Milano in rosso: Ferrari affonda con un -12%

Milano in rosso: Ferrari affonda con un -12%

Milano in rosso: Ferrari affonda con un -12%

Giada Liguori

Ottobre 9, 2025

La Borsa di Milano sta vivendo una giornata complessa, con il principale indice, il Ftse Mib, che segna una flessione dell’1,01%, scivolando a 43.052 punti. Questo calo è principalmente dovuto al drastico ribasso del titolo Ferrari, che ha subito un crollo del 12%. Nonostante la casa automobilistica di Maranello avesse recentemente migliorato le sue previsioni per il 2025, gli investitori hanno reagito negativamente, portando a una svendita delle azioni.

il clima di incertezza nei mercati

Il calo di Ferrari è emblematico di un clima di incertezza che caratterizza i mercati azionari. Sebbene la compagnia avesse annunciato un outlook più ottimista, la reazione del mercato evidenzia la vulnerabilità dei titoli, anche di fronte a notizie apparentemente positive. Gli analisti suggeriscono che la forte dipendenza di Ferrari dalle vendite di modelli di alta gamma possa influenzare le performance nel lungo termine, soprattutto in un contesto economico globale instabile.

Accanto a Ferrari, altri titoli del settore del lusso subiscono vendite significative. Ecco alcuni esempi:

  1. Moncler: -1,5%
  2. Recordati: -1,4%

Questi ribassi possono essere interpretati come una reazione del mercato all’andamento delle vendite nel settore del lusso, che potrebbe risentire di una diminuzione della domanda globale, specialmente nei mercati emergenti.

la pressione sui titoli bancari

A pesare ulteriormente sul mercato sono i titoli bancari, che continuano a trovarsi sotto pressione. Il governo italiano sta valutando un contributo concordato da includere nella prossima manovra economica, ma gli investitori sembrano preoccupati per l’impatto che queste misure potrebbero avere sulla stabilità del settore. Ecco alcuni dati sui principali titoli bancari:

  • Mediobanca: -1,24%
  • Unicredit: -1,18%
  • Mps: -0,75%

L’incertezza attuale sul fronte politico ed economico è un fattore chiave che contribuisce alla volatilità di questi titoli.

segnali positivi nel listino

Nonostante il clima di incertezza, si registrano alcuni segnali positivi sul listino. Buzzi Unicem, ad esempio, registra un aumento del 3,57% grazie all’ottima performance del roadshow a Londra, dove l’azienda ha presentato i suoi piani di crescita e sviluppo. Altri titoli in crescita includono:

  • Stellantis: +1,78%
  • Tim: +1,38%

Questi movimenti dimostrano che, nonostante il contesto di difficoltà, ci sono aziende che riescono a capitalizzare su opportunità di mercato e ad attrarre investimenti.

Un altro aspetto da monitorare è lo spread tra Btp e Bund, che si mantiene stabile intorno ai 79 punti. Questo dato indica una certa tranquillità sul fronte dei titoli di Stato, con il rendimento del decennale italiano fissato al 3,47%, in calo di 2,4 punti base rispetto al rendimento dell’Oat francese, che è al 3,5%. La stabilità dello spread potrebbe essere vista come un segnale di fiducia da parte degli investitori, nonostante i cali generalizzati delle azioni.

In conclusione, la giornata di contrattazioni evidenzia un quadro misto, caratterizzato da forti ribassi per alcuni titoli emblematici e da performance positive per altri. Gli investitori sono chiamati a orientarsi all’interno di questa complessità, cercando di identificare opportunità in un contesto che rimane volatile e soggetto a rapide variazioni. È fondamentale prestare attenzione agli sviluppi futuri, sia in ambito economico che politico, che potrebbero influenzare il sentiment di mercato. Sarà interessante osservare come le aziende risponderanno a queste sfide e quali strategie adotteranno per mantenere la crescita e la competitività in un contesto in continua evoluzione.