Dazi statunitensi: l’allerta di Mastromauro per il futuro dei pastai italiani

Dazi statunitensi: l'allerta di Mastromauro per il futuro dei pastai italiani

Dazi statunitensi: l'allerta di Mastromauro per il futuro dei pastai italiani

Matteo Rigamonti

Ottobre 7, 2025

Il settore della pasta italiana si trova attualmente in una situazione critica a causa delle recenti decisioni dell’amministrazione americana riguardo ai dazi sulle importazioni. Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai italiani di Unione Italiana Food, ha condiviso le sue preoccupazioni in un’intervista, evidenziando l’importanza del mercato statunitense per l’industria della pasta. Con un valore stimato di circa 700 milioni di euro nel 2024, il mercato americano rappresenta il secondo mercato mondiale per l’importazione di pasta italiana, pari a circa il 10% delle esportazioni globali.

l’importanza del mercato americano

La pasta è molto più di un semplice alimento; è un simbolo del Made in Italy e un elemento chiave dell’identità culturale italiana. La crescente chiusura dell’amministrazione americana nei confronti di questo settore suscita preoccupazione non solo tra i produttori, ma anche tra i consumatori e gli export manager. Mastromauro ha avvertito che l’introduzione di un super dazio potrebbe avere effetti devastanti sull’intero comparto, portando a danni economici e culturali.

  1. Danni all’industria pastaria: Le conseguenze non riguardano solo i produttori di pasta, ma anche l’intera filiera del grano duro, fondamentale per la produzione di pasta.
  2. Effetti a catena: Un colpo all’industria della pasta potrebbe colpire anche i produttori di grano e i lavoratori agricoli.
  3. Patrimonio gastronomico: La pasta è un pilastro della cucina italiana e rappresenta una parte significativa della cultura gastronomica nazionale.

la necessità di un impegno istituzionale

Mastromauro ha sottolineato l’importanza di un impegno attivo da parte delle istituzioni italiane ed europee per difendere il settore. Le decisioni che riguardano il futuro dell’industria della pasta richiedono un’azione decisa da parte del governo italiano e dell’Unione Europea. Secondo Mastromauro, è fondamentale proteggere un settore che non solo contribuisce all’economia, ma apporta anche prestigio al paese.

Negli ultimi anni, il settore ha affrontato sfide come la concorrenza di prodotti a basso costo e le variazioni dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, la capacità dell’industria di adattarsi e innovare ha mantenuto la pasta italiana in una posizione di rilevanza nel mercato globale. La qualità dei prodotti italiani e le pratiche agricole sostenibili sono stati punti di forza, ma l’introduzione di dazi elevati potrebbe minacciare questa posizione.

la questione culturale

La proposta di dazi elevati è stata giustificata dall’amministrazione americana come misura per proteggere i produttori locali, ma esperti avvertono che potrebbe danneggiare i consumatori americani e limitare la diversità dei prodotti disponibili. La pasta italiana è apprezzata in tutto il mondo, e una limitazione della sua disponibilità potrebbe ridurre le opzioni per i consumatori.

Mastromauro ha espresso la speranza che il dialogo tra le istituzioni italiane e americane possa portare a una risoluzione positiva. È essenziale che il governo italiano lavori attivamente per discutere la situazione con le autorità americane. Questo è un passo importante, ma è necessaria una strategia a lungo termine per proteggere il patrimonio alimentare e sostenere i produttori italiani.

La situazione attuale non è solo economica, ma anche una questione di identità culturale. La pasta simboleggia convivialità e tradizione, e la sua produzione è legata a pratiche artigianali tramandate di generazione in generazione. L’industria della pasta italiana è parte integrante della cultura gastronomica del paese.

In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni si impegnino attivamente per proteggere e promuovere l’industria della pasta italiana. Solo così sarà possibile salvaguardare non solo gli interessi economici, ma anche un patrimonio culturale inestimabile. Con un impegno collettivo e una strategia ben definita, è possibile affrontare le difficoltà e garantire un futuro sostenibile per il settore.