati raccolti tra il 2010 e il 2023 nell’Oceano Pacifico mostrano che la riproduzione di questo microrganismo inizia a diminuire drasticamente quando le temperature marine superano i 28 gradi Celsius. Considerando che le proiezioni climatiche indicano temperature superiori ai 30 gradi entro il 2100, il futuro di Prochlorococcus appare incerto.

L’importanza del Prochlorococcus per gli ecosistemi marini

Prochlorococcus è uno dei batteri più piccoli e abbondanti sulla Terra, con un diametro inferiore a un millesimo di millimetro. La sua scoperta negli anni ’80 ha rivelato il suo ruolo chiave nel fitoplancton marino, contribuendo non solo alla produzione di ossigeno, ma anche alla regolazione del carbonio atmosferico. Questo microrganismo rappresenta circa il 20% della produzione globale di ossigeno, un contributo paragonabile a quello di tutte le foreste del mondo messe insieme. La diminuzione della sua popolazione potrebbe portare a:

  1. Riduzione significativa della quantità di ossigeno nell’atmosfera.
  2. Collasso degli ecosistemi marini già sotto pressione da inquinamento e pesca eccessiva.
  3. Alterazione degli equilibri ecologici, influenzando altre specie di fitoplancton e zooplancton.

La necessità di azioni concrete

Di fronte a queste evidenze, è fondamentale che la comunità internazionale prenda coscienza delle minacce che il riscaldamento globale rappresenta per gli oceani e per i microrganismi che li abitano. È cruciale:

  • Ridurre le emissioni di gas serra.
  • Proteggere le aree marine.
  • Promuovere pratiche di pesca sostenibile.

Le politiche ambientali devono mirare non solo a combattere il cambiamento climatico, ma anche a preservare la biodiversità e i meccanismi vitali che sostengono la vita sul nostro pianeta.

In un momento in cui il futuro degli oceani è a rischio, la ricerca scientifica continua a svolgere un ruolo fondamentale nel fornire dati e analisi. È essenziale agire rapidamente per garantire che microrganismi come il Prochlorococcus possano continuare a prosperare e contribuire alla salute del nostro pianeta.