Il governo Lecornu prende forma: Macron presenta i 18 nuovi ministri

Il governo Lecornu prende forma: Macron presenta i 18 nuovi ministri

Il governo Lecornu prende forma: Macron presenta i 18 nuovi ministri

Matteo Rigamonti

Ottobre 6, 2025

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha ufficialmente annunciato la formazione del nuovo governo sotto la guida del premier Sébastien Lecornu, nominando un totale di 18 ministri. Questa nuova “ossatura” governativa, comunicata dall’Eliseo, segna un passo importante nella nuova fase politica del paese. Il primo consiglio dei ministri si svolgerà domani pomeriggio, mentre il primo ministro presenterà il suo discorso di politica generale il giorno successivo, secondo quanto riportato dai media francesi.

le principali novità del governo

Tra le principali novità di questo governo c’è l’assegnazione di Roland Lescure, un politico vicino a Macron, al Ministero dell’Economia. Questa scelta è significativa, poiché Lescure dovrà affrontare sfide economiche cruciali, tra cui:

  1. Inflazione
  2. Ripresa post-pandemia

La sua nomina è vista come un tentativo di rafforzare la fiducia nel governo, soprattutto in un contesto economico difficile.

Un altro cambiamento rilevante è il ritorno di Bruno Le Maire, che assume il Ministero delle Forze Armate. Le Maire, già noto per il suo lavoro in ambito economico, avrà ora il compito di gestire le questioni di difesa, in un momento in cui la Francia sta intensificando il suo impegno nella sicurezza europea e nelle operazioni militari internazionali. La sua nomina è stata accolta con favore, considerando la sua esperienza e competenza in materia.

stabilità politica e continuità

Bruno Retailleau, leader del partito di destra Les Républicains, ha preso una decisione inaspettata optando all’ultimo minuto di rimanere nel governo. Questa mossa è stata interpretata come un segnale di stabilità in un momento in cui le alleanze politiche in Francia sembrano essere sempre più fragili. Retailleau continuerà a ricoprire la carica di Ministro dell’Interno, un ruolo cruciale che comporta la gestione della sicurezza interna del paese, soprattutto in relazione alle recenti ondate di proteste e tensioni sociali.

Gérald Darmanin, un altro macronista di destra, è stato riconfermato nel suo ruolo di Ministro della Giustizia. La sua continuazione in questo ministero è vista come un segnale di continuità nelle politiche giudiziarie del governo, in un momento in cui il sistema giudiziario francese affronta sfide significative, inclusi problemi di sovraffollamento carcerario e riforme necessarie.

figure di spicco nel governo

Il nuovo governo ha anche visto la conferma di ex primi ministri come Élisabeth Borne e Manuel Valls. Borne sarà responsabile del Ministero dell’Istruzione, un compito che include la gestione di riforme scolastiche e il miglioramento del sistema educativo francese. Valls, invece, si occuperà dei Territori d’Oltremare, un ministero di fondamentale importanza per garantire che le esigenze delle isole e delle regioni d’oltremare siano adeguatamente rappresentate e gestite a livello nazionale.

Jean-Noël Barrot, del MoDem, è stato nominato Ministro degli Affari Esteri, un ruolo che comporta una responsabilità significativa nella gestione delle relazioni internazionali della Francia, compresi i rapporti con l’Unione Europea e le questioni geopolitiche globali. La sua esperienza politica e il suo impegno in ambito europeo saranno essenziali nel contesto attuale, dove le tensioni internazionali sono in crescita.

Anche Catherine Vautrin, che si occuperà della Salute e del Lavoro, avrà un compito arduo, soprattutto nella gestione delle conseguenze sanitarie e sociali della pandemia, nonché nella riforma del mercato del lavoro francese. La sua esperienza nel settore sanitario sarà fondamentale per affrontare le sfide future.

Infine, Rachida Dati, ex ministra della Giustizia e candidata a sindaco di Parigi, è stata nominata ministra della Cultura, nonostante stia affrontando un processo per corruzione previsto per settembre 2026. La sua nomina ha suscitato dibattiti, poiché molti osservatori si interrogano sull’opportunità di mantenere un ministro in carica in una situazione legale così complessa.

Amélie de Montchalin è stata confermata come ministra dei Conti Pubblici, un ruolo chiave per garantire la gestione finanziaria del governo e la pianificazione del bilancio statale.

In sintesi, il nuovo governo di Sébastien Lecornu si presenta con una squadra variegata e con figure di spicco che hanno già ricoperto ruoli governativi in precedenza. Sarà interessante osservare come queste nomine influenzeranno la politica francese e come il governo affronterà le sfide attuali, dalle questioni economiche alle tensioni sociali e internazionali. La composizione del nuovo governo riflette una strategia di equilibrio tra continuità e innovazione, e non mancherà di suscitare dibattiti nelle prossime settimane.