Il panorama tecnologico italiano sta attraversando una fase di rapida evoluzione, con il supercalcolo che emerge come uno dei settori più promettenti. Dal 5 all’8 ottobre, l’isola d’Elba sarà il palcoscenico del meeting annuale dell’Icsc – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing. Questo evento rappresenta un’importante occasione per fare il punto sulle infrastrutture e sulle competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro, tra cui l’intelligenza artificiale, il cloud computing e i big data.
La tavola rotonda di apertura, in programma lunedì 5 ottobre alle ore 11:00, sarà trasmessa in streaming sul canale Scienza di ANSA.it, rendendo accessibili a un pubblico più ampio le discussioni e i risultati del Centro. Fondato nel 2022, l’Icsc ha come obiettivo principale quello di sviluppare infrastrutture avanzate e competenze per l’uso dei supercomputer. Questo è particolarmente rilevante considerando che l’Italia è uno dei paesi europei con un potenziale significativo in questo campo, ma deve ancora colmare il gap rispetto a nazioni come Francia e Germania.
progressi e collaborazioni nel supercalcolo
Un aspetto cruciale del meeting sarà la valutazione dei progressi compiuti dal Centro in vista della conclusione della fase progettuale attuale, finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), prevista per la fine del 2025. Questa fase ha visto il coinvolgimento di:
- 37 enti pubblici, tra università e centri di ricerca
- 14 aziende italiane
Tutti uniti per costruire un ecosistema robusto e innovativo attorno al supercalcolo. La collaborazione tra il settore pubblico e privato si è dimostrata fondamentale per ottenere risultati tangibili e affrontare le sfide del supercalcolo in modo integrato.
Il programma della manifestazione prevede una serie di sessioni di confronto e discussione. Uno dei temi principali sarà l’avanzamento dei lavori per la realizzazione dell’infrastruttura cloud di supercalcolo nazionale, un obiettivo ambizioso che potrebbe posizionare l’Italia come leader in ambito europeo. Le infrastrutture cloud non solo consentono l’elaborazione di enormi quantità di dati, ma sono anche essenziali per l’implementazione di applicazioni avanzate di intelligenza artificiale, che richiedono potenze di calcolo elevate e un accesso flessibile alle risorse.
il ruolo delle figure chiave e delle collaborazioni
La tavola rotonda vedrà la partecipazione di figure di spicco, tra cui:
- Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione Icsc
- Fabrizio Cobis, del Ministero dell’Università e della Ricerca
- Fabio Beltram, coordinatore del Nqsti (Network per la Qualità e la Sicurezza delle Tecnologie dell’Informazione)
- Nicola Mazzocca, leader dello Spoke 9 di Icsc
La moderazione sarà affidata a Leonardo De Cosmo, esperto nel campo della comunicazione scientifica, che guiderà il dibattito su come l’Italia possa non solo recuperare terreno, ma anche spingersi oltre nella corsa all’innovazione tecnologica.
Uno dei risultati più significativi ottenuti finora dall’Icsc è la creazione di una rete di collaborazioni che ha facilitato l’accesso ai supercomputer per ricercatori e aziende. Questa rete ha favorito la condivisione delle risorse computazionali e stimolato l’innovazione attraverso progetti congiunti. In un contesto globale in cui i dati rappresentano una delle risorse più preziose, la capacità di elaborare e analizzare big data diventa essenziale. L’Italia ha avviato iniziative strategiche per formare una nuova generazione di scienziati e professionisti in grado di sfruttare al massimo queste tecnologie.
il futuro del supercalcolo in italia
Il meeting dell’Icsc sarà anche un’opportunità per discutere delle prospettive future del supercalcolo in Italia. Con l’evoluzione della tecnologia e l’emergere di nuove sfide globali, come il cambiamento climatico e le pandemie, la capacità di elaborare informazioni in tempo reale e di modellare scenari complessi diventa cruciale. L’Italia, attraverso il Centro Icsc, si sta preparando a rispondere a queste sfide, ma sarà fondamentale un continuo investimento in ricerca e sviluppo, nonché il rafforzamento delle collaborazioni tra pubblico e privato.
In questo contesto, il futuro del supercalcolo in Italia si presenta come un’opportunità senza precedenti, non solo per avanzare nella ricerca, ma anche per contribuire a un futuro più sostenibile e innovativo per il paese.