Job Film Days: Borenstein trionfa nella sfida a Putin

Job Film Days: Borenstein trionfa nella sfida a Putin

Job Film Days: Borenstein trionfa nella sfida a Putin

Giada Liguori

Ottobre 6, 2025

Si è conclusa oggi a Torino la sesta edizione del festival cinematografico Job Film Days, un evento che si distingue per l’attenzione dedicata alle tematiche lavorative e ai diritti dei lavoratori. Quest’anno, il festival ha visto trionfare il documentario “Mr Nobody Against Putin” di David Borenstein, che ha ricevuto il premio per la migliore opera. Questa pellicola, realizzata con footage girato in condizioni di grande rischio, non solo si propone come un’opera artistica, ma si erge anche a simbolo di coraggio in un momento storico di grande tensione.

Un’opera coraggiosa e necessaria

La motivazione della giuria per il premio a Borenstein è significativa: “Mr. Nobody Against Putin testimonia il coraggio del suo protagonista, Pasha, disposto a fronteggiare ritorsioni ed esilio pur di denunciare la deriva autoritaria della società russa dopo l’invasione dell’Ucraina.” Questo documentario offre uno sguardo crudo e diretto sulla realtà russa, mettendo in luce le difficoltà e i pericoli che affrontano coloro che cercano di opporsi al regime di Vladimir Putin. La giuria ha evidenziato l’urgenza di un’opera come questa, sottolineando come, in un periodo di crescente cecità da parte di chi perpetua l’orrore, film come “Mr. Nobody” siano quanto mai necessari.

Un festival per i diritti dei lavoratori

Il Job Film Days, sotto la direzione di Annalisa Lantermo, si è affermato come un’importante piattaforma per il dibattito sui diritti dei lavoratori. Quest’edizione ha visto una selezione di opere che affrontano varie questioni sociali e lavorative, rendendo il festival un punto di riferimento per chi desidera esplorare e discutere i diritti dei lavoratori nel contesto attuale. Non solo film di denuncia, ma anche storie di speranza e resilienza sono emerse dai cortometraggi presentati, dimostrando che il cinema può essere un potente strumento di cambiamento sociale.

Premi e riconoscimenti

Il Gran Premio della Giuria è stato conferito a “How to Talk to Lydia?”, un’opera della regista georgiana Rusudan Gaprindashvili. Questo film affronta tematiche delicate e complesse, fornendo uno spaccato della vita di una giovane donna alle prese con le proprie sfide. La giuria, composta da esperti del settore come Paola Randi, Eva Parey, Paola Valentini, Matteo Berardini e Domenico Princigalli, ha riconosciuto l’importanza di dare voce a storie che riflettono la realtà contemporanea, sottolineando il potere del cinema di affrontare questioni sociali urgenti.

Nella categoria dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, il primo premio è andato ex aequo a “Naima” di Anna Thommen e “Bad Reputation” di Marta García e Sol Infante. “Naima” racconta la storia di una migrante in Svizzera che aspira a diventare infermiera per ricongiungersi ai propri figli, offrendo una prospettiva toccante sui sacrifici compiuti dalle donne migranti. D’altra parte, “Bad Reputation” esplora la vita di una prostituta di strada, accendendo un faro su un territorio lavorativo spesso trascurato. Entrambi i film evidenziano la necessità di leggi e tutele specifiche per i lavoratori del sesso, un tema di grande attualità in Italia.

Un altro riconoscimento significativo è andato a “Dream Car Wash” di Edoardo Brighenti, che ha ricevuto il premio per il miglior regista sviluppando temi di interesse per il Piemonte. Questo corto di soli 13 minuti racconta la vita di lavoratori a giornata, esplorando piccole ingiustizie e sogni che danno loro la forza di affrontare le avversità quotidiane. La giuria ha notato come la parola “sogno” risuoni profondamente con il territorio piemontese, una regione storicamente aperta all’accoglienza e alla realizzazione delle aspirazioni di chi vi abita.

Il Job Film Days non è solo un festival cinematografico, ma un’importante occasione di riflessione e di crescita per tutti coloro che vi partecipano. Attraverso le opere presentate, si è creata una comunità di artisti, attivisti e spettatori che condividono la volontà di combattere per i diritti e la dignità dei lavoratori. Il festival rappresenta un punto di incontro per il dialogo su questioni sociali cruciali e un’opportunità per dare visibilità a storie che altrimenti rimarrebbero nell’ombra.

Con la sua programmazione audace e il suo impegno a favore della giustizia sociale, il Job Film Days si conferma come un evento imprescindibile nel panorama culturale italiano, capace di affrontare le sfide contemporanee con creatività e coraggio.