Sciopero: esperto di diritto del lavoro spiega come la legge protegge anche i diritti degli utenti

Sciopero: esperto di diritto del lavoro spiega come la legge protegge anche i diritti degli utenti

Sciopero: esperto di diritto del lavoro spiega come la legge protegge anche i diritti degli utenti

Matteo Rigamonti

Ottobre 3, 2025

In un contesto di crescente tensione sociale, il diritto di sciopero continua a essere un tema di dibattito acceso in Italia, specialmente in relazione agli scioperi generali proclamati dai sindacati. Giampiero Proia, giuslavorista e professore ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Roma Tre e la Luiss, ha condiviso le sue opinioni, sottolineando l’importanza di bilanciare i diritti dei lavoratori con quelli degli utenti.

Proia ricorda che la legge sul diritto di sciopero, approvata nel 1990, è stata frutto di un accordo con le grandi confederazioni sindacali. Questa legislazione è stata concepita per garantire un equilibrio tra due diritti costituzionali: il diritto di sciopero e il diritto degli utenti. “Dobbiamo tenere a mente che non stiamo parlando di un conflitto tra le esigenze del lavoratore e quelle dell’impresa”, afferma Proia. “La legge è stata pensata per realizzare un bilanciamento tra i diritti dei lavoratori e quelli degli utenti, riconoscendo che entrambi sono protetti dalla Costituzione”.

La legittimità degli scioperi generali

Una delle questioni centrali sollevate da Proia riguarda la legittimità degli scioperi generali. Nonostante la Commissione di Garanzia sugli scioperi abbia recentemente dichiarato illegittimo lo sciopero generale indetto da Cgil e Usb in relazione alla situazione a Gaza, Proia chiarisce che questo non significa che gli scioperi generali siano proibiti in Italia. “La legge non prevede esplicitamente lo sciopero generale come istituto autonomo”, spiega, “ma ciò non implica che non possa essere effettuato. Tuttavia, è necessario interpretare la legge in modo da rispettare le condizioni stabilite”.

Requisiti per proclamare uno sciopero

Secondo la normativa vigente, ci sono requisiti specifici che devono essere rispettati quando si proclama uno sciopero. Tra questi, Proia menziona:

  1. L’obbligo di non sovrapporre i settori coinvolti.
  2. La necessità di garantire prestazioni essenziali.

L’idea è quella di “rarefare” gli scioperi, evitando che tutti i servizi pubblici vengano compromessi contemporaneamente. “Se, ad esempio, non si può prendere l’aereo, si dovrebbe avere la possibilità di prendere il treno”, afferma il giuslavorista.

Queste regole sono state stabilite per garantire che il diritto di sciopero non vada a discapito dei diritti degli utenti. “Se gli scioperi avvengono tutti insieme, si rischia di compromettere i diritti degli utenti, il che è contrario all’intento della legge”, continua Proia. “Tuttavia, ci sono modi per organizzare uno sciopero generale che rispettino queste norme, come differenziare gli orari di sciopero tra le diverse categorie”.

Un dialogo costruttivo tra sindacati e istituzioni

Proia sottolinea che la questione del diritto di sciopero è complessa e merita di essere affrontata con attenzione. “Si è sempre lamentato, da parte sindacale, che non sarebbe mai consentito uno sciopero generale”, afferma. “Ma in realtà, è possibile organizzare uno sciopero generale rispettando le condizioni stabilite dalla legge, senza compromettere i diritti degli utenti”.

In questo contesto, è fondamentale che i sindacati e i lavoratori comprendano l’importanza di rispettare le regole stabilite dalla Commissione di Garanzia. “La legge è stata concepita per proteggere entrambi i diritti”, ribadisce Proia. “È essenziale che ci sia un dialogo costruttivo tra i sindacati e le istituzioni per garantire che i diritti dei lavoratori siano tutelati senza ledere quelli degli utenti”.

La questione dei diritti dei lavoratori e degli utenti è particolarmente rilevante in un periodo di crisi economica e sociale, dove le tensioni possono facilmente sfociare in conflitti. Gli scioperi, sebbene siano uno strumento legittimo di protesta, devono essere gestiti con attenzione per evitare di creare ulteriori disagi alla popolazione. “In un mondo ideale, dovremmo riuscire a trovare un equilibrio tra le esigenze dei lavoratori e quelle degli utenti”, conclude Proia.

La sua analisi mette in luce la necessità di un approccio ponderato e rispettoso delle norme vigenti per garantire che il diritto di sciopero possa essere esercitato in modo efficace, senza compromettere i diritti di chi utilizza i servizi pubblici. La sfida rimane quella di trovare un terreno comune tra le varie parti coinvolte, affinché possa prevalere il rispetto reciproco e la tutela di tutti i diritti in gioco.