Israele si prepara a dare il via alla prima fase del piano Trump

Israele si prepara a dare il via alla prima fase del piano Trump

Israele si prepara a dare il via alla prima fase del piano Trump

Matteo Rigamonti

Ottobre 4, 2025

Israele si sta preparando ad attuare la prima fase del piano in 20 punti presentato dal presidente Donald Trump, un’iniziativa che ha l’obiettivo di risolvere il conflitto in corso a Gaza e facilitare il ritorno degli ostaggi. Secondo quanto riportato dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, la cooperazione con l’amministrazione Trump è considerata cruciale per raggiungere questi obiettivi.

Il contesto attuale

Il conflitto tra Israele e Hamas ha visto un’intensificazione nelle tensioni e nelle violenze negli ultimi mesi, portando a una crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Gli scontri violenti, i bombardamenti e gli attacchi aerei hanno causato un numero crescente di vittime da entrambe le parti. In questo contesto, il piano di Trump è visto come un’opportunità per avviare un dialogo e cercare una soluzione pacifica.

Il piano in 20 punti

Il piano di Trump, noto come “Deal of the Century”, è stato presentato nel gennaio 2020 e si propone di affrontare questioni chiave del conflitto israelo-palestinese. Tra i punti salienti figurano:

  1. Riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele.
  2. Mantenimento delle colonie israeliane in Cisgiordania.
  3. Creazione di un nuovo stato palestinese.

Tuttavia, il piano ha suscitato forti polemiche e critiche, in particolare da parte dei leader palestinesi, che lo considerano un tentativo di legittimare l’occupazione israeliana.

La questione degli ostaggi

Uno degli aspetti più delicati del conflitto è la questione degli ostaggi. Diversi cittadini israeliani sono stati rapiti da Hamas nel corso degli anni e la loro liberazione è una priorità per il governo israeliano. Il piano di Trump prevede misure per facilitare il ritorno degli ostaggi, ma la sua attuazione potrebbe incontrare diverse complicazioni, sia sul piano politico che militare.

Le sfide all’attuazione del piano

L’attuazione del piano di Trump non sarà priva di sfide. In primo luogo, la divisione interna tra le fazioni palestinesi, in particolare tra Fatah e Hamas, rappresenta un ostacolo significativo. Fatah, che governa la Cisgiordania, ha mostrato una resistenza all’approccio di Trump, mentre Hamas, che controlla Gaza, ha un’agenda completamente diversa.

Inoltre, la situazione sul campo è complessa e volatile. Gli attacchi reciproci tra le forze israeliane e i militanti di Hamas continuano, creando un clima di sfiducia e ostilità. La popolazione civile di Gaza sta pagando il prezzo più alto, con migliaia di sfollati e una crisi umanitaria in costante crescita.

Mentre Israele si prepara ad avviare la prima fase del piano di Trump, rimane da vedere come le dinamiche regionali e internazionali influenzeranno il processo. La speranza è che, nonostante le difficoltà, il dialogo e la cooperazione possano portare a un futuro più stabile e sicuro per entrambe le popolazioni.