La controversa vicenda che coinvolge la famosa tiktoker napoletana Rita De Crescenzo ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, sollevando interrogativi sulla libertà di espressione e le conseguenze delle recensioni online. La storia prende forma dopo una cena di Capodanno, avvenuta il 31 dicembre 2022, presso l’Antica Neviera, un ristorante situato a Castel di Sangro, in Abruzzo, gestito all’epoca da Alessandro Coscia. Il ristoratore ha deciso di chiedere un risarcimento di 20 mila euro per danni, accusando De Crescenzo di diffamazione a seguito di alcune critiche espresse sui social media.
Durante la cena di Capodanno, De Crescenzo, che vanta oltre 2 milioni di follower su TikTok, ha condiviso con il suo pubblico la sua esperienza al ristorante, evidenziando aspetti negativi, come la presunta scarsità del cibo e il costo del conto finale. Nonostante De Crescenzo affermasse di essere stata invitata come ospite, la versione di Coscia è molto diversa. Secondo l’avvocato del ristoratore, Gaetana Di Ianni, la tiktoker sarebbe stata raccomandata da un amico e non avrebbe ricevuto un invito formale. Questo aspetto ha sollevato un polverone, con Coscia che ha dichiarato di essere stato “travolto da messaggi offensivi e non veritieri” a causa delle affermazioni fatte da De Crescenzo.
l’udienza e le dichiarazioni
L’udienza di apertura del processo si è tenuta a Sulmona, dove la richiesta di risarcimento è stata ufficialmente presentata. Durante la prima udienza, De Crescenzo non era presente, ma ha già annunciato la sua intenzione di partecipare alla prossima udienza, fissata per il 23 aprile 2026, per rendere dichiarazioni spontanee. La difesa della tiktoker è rappresentata dall’avvocato Alfonso Quarto, che ha dichiarato all’ANSA che la sua assistita non ha intenzione di offendere nessuno, ma piuttosto di esprimere una semplice recensione, un diritto che ogni consumatore dovrebbe avere.
responsabilità degli influencer
La disputa legale solleva questioni importanti riguardo alla responsabilità degli influencer e al potere delle recensioni online. In un’epoca in cui i social media hanno preso il sopravvento sulla comunicazione tradizionale, il confine tra opinione personale e diffamazione può diventare sfocato. Le recensioni dei ristoranti sono diventate una pratica comune, e molti consumatori si affidano a queste testimonianze per decidere dove mangiare. Tuttavia, quando le opinioni si trasformano in accuse di cattivo servizio o addirittura di frode, i ristoratori possono sentirsi minacciati e pronti a difendere il proprio nome e la propria attività.
Il caso di De Crescenzo, quindi, non è solo una questione di risarcimento, ma rappresenta un importante precedente per il settore della ristorazione e per gli influencer. La testimonianza dei quattro dipendenti del ristorante presenti quella sera, che saranno ascoltati nel corso della prossima udienza, sarà cruciale per stabilire le responsabilità e il contesto di quanto accaduto. Inoltre, la difesa prevede di chiamare sei membri della famiglia De Crescenzo, tra cui il marito Salvatore Bianco e il figlio Rosario, che potrebbero fornire un’ulteriore prospettiva sulla serata.
il ruolo dei social media
Un elemento interessante di questa vicenda è il ruolo dei social media nella formazione dell’opinione pubblica. La pubblicazione di contenuti può avere conseguenze significative, non solo per chi li crea, ma anche per le persone e le aziende coinvolte. Nel caso di De Crescenzo, la sua notorietà come influencer ha amplificato le sue parole, portando a una reazione immediata e a una possibile crisi reputazionale per il ristorante. Questo è un aspetto che i ristoratori devono considerare attentamente, in quanto la gestione della propria immagine online è diventata una parte integrante del successo di qualsiasi attività nel settore della ristorazione.
La richiesta di 20 mila euro da parte di Coscia non è solo una questione economica, ma riflette anche una crescente preoccupazione tra i ristoratori riguardo alla diffamazione e alle recensioni negative. Questo caso potrebbe quindi portare a una riflessione più ampia sull’etica della comunicazione online e sulla responsabilità degli utenti nel condividere le loro esperienze.
In conclusione, è fondamentale considerare anche le implicazioni legali e morali legate all’uso dei social media. Gli influencer, come De Crescenzo, hanno il potere di influenzare le decisioni di acquisto e le percezioni del pubblico, ma con questo potere viene anche una grande responsabilità. La linea tra una recensione onesta e una diffamazione può essere sottile, e la questione solleva interrogativi su quali siano i confini accettabili per esprimere insoddisfazione nei confronti di un servizio.