La situazione attuale riguardante la pasta italiana è estremamente preoccupante, poiché si profila l’entrata in vigore di un super-dazio Usa del 107%. Questo provvedimento, che potrebbe avere un impatto devastante sul settore, è il risultato di una guerra commerciale tra l’Amministrazione Trump e il Made in Italy. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha accusato le aziende italiane di pratiche di dumping, imponendo una tariffa del 91,74% oltre al 15% già esistente, per un totale allarmante del 106,74%. Se questa misura diventerà effettiva nel gennaio 2026, il futuro della pasta italiana sarà in grave pericolo.
Reazione delle istituzioni italiane
L’Italia ha risposto con fermezza a questa decisione. L’ambasciata italiana a Washington, insieme ai ministeri degli Affari Esteri e dell’Agricoltura, sta lavorando per persuadere il Dipartimento del Commercio americano a rivedere il provvedimento. Le tensioni tra Italia e Stati Uniti non sono nuove e affondano le radici in un contesto di crescente protezionismo. Le indagini sul dumping della pasta italiana sono iniziate nel 1996, quando fu emesso un ordine antidumping.
Implicazioni per le aziende italiane
L’indagine attuale è stata avviata a seguito di una richiesta di revisione da parte di alcune aziende concorrenti negli Stati Uniti. Tra le aziende italiane coinvolte ci sono La Molisana e Garofalo, che hanno visto il loro margine di dumping fissato al 91,74%. Questo provvedimento non riguarda solo queste due aziende, ma si estende anche a nomi noti come Barilla, Sgambaro e Rummo. Le associazioni di settore, come Filiera Italia e Coldiretti, hanno espresso forte preoccupazione riguardo all’impatto economico di tali misure.
- Impatto economico: Un super-dazio del 107% potrebbe ridurre a zero il mercato della pasta italiana negli Stati Uniti, un mercato strategico che nel 2024 aveva raggiunto un valore di 671 milioni di euro.
- Minaccia alla tradizione: La pasta non è solo un alimento, ma un simbolo culturale dell’Italia. La sua produzione è legata a metodi artigianali e ricette tradizionali.
- Difesa del Made in Italy: È essenziale che le istituzioni italiane si mobilitino per difendere questo patrimonio culinario.
La pasta come simbolo culturale
La pasta è uno dei piatti principali della cucina italiana e rappresenta la convivialità e la tradizione. La sua produzione è spesso legata a metodi artigianali e ricette tramandate di generazione in generazione. La minaccia del super-dazio non solo compromette le aziende, ma mette a rischio anche l’intero patrimonio gastronomico italiano.
Cristiano Laurenza, segretario di Pastai Unione Italiana Food (UIF), ha definito la decisione degli Stati Uniti un insulto al Made in Italy, suggerendo che si tratta di un provvedimento politico piuttosto che tecnico. È fondamentale che l’industria della pasta, insieme alle istituzioni, si mobiliti per difendere uno dei prodotti alimentari più apprezzati e riconosciuti a livello mondiale.
In conclusione, la pasta è molto più di un semplice alimento; è una parte essenziale della storia e della cultura italiana. La sua difesa è una responsabilità collettiva, e in un contesto di crescente protezionismo, è cruciale che tutti si uniscano per garantire un futuro prospero per questo simbolo della gastronomia italiana.