Neonato di tre mesi cade nel fiume Dora Riparia: la nonna perde la carrozzina

Neonato di tre mesi cade nel fiume Dora Riparia: la nonna perde la carrozzina

Neonato di tre mesi cade nel fiume Dora Riparia: la nonna perde la carrozzina

Matteo Rigamonti

Ottobre 9, 2025

Un drammatico incidente ha scosso Torino nella giornata di ieri, quando un neonato di soli tre mesi è precipitato per tre metri nel fiume Dora Riparia, in un episodio che ha lasciato la comunità locale e non solo in grande apprensione. Il piccolo è attualmente in gravi condizioni presso l’ospedale infantile Regina Margherita, dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica con prognosi riservata a causa di un grave trauma cranico.

La tragedia è avvenuta nella zona di lungo Dora Firenze, di fronte al Campus universitario Einaudi. Secondo le prime ricostruzioni, la carrozzina con il neonato a bordo sarebbe scivolata dalle mani della nonna mentre si trovavano sulla passerella pedonale di corso Verona. Questo sfortunato episodio ha portato il bambino a compiere un volo di tre metri, atterrando su lastre di cemento che coprono l’argine del fiume.

I soccorsi tempestivi

Fortunatamente, al momento dell’incidente erano presenti alcuni studenti universitari che, appena usciti da lezione, hanno assistito alla scena. Questi giovani, rendendosi conto della gravità della situazione, non hanno esitato a intervenire, prestando subito soccorso al piccolo e chiamando il numero di emergenza 118. La prontezza di questi ragazzi è stata fondamentale in un momento così critico, dimostrando come la solidarietà e l’umanità possano fare la differenza anche nelle situazioni più drammatiche.

In un breve lasso di tempo, sul luogo dell’incidente sono giunti i vigili del fuoco con una squadra del distaccamento di corso Regina Margherita, insieme al nucleo speleo-alpino-fluviale, appositamente addestrato per operazioni di soccorso in ambienti difficili. Anche il personale sanitario dell’118 Azienda Zero ha risposto rapidamente, garantendo assistenza immediata al bambino. Dopo essere stato preso in carico da una delle soccorritrici, il neonato è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Regina Margherita, dove i medici stanno facendo il possibile per stabilizzarlo e trattare le sue ferite.

La reazione della comunità

L’episodio ha suscitato un’onda di solidarietà e preoccupazione tra i cittadini torinesi. Sono in molti a esprimere il proprio sostegno alla famiglia del piccolo, sperando in un pronto recupero. La comunità si è mobilitata anche attraverso i social media, dove numerosi messaggi di incoraggiamento sono stati rivolti alla nonna e ai genitori del bambino, mentre si attende notizie più rassicuranti sul suo stato di salute.

In situazioni del genere, la questione della sicurezza nei luoghi pubblici e la responsabilità dei tutori nei confronti dei minori tornano a essere temi di grande attualità. Molti si chiedono se sia opportuno rivedere le norme riguardanti l’accessibilità e la sicurezza delle infrastrutture pedonali, soprattutto in aree dove il rischio di incidenti è elevato. La passerella pedonale di corso Verona, in particolare, potrebbe necessitare di ulteriori misure di sicurezza per prevenire eventi simili in futuro.

Una riflessione sulla sicurezza

Questo tragico incidente ha riacceso l’attenzione su un tema che spesso viene sottovalutato: la sicurezza dei più piccoli. La protezione dei bambini è una responsabilità collettiva che deve coinvolgere non solo i genitori, ma anche le istituzioni e la società nel suo insieme. È fondamentale che i luoghi pubblici siano progettati tenendo conto delle esigenze delle famiglie e dei bambini, con misure di sicurezza adeguate per prevenire situazioni di pericolo.

La vicenda del neonato di Torino ci ricorda anche quanto sia importante mantenere sempre alta l’attenzione quando si ha a che fare con i più piccoli. La distrazione, anche per un attimo, può avere conseguenze drammatiche. Le famiglie sono invitate a riflettere su pratiche di sicurezza quotidiana e a rimanere vigili in ogni situazione, specialmente in contesti che possono presentare rischi.

In attesa di ulteriori sviluppi sulla salute del bambino, gli esperti in pediatria e in sicurezza infantile potrebbero essere coinvolti per fornire consigli e linee guida su come gestire situazioni simili e su quali misure implementare nei luoghi pubblici. Le istituzioni locali potrebbero avviare iniziative di sensibilizzazione per educare i cittadini sulla sicurezza infantile e sulle migliori pratiche da adottare.

Mentre la comunità si stringe attorno alla famiglia del piccolo, rimane l’auspicio che questo tragico evento possa fungere da spunto per riflessioni più ampie sulla sicurezza dei bambini e sulla responsabilità condivisa di proteggere le vite più fragili.