Sabato 4 ottobre, Roma si prepara a vivere una giornata di forte impegno sociale e politico con il corteo nazionale per la Palestina, un evento di grande rilevanza organizzato da una rete di associazioni ProPal, sindacati e collettivi studenteschi. Questo corteo segue lo sciopero generale per Gaza e la Global Sumud Flotilla, che hanno avuto luogo nei giorni precedenti, segnando un periodo di intensi dibattiti e mobilitazioni in Italia e nel mondo.
L’appuntamento è fissato per le 14.30 a piazzale Ostiense, dove si prevede una partecipazione massiccia, con stime che parlano di almeno 20.000 persone. Tuttavia, vista la crescente attenzione e il supporto ricevuto, questo numero potrebbe aumentare significativamente nelle ore che precedono l’inizio della manifestazione. Le autorità, tra cui la questura e la prefettura di Roma, hanno già predisposto un piano di sicurezza dettagliato per prevenire disordini e garantire il regolare svolgimento dell’iniziativa, segnalando l’importanza di un’adeguata gestione degli afflussi e delle dinamiche della protesta.
Il percorso del corteo
Il corteo seguirà un percorso che toccherà alcuni dei punti più iconici e storici della città, partendo da piazzale Ostiense e proseguendo lungo viale della Piramide Cestia. Il tragitto prevede le seguenti tappe:
- Piazza Albania
- Viale Aventino
- Piazza di Porta Capena
- Via di San Gregorio
- Via Celio Vibenna
- Piazza del Colosseo
- Via Labicana
- Via Merulana
- Piazza San Giovanni in Laterano
Questa scelta di percorso non è casuale: i punti toccati dal corteo rappresentano simboli di storia e cultura, ma anche di lotta e resistenza, rendendo l’evento ancora più significativo.
Le restrizioni al traffico
Per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento della manifestazione, le strade interessate dal corteo rimarranno chiuse al traffico almeno fino alle 19.00. Le restrizioni alla viabilità inizieranno già dalla notte tra venerdì e sabato, con divieti di sosta e rimozioni forzate nelle aree circostanti. Oltre a piazzale Ostiense, le strade che subiranno limitazioni includeranno:
- Viale della Piramide Cestia
- Via del Campo Boario
- Piazza di Porta San Giovanni
- Via Amba Aradam
- Via dei Laterani
- Area di parcheggio antistante la Scala Santa
Queste misure potrebbero avere un impatto significativo sul traffico cittadino e sul funzionamento dei trasporti pubblici.
Impatti sui trasporti pubblici
A causa delle limitazioni imposte, circa trenta linee di autobus subiranno deviazioni o limitazioni. Tra queste, le linee più colpite includeranno:
- C3
- 3
- 16
- 23
- 30
- 51
- 75
- 77
- 81
- 83
- 85
- 87
- 96
- 117
- 118
- 160
- 280
- 360
- 590
- 628
- 714
- 715
- 716
- 719
- 769
- 775
- 780
- 792
- MC
- MC3
I cittadini sono quindi invitati a pianificare i propri spostamenti con attenzione, considerato l’impatto che l’evento avrà sulla mobilità.
In un clima già teso, le manifestazioni di sabato potrebbero essere accompagnate da altre iniziative spontanee. Dopo i sit-in che hanno bloccato strade e stazioni nei giorni scorsi e la partecipazione massiccia allo sciopero generale del 3 ottobre, le autorità non escludono la possibilità che si verifichino ulteriori mobilitazioni prima dell’inizio del corteo ufficiale.
Roma, in questo contesto, diventa così il palcoscenico di una mobilitazione che va oltre i confini nazionali, richiamando l’attenzione su temi di rilevanza globale come la giustizia sociale, i diritti umani e la solidarietà internazionale. La manifestazione di sabato 4 ottobre non rappresenta solamente un momento di protesta, ma anche un’occasione di riflessione e dialogo su questioni che coinvolgono non solo la Palestina, ma il mondo intero. La speranza è che, attraverso una partecipazione pacifica e determinata, si possano innescare processi di cambiamento e consapevolezza collettiva.